Giochi della memoria, Art Alive!


Sicuramente tra le tante attività che ci capitava di intraprendere nel corso della nostra infanzia, un po’ per tenerci buoni ad una scrivania evitando la distruzione dell’intera casa con giochi di altro tipo, un po’ per scatenare e coltivare la fantasia, abbiamo più volte preso un bel foglio di carta immacolato ed una matita ed abbiamo dato libero sfogo a tutto quello che ci poteva suggerire la nostra mente trasportandolo sulla carta bianca.

Insomma quanti disegni avremo mai fatto durante la nostra infanzia e la nostra adolescenza? Quante volte ci sarà capitato di ritrarre la mamma e il papà, una bella casetta nel bosco, un paesaggio vacanziero con spiaggia, mare calmo ed ombrelloni aperti per i placidi bagnanti? Sicuramente tantissime volte, e ancora oggi molti di noi, a volte distrattamente magari quando si è impegnati in una conversazione telefonica, o per una ferma decisione, ci mettiamo a disegnare.

Giochi della memoria, Goofy Hysterical History Tour


I personaggi del mondo Disney sono da sempre i beniamini del mondo dei più piccoli, ma anche gli adulti spesso si permettono ancora di sognare un po’ attraverso i capolavori di animazione che lo studio americano ci regala anno dopo anno, dapprima con storie ispirate ad avventure note come le favole dei grandi autori e poi inventando di sana pianta particolari trame adatte sia ad un pubblico piuttosto giovane, sia trasmettendo simpatia a chi ha qualche anno in più.

Il must di casa Disney resta però quella collezione di cartoni animati brevi e simpaticissimi che fonda le basi per quel livello di animazione che è poi arrivato dopo. Si tratta dei classici Disney, quei piccoli mostri sacri dell’animazione originale che ci presentano i personaggi che hanno dato fama a Walt Disney nel mondo, dalla mascotte tipica ovvero Topolino, fino alla simpatia squinternata e alla sfortuna di Paperino.

Michael Jackson è morto, una grande perdita anche per il mondo videoludico

Michael Jackson è morto. Avrete sicuramente già appreso la notizia da qualche notiziario ma non potevamo certo esimerci dal dedicare qualche riga pregna del nostro pensiero ad un personaggio che è stato grande anche nel mondo videoludico.

Come chi ha almeno una ventina d’anni ricorderà sicuramente, il re del POP è infatti stato protagonista di un paio di videogame di ottima fattura: Michael Jackson’s Moonwalker per SEGA Mega Drive e Moonwalker Arcade per sale giochi, dei quali ci sembra giusto proporvi dei video dimostrativi subito dopo il salto.

Altre parole sarebbero solo superflue. Possiamo solo dire che se una persona è appena morta, un mito eterno è appena nato.

Giochi della memoria, Addams Family Values


E’ sicuramente uno dei nuclei famigliari più amati di tutti i tempi con un numero di prodotti televisivi e cinematografici all’attivo decisamente invidiabili che è riuscito a far conoscere bene ad ogni generazione il gruppo di personaggi che vivono nella spettrale magione, location ideale per i protagonisti. Da quelle storie televisive è poi nato un vero e proprio brand che ha monopolizzato il mercato con mille altre versioni per riproporre l’inquietante ma simpatica banda.

Si tratta ovviamente della Famiglia Addams, gli scapestrati protagonisti dell’omonima serie di film e telefilm che hanno divertito milioni di persone al mondo nelle varie forme con cui hanno fatto capolino sul mercato e ovviamente quello dei videogiochi non è stato a guardare dedicando molti titoli alla particolare famigliola di Gomez e Morticia, ma tra questi ne spicca uno che si diversifica in modo netto, riuscendo a farsi amare totalmente o ad odiare profondamente.

Giochi della memoria, Chuck Rock 2 Son of Chuck


Vi sarà capitato molte volte, in special modo studiando dei particolari periodi storici molto lontani dai nostri anni quando eravate sui banchi di scuola, di immaginare la nostra vita proiettata indietro nel tempo, quando venivano effettuati i primi passi della razza umana emancipatasi dal ruolo scimmiesco di animali oppure quando quei grossi lucertoloni comunemente conosciuti come dinosauri, popolavano indisturbati il mondo intero.

