David Cage dice la sua sulla violenza nei videogiochi

di Redazione Commenta


Molte volte il mondo dei videogiochi finisce nel mirino delle associazione di genitori o dei semplici benpensanti che tendono a dare la loro opinione sull’argomento, spesso senza conoscere da vicino tutto quello che riguarda l’universo dell’intrattenimento videoludico. Uno dei motivi portanti di tali critiche rivolte al nostro passatempo preferito è sicuramente da ricondurre, molto spesso, al livello di violenza all’interno di alcuni particolari giochi.

Nessuno può dimenticare il grandissimo scalpore che fece il primo capitolo della famosa saga di Mortal Kombat quando un lottatore aveva la possibilità di finire in modo crudele e spietato il proprio avversario con una delle svariate fatality, diverse da protagonista a protagonista, staccando di netto la testa dal collo o attraversando con un pugno il torace, il tutto in un bagno di sangue virtuale da rivoltare lo stomaco. Ma questo è solo un timido esempio.


Molte critiche sono giunte in special modo alla gallina dalle uova d’oro della Rockstar, ovvero il notissimo gioco d’azione GTA e tutta la serie che è stata pubblicata sotto questo titolo, capace di divertire i giocatori come nessun altro gioco simile, donando una possibilità d’azione senza precedenti. Ma allo stesso tempo si offriva anche la possibilità di picchiare prostitute e uccidere ignari passanti. A dire la sua sull’argomento è stato di recente David Cage.

Se il nome vi giungerà nuovo, vi si illuminerà il volto dicendovi che è legato all’ormai celebre Heavy Rain. Secondo il direttore del progetto infatti è importante inserire la violenza nei giochi soltanto se giustificata da una trama ben articolata e mai cedere alle lusinghe e ai facili introiti di un gioco violento inserendo soltanto scene sanguinose ed attacchi letali soltanto per il gusto di farlo. Chissà che questa perla di saggezza non venga ascoltata in futuro.

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