Impiegato della Nintendo arrestato per percosse


Se c’è una compagnia di sviluppo molto importante che di certo non ha reso la violenza un ingrediente fondamentale dei suoi titoli di punta, sicuramente questa è la Nintendo. Una grande fiducia nelle sue forze e dei protagonisti che inneggiano all’amore, al rispetto e alla generosità sono sicuramente degli elementi importanti per aver reso i suoi giochi fruibili a tutti, senza dover necessariamente essere attaccati per i contenuti come accade a diversi distinti colleghi.

Se diamo un’occhiata ai titoli più importanti, non possiamo fare a meno di nominare Mario e tutta la serie di spin off slegati ai capitoli delle sue avventure primarie, tra giocosi picchiaduro e simpatici party games. E come dimenticare Zelda che, nonostante i combattimenti furiosi coi vari nemici tra arco, fionda e spada, poco spazio fa alla violenza gratuita. Eppure nonostante questi messaggi non vengono inviati ai giocatori, alcuni impiegati hanno dei seri problemi.

Ninety-Nine Nights II, nuove gustose immagini


La magica console che dominò il mercato delle console nella generazione appena precedente a quella in corso è stata senza ombra di dubbio la sfavillante Playstation 2, una macchina da gioco che è stata ampiamente utilizzata praticamente da ogni compagnia di sviluppo esistente al mondo, regalando alla sua vastissima collezione di titoli, tutta una serie di piccoli grandi meraviglie, tra successi già annunciati e capolavori scoperti solo col tempo.

Tra questi figura assolutamente una grande saga che ha fatto molto parlar di sé per la sua onnipresente scia di violenza e sangue ad ogni colpo, ma forse per lo stesso motivo, associato ad una giocabilità veramente stellare, riuscì ed è tuttora, ai vertici delle classifiche di gradimento personali di un numeroso gruppo di appassionati di tutto il mondo. Quel gioco intitolato God of War ora è termine di paragone di molti giochi, tra cui quello ora preso in esame.

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David Cage dice la sua sulla violenza nei videogiochi


Molte volte il mondo dei videogiochi finisce nel mirino delle associazione di genitori o dei semplici benpensanti che tendono a dare la loro opinione sull’argomento, spesso senza conoscere da vicino tutto quello che riguarda l’universo dell’intrattenimento videoludico. Uno dei motivi portanti di tali critiche rivolte al nostro passatempo preferito è sicuramente da ricondurre, molto spesso, al livello di violenza all’interno di alcuni particolari giochi.

Nessuno può dimenticare il grandissimo scalpore che fece il primo capitolo della famosa saga di Mortal Kombat quando un lottatore aveva la possibilità di finire in modo crudele e spietato il proprio avversario con una delle svariate fatality, diverse da protagonista a protagonista, staccando di netto la testa dal collo o attraversando con un pugno il torace, il tutto in un bagno di sangue virtuale da rivoltare lo stomaco. Ma questo è solo un timido esempio.

Hokuto Muso, Ken il Guerriero arriva anche in Europa


Ancora oggi che il mercato ha ampliato i suoi orizzonti fino all’omologazione, più o meno, delle leggi che controllano il commercio nei vari continenti, noi poveri giocatori occidentali abbiamo serie difficoltà a reperire e a poter godere di alcune tipologie di titoli che vengono tradotti con tempi biblici facendo ritardare di molto la loro uscita in confronto a quella ufficiale nella terra del sol levante, lasciando sempre un gradino indietro chi non possiede gli occhi a mandorla.

Ma questo accade ovviamente quando le cose vanno bene e il titolo, anche se con un mostruoso ritardo rispetto ai colleghi orientali, riesce ad arrivare da noi, magari condito con una buona dose di extra come risarcimento e subito giocabile in una lingua a noi molto più familiare del giapponese stretto. Altre volte infatti alcuni titolo sono disponibili soltanto attraverso il mercato d’importazione, rimanendo incomprensibili, così come le decisioni di non portarli nel nostro paese.

Hokuto Muso, il gioco di Ken il Guerriero in un video


Al giorno d’oggi probabilmente è Naruto il cartone animato più amato dal pubblico maschile in tutto il mondo, un fenomeno della nuova generazione che appassiona i ragazzi giovani che restano stregati dalla varietà di personaggi introdotti nelle avventure raccontate sia in versione cartacei nei fumetti sia in versione animata con gli anime trasmessi anche in Italia, il tutto condito da un certo classicismo giapponese, trattando come argomento l’antica filosofia ninja.