Sarebbe interessante avere una macchina del tempo e dare un’occhiata quel tanto che basta per rendersi conto dal vivo dell’esistenza in un periodo simile, ma per fortuna grazie al mondo dei videogiochi possiamo farlo davvero immergendoci in posti altrimenti inaccessibili. Anche il mondo preistorico è stata più volte l’ambientazione di diversi titoli dal successo più o meno conclamato, compreso un atteso e gradito sequel.

Giochi della memoria, Eternal Champions


Se andiamo a curiosare tra i vari giochi che hanno preso posto nel mondo delle console dopo i grandi successi di pubblico appartenenti allo stesso genere, ci accorgeremo come le case di sviluppo marcino su terreni facili per poter piazzare qualche copia venduta in più, programmando al momento giusto il titolo giusto, facendo leva sui gusti del momento del pubblico e modificando appena alcune caratteristiche per giustificare una nuova pubblicazione.

Dopo il grande successo di Street Fighter e dei vari picchiaduro che si sono succeduti sulle console di qualche tempo fa, come Fatal Fury per esempio, vide la luce nel 1993 un titolo nuovo che entusiasmò non poco i fan del genere. Si trattava di Eternal Champions, un succulento ed adrenalinico picchiaduro uno contro uno che proponeva qualche piccola novità rispetto ai classici del genere e offriva tanto sano divertimento per i giocatori.

Giochi della memoria, Soleil


Se da un lato ci sono gli estimatori dei giochi di ruolo di scuola nipponica che non transigono sulla presenza nei propri titoli preferiti di combattimenti casuali e di tanta faticaper aumentare l’esperienza della propria cricca di protagonisti, sono molti anche quelli che invece adorano i giochi di ruolo dallo stampo totalmente differente, più votati all’azione, magari con un unico personaggio da controllare e con nemici ben visibili sullo schermo.

Esattamente sotto questa categoria nacque Crusader of Centy, comunemente noto per alcuni anche come Ragnacenty o addirittura sotto il nome di Soleil come è effettivamente giunto fino a noi in Europa quando venne pubblicato nell’ormai lontano 1994 diventando un titolo molto apprezzato ed ammirato anche perché era uno dei pochi, dalla qualità degna di nota pronto a difendere uno sparuto genere che finora non poteva contare molti esponenti.

Giochi della memoria, BioHazard Battle


Con gli equilibri precari tra le forze mondiali non è auspicabile che crolli il sistema diplomatico e l’amicizia che lega alcune nazioni per non far sfociare volubili allenaze e antipatie recondite in una nuova guerra mondiale che, con le avveniristiche scoperte più o meno rivelate in numerosi settori, potrebbe significare una vera distruzione di massa, non solo pensando alla bomba atomica, ma ad altre forme di attacco probabilmente sperimentate.

La fantasia dell’uomo che probabilmente non si discosta dalla triste probabile realtà, immagina spesso la possibilità di adoperare in un’eventuale guerra delle armi particolari, virus infettivi, offese biologiche che non impiegherebbero molto tempo ad avvelenare intere nazioni e popolazioni sterminando quasi il mondo. Più o meno questo fa da scenario ad un gioco del 1992 che vide la luce sul glorioso Sega Mega Drive.

Giochi della memoria, Rolo to the Rescue


Nella nostra lunga carriera da videogiocatori probabilmente potremmo vantarci di aver rivestito i ruoli di un’infinità di personaggi diversi visto che ogni genere ha i suoi paladini specifici ed ogni sottogenere ha a sua volta una discreta varietà di protagonisti selezionabili che diversificano così in modo maggiore le varie esperienze di gioco che ci siamo trovati a vivere. Tutto ciò innesca quindi una lotta al personaggio più carismatico.