Prima dell’apprendista dall’abito arancione però, c’era un altro personaggio culto che effettivamente non è stato ancora rimpiazzato del tutto visto il grande clamore che ha suscitato tutta la serie delle sue avventure e i numerosissimi fans sparsi anche in tutto il mondo. Tra videogiochi, fumetti, modellini e gadget di ogni tipo, i combattimenti di Dragon Ball restano sempre nel cuore di tutti, facendo dimenticare i grandi eroi combattivi del passato.

Mortal Kombat, un nuovo film all’orizzonte?


Il suo ingresso nel mondo dei picchiaduro è stato un po’ come un fulmine a ciel sereno. Un esponente del genere che ha in qualche modo cambiato il modo di vedere un gioco di questo tipo allontanandosi dallo stile che strizza un po’ l’occhio all’animazione giapponese come aveva fatto fino a poco tempo prima la celebre e fortunata saga di Street Fighter, dando un aspetto decisamente adulto e violento all’etichetta tipica del genere.

Il gioco in questione è Mortal Kombat, il primo esponente di una fortunata serie di giochi nata ai tempi delle console a 16 bit ed arrivata fino ai giorni nostri con i vari seguiti che si sono via via avvicendati sulle nuova macchine da gioco anno dopo anno. Niente di particolarmente differente dagli altri picchiaduro, ad una prima occhiata, eppure bastava colpire anche lievemente l’avversario per accorgersi della grande differenza che fece tanto scalpore.

Madworld, un seguito nonostante il flop del primo episodio?


Con il suo rivoluzionario modo di concepire il mondo del videogioco, una console prodigiosa ed innovativa come la Wii non poteva assolutamente fallire la sua missione di fare breccia all’interno dei cuori degli appassionati di videogames. La console della Nintendo è stata da subito molto amata grazie alle sue caratteristiche che la rendono decisamente unica nel settore, senza contare la facilità con cui si può portare a casa grazie ad un prezzo relativamente basso.

Forse anche per questo, la console si è da subito installata nei salotti di molte famiglie che hanno così iniziato a dare un po’ di spazio al bistrattato mondo del videogame, imparando a conoscere di cosa può essere capace un semplice gioco per console. E’ stato inevitabile quindi il fiorire di giochi adatti a tutta la famiglia e quindi anche ai più piccoli, scavando a piene mani nei classici filoni delle avventure e dei platform nonché nei puzzle game e nei giochi sportivi.

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Heavy Rain conterrà scene di violenza e nudità


I videogiochi di una volta erano davvero delle cose di poco conto se paragonate alle meraviglie che infestano le console attualmente sul mercato. Ogni titolo ormai, anche quello che vorrebbe trascinarci di nuovo nel passato utilizzando la grafica in 2D e una meccanica di gioco di stampo retrò, preserva sempre alcuni aspetti che non possono far altro che ricondurlo ai tempi attuali in cui i giocatori smaliziati hanno bisogno di quel tocco in più.

Personaggi creati con pochi pixel e giochi che potevano essere terminati in una manciata di minuti erano praticamente all’ordine del giorno, molto lontani dagli standard a cui siamo abituati oggi con una durata minima di una ventina di ore per qualunque titolo e un certo dettaglio grafico e una cura per i particolari pressoché obbligatoria. I giochi di oggi ci donano emozioni, forti sensazioni che potevamo tanto tempo fa soltanto sognare.

Ken il Guerriero, le prime immagini di Hokuto Muso


Gli appassionati di animazione giapponese che si divertono a scoprire le nuove realtà provenienti dal paese del sol levante e destinate a sconvolgere anche i palinsesti occidentali, compreso quello italiano, allora sicuramente conoscono quel fenomeno in tuta arancione che viene chiamato Naruto. Il simpatico ninja dagli occhi a mandorla infatti può essere considerato come l’anime di culto dei giorni nostri grazie al grande fascino con cui conquista i suoi spettatori.

Naruto viene anche considerato come l’erede di un altro cartone animato, a sua volta tratto da un lunghissimo e celebre manga di Akira Toriyama che ancora oggi riesce ad emozionare e a far impazzire nuovi fans grazie al coinvolgimento per i numerosi combattimenti pieni di veloci attacchi e di colpi spirituali, nonché fusioni e relazioni particolari tra i protagonisti. Si parla ovviamente del notissimo Dragon Ball, grande fenomeno tutt’ora in carica.

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Gladiator A.D., il Soul Blade ai tempi dell’Antica Roma


E’ stata una materia tanto odiata sui banchi di scuola perché inculcata a forza da professori spesso antipatici e dai burberi metodi di insegnamento, ma la storia è al tempo stesso un argomento molto affascinante da affrontare e da studiare visto che è piena di eventi e di personaggi mirabolanti che oggi non potrebbero esistere ma che hanno lasciato un segno nella serie di eventi che hanno portato alla società attuale, imparando spesso dai propri sbagli.

Tra le figure carismatiche ed affascinanti che hanno popolato in special modo il mito dell’antica Roma, troviamo senza ombra di dubbio i gladiatori, degli intriganti eroi che senza paura erano costretti ad affrontare mille pericoli in arene disseminate da animali feroci, facendo divertire il popolo e i regnanti di quell’epoca, spesso rimanendo uccisi alla fine della battaglia che si presentava sempre alquanto cruenta e per stomaci forti.

Madworld e il flop di vendita, la violenza non paga più?


Secondo voi un gioco come Mortal Kombat, senza l’alto tasso di violenza pressochè gratuita e tutti i litri di sangue che vengono sparsi per le arene di gioco durante i combattimenti, riuscirebbe ad avere lo stesso fascino e lo stesso successo che ha ottenuto negli anni con i vari titoli che compongono l’intera saga? Senza le spietate fatality, Scorpion e Sub Zero sarebbero ancora così famosi ed amati dal pubblico videoludico?

Tra chi dirà si e chi dirà no probabilmente la verità sarà nel mezzo perché è ingiusto vietare a prori la violenza all’interno dei videogiochi se il titolo può beneficiarne, ma al tempo stesso non bisogna strafare visto che ciò non solo è deleterio per la giocabilità in sé che finirà per contare più sugli ettolitri di sangue versato che sulla vera tecnica, ma ciò desterebbe anche i classici ben pensanti e le associazioni a difesa di minori che storceranno il naso.

Brutal Legend, fissata finalmente la data di uscita


Scommettiamo che molti di voi saranno ancora alle prese con la periferica più divertente ed adatta al relativo gioco associato che ogni console abbia mai ospitato. Quel vero e proprio tormentone a cui seguiti ufficiali e veri e propri spin off tematici hanno dato degna prosecuzione garantendo un livello di adrenalina e di allegra valvola di sfogo a tutti quelli che sono diventati fan accaniti dei rhythm game del nuovo millennio.

Stiamo chiaramente parlando ancora una volta di Guitar Hero, il portentoso gioco musicale che ha sconvolto il mondo delle console e ha dato l’input per la nascita di una serie infinita di giochi più o meno meritevoli che ricalcassero le stesse scintille generate dal capostipite della specie. Se il rock quindi è tornato prepotentemente di moda nel regno delle macchine da gioco, non dobbiamo stupirci dell’arrivo di giochi ad esso ispirati.

X-Men Origins Wolverine, l’eroe torna più violento che mai


Negli ultimi anni il mondo dell’intrattenimento si è sempre più raggomitolato su se stesso distribuendo su vari canali uno stesso prodotto, presentandolo chiaramente in modo completamente diverso, ma appropriandosi comunque dell’essenza tipica di quella determinata avventura. Capita insomma più spesso che cinema, fumetti e videogames presentino quasi contemporaneamente un preciso personaggio che diventa poi di moda in quel momento.

E’ accaduto già con numerosi eroi provenienti dal mondo dei supereroi made in Marvel, basti pensare al filone dei Fantastici 4 che hanno prodotto ben 2 film ed altrettanti videogiochi per console, permettendo così ai fan degli eroi di vivere le stesse avventure in modi completamente diversi. E tutto ciò accadrà ancora con Wolverine, il volto più importante degli X-Men che come vi abbiamo annunciato, tornerà su console.

I videogiochi contro le prostitute!

Ancora una volta i videogiochi sono finiti al centro delle polemiche! Se anni e anni fa quando ancora c’erano i classici giochi da sala o da bar in cui dovevamo inserire una semplice monetina per giocare, gli stessi giochi erano additati come mezzo con cui far sperperare ai bambini e ai ragazzi le loro paghette, con il passare degli anni e di tanta acqua sotto i ponti virtuali delle console, i giochi e le lamentele sono cambiate.

Infatti non è novità il contributo negativo che associazioni di vario tipo e comitati contro i videogiochi sparlano della nostra passione dell’intrattenimento videoludico in generale tacciandolo di interferire con le nostre vite private, dall’abbandono dei propri amici preferendo restare chiusi in casa a giocare da soli contro il nostro monitor fino ad accuse più pesanti verso i giochi che man mano hanno fatto diventare, ai loro occhi, la violenza più reale.

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