Se da un lato vanno molto di moda i personaggi duri ed affascinanti, sia maschili che femminili, dalle sembianze umane e pronti a salvare il mondo, c’è anche tutta una schiera di mascotte e di animali antropomorfi che hanno fatto la felicità di molti di noi e che ci deliziano ancora con molti adventure e platform game. Se è quasi d’obbligo puntare su un protagonista scattante e veloce, è anche vero che non sempre le console hanno ospitato solo personaggi di questo tipo.

Giochi della memoria, Earthworm Jim 2


Può un essere considerato da tutti una feccia vivente, uno scarto della natura, un rifiuto da tenere alla larga il più possibile perché anche la sola vista può incutere fastidio e ribrezzo, diventare di punto in bianco un eroe senza macchia e senza paura, un combattente pronto a farsi valere sfidando complotti interplanetari e salvando principesse di un altro pianeta in pericolo a causa di un manigoldo intento nei suoi affari loschi?

Ebbene si, è esattamente quello che è accaduto nel gioco intitolato Earthworm Jim che è stato il protagonista la scorsa settimana della rubrica dei giochi della memoria che si occupa di ripercorrere i titoli storici. Grazie alla grafica indiscutibilmente ben fatta e la giocabilità che poneva questo platform un gradino più su rispetto ai tanti concorrenti già presenti sul mercato, Earthworm Jim ha avuto la possibilità di lanciare anche un seguito.

Giochi della memoria, Earthworm Jim


Da personaggi umani a tutti gli effetti ma dotati di capacità particolari o oggetti misteriosi che conferiscono loro ineguagliabili poteri, fino ad animali antropomorfi di varia natura da porcospini che corrono all’impazzata fino a draghetti viola che sputano fuoco e fiamme, il mondo dei videogiochi ha sempre ospitato dei protagonisti al limite dell’inusuale nel tentativo di creare dei titoli originali e simpatici grazie anche al personaggio principale.

Se diamo un’occhiata ai titoli migliori che si fanno ricordare per aver dato lustro ad una particolare console del passato, ricorderemo senza ombra di dubbio che all’epoca delle macchina da gioco a 16 bit un protagonista che definire strambo sarebbe poco, si affacciò timidamente su Sega Mega Drive, Super Nintendo e tutte le altre console in attività in quel periodo, meritandosi a pieno titolo un premio come personaggio più astruso presentato in un videogame.

Sega Mega Drive, di nuovo sul mercato in versione moderna


Il panorama attuale del mondo videoludico include una seria di console casalinghe e portatili di tutto rispetto che riescono, grazie alle proprie caratteristiche uniche e alla collezione di giochi che compongono, tra titoli in esclusiva e pubblicazioni generali, un vero e proprio carnet che riesce ad accontentare ogni tipo di gusto del pubblico odierno ormai smaliziato e bisognoso di novità e boccate d’aria nuova.

Se la Wii può essere adatta per un pubblico più giovane o per le classiche partite da godersi in famiglia, magari avvicinando al mondo dei videogiochi anche chi gli è sempre rimasto lontano, Playstation 3 e Xbox 360 si spartiscono più o meno equamente una buona fetta di mercato tra chi preferisce le esclusive della console Sony giunta ormai alla terza generazione, oppure chi è rimasto colpito dalla capacità della Microsoft di entrare in competizione con una console.

Giochi della memoria, Crue Ball


Se avete ormai superato da un po’ la maggior età e siete, anzi, quasi alla trentina avrete di certo bazzicato in qualche bar in quel degli anni ’80, quel periodo di grande cambiamento per la moda e per lo stile generale ma anche per alcune modifiche importanti nel favoloso mondo dell’intrattenimento videoludico che iniziava a muovere i primi passi con le console casalinghe ma che invece furoreggiava nelle sale giochi e nei bar.

Sicuramente avrete speso molte monetine dietro uno dei vostri cabinati preferiti con dei titoli che oggi considereremmo magari vetusti ed in giocabili, ma probabilmente invece spenderemmo volentieri ancora adesso qualche monetina per uno di quei tavoli inclinati con due pulsanti ai lati pieni di lucine colorate e di coinvolgenti effetti sonori nonché di una biglia d’acciaio da tenere d’occhio affinché non cada in basso e ponga termine al nostro divertimento.

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