Wii U, Keiji Inafune interessato a lavorare sulla console


Per qualcuno addirittura non si può parlare di console di prossima generazione. Vi abbiamo recentemente parlato di quel che pensa Michael Patcher, noto analista di mercato della Wedbush Morgan sul futuro della prossima console casalinga che la Nintendo si appresta a lanciare sul mercato. Si è arrivati addirittura a paragonare la tanto attesa Wii U ad un esperimento come il Sega Dreamcast posto a cavallo tra una generazione di console e l’altra.

Insomma nonostante non sia ancorano disponibili degli elementi sufficienti per poter esprimere pareri così definitivi su questo nuovo prodotto, in molti si divertono a dire la propria riguardo questa nuova chicca che spunterà prossimamente all’orizzonte e che potrebbe appunto dare il via alla nuova lotta tra console. Con pareri più positivi rispetto all’analista di cui sopra, si è affacciato Keiji Inafune, animando le speranze dei fans.

Mega Man Legends 3 cancellato, arrivano le scuse di Keiji Inafune


E’ recente la notizia di un brutto lutto per quanto riguarda un personaggio importante nella luminosissima carriera della Capcom. Infatti, se ricorderete bene, il piccolo “robottino” che ormai da moltissimi anni accompagna le scorribande videoludiche di moltissimi giocatori in tutto il mondo, ha dovuto cedere il passo ad altri progetti, vedendo cancellato il suo ritorno in grande stile sulla prestigiosa piattaforma del Nintendo 3DS, deludendo tra l’altro molti fans.

Il povero Mega Man insomma ha dovuto dire quanto meno arrivederci ai suoi sogni di gloria dopo l’annuncio della stessa Capcom riguardo la cancellazione, prima di Mega Man Universe e in seguito anche di Mega Man Legends 3 che avrebbe dovuto riportare in auge il grande classico della compagnia in una veste inedita completamente in 3D. A dispiacersi molto di questi ultimi eventi è stato, forse un po’ a sorpresa, Keiji Inafune, un grande protagonista dei lavori Capcom.

Keiji Inafune, un nuovo gioco di ruolo su Playstation 3?


Forse i più giovani tra di voi lo ricorderanno con più fatica visto che è ancora presente sulle nostre console ma in tono decisamente minore rispetto ai periodi d’oro che ha potuto trascorrere durante il dominio di precedenti generazioni di console nel mercato videoludico. Eppure quel piccolo cyborg azzurro che tutti conoscono come Mega Man riesce sempre ad interessare il suo pubblico e a rendere divertente l’esperienza di gioco con tutti i suoi titoli.

Il successo di questo personaggio tutto sommato abbastanza semplice, ma fortemente intrigante grazie alla struttura dei giochi che lo vedono protagonista, lo dobbiamo ovviamente al suo creatore, Keiji Inafune che ha avuto la buona idea forse proprio nel momento giusto in cui sarebbe stato decisivo lanciare sul mercato un gioco d’azione di quel tipo. Peccato che con la Capcom, madrina di Mega Man, i rapporti lavorativi si siano conclusi.

Keiji Inafune svela il metodo di lavoro di Capcom

 Keiji Inafune, ex direttore dello sviluppo in Capcom, ha tenuto recentemente un seminario all’università Ritsumeikan di Kyoto, in questa occasione il papà di Mega Man ha spiegato il metodo di lavoro di Capcom.

La casa di Osaka è molto attenta al budget, l’80% viene dedicato ai sequel, mentre il restante 20% viene impiegato in progetti originali, che però difficilmente ottengono l’approvazione dei dirigenti.

Keiji Inafune fonda un nuovo studio?

Keiji Inafune (papà di Dead Rising, ma non solo) ha lasciato Capcom alla fine di ottobre, da mesi era insoddisfatto del suo lavoro, inoltre Inafune si è scagliato duramente contro le software house nipponiche, accusandole di realizzare giochi fotocopia e sequel tutti uguali solamente per vendere, senza pensare in alcun modo all’aspetto artistico.

L’industria giapponese è indietro di almeno cinque anni, siamo fermi alla scorsa generazione di console, solo Capcom e Nintendo riescono a stare sulla cresta dell’onda, queste le parole pronunciate più volte da Inafune.

Keiji Inafune, critiche alla Capcom dopo averla lasciata


Una delle case di sviluppo più ammirate e celebrate della storia dei videogiochi è sicuramente la Capcom. Tutti voi appassionati probabilmente la conoscerete per le numerose saghe che hanno dato vita al successo vero e proprio di alcune console del presente e del passato. Basterà ricordare ai tempi dei gloriosi picchiaduro a scorrimento, i primati raggiunti dal primo episodio e, in parte, dai diretti seguiti di una serie importante come Final Fight.

Come dimenticare poi Street Fighter, quello che tutti definiamo come il miglior picchiaduro a due dimensioni che ancora oggi, alla sua veneranda età di vent’anni, riesce ancora a tenerci incollati davanti ai monitor pronti ad organizzare nuovi scontri e nuovi duelli. Ci sarebbe ancora molto da dire della Capcom, per esempio del glorioso ingresso nel mondo dei survival horror con Resident Evil, ma non è tutto oro quello che luccica.

Keiji Inafune lascia Capcom

Keiji Inafune lascia Capcom dopo ben 23 anni di fedele servizio. La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, l’attuale capo del dipartimento ricerca e sviluppo della casa di Osaka lascia abbandonerà il suo incarico alla fine di ottobre.

Da lunedì 1 novembre Inafune sarà un uomo libero e non più legato in alcun modo alla software house che ha contribuito a rendere più famosa che mai.

Dead Rising 2 a quota due milioni

Capcom ha annunciato nella giornata di oggi di aver venduto due milioni di copie di Dead Rising 2, il gioco, uscito a fine settembre, ha fatto il botto ed ha permesso alla serie di Keiji Inafune di superare il tetto delle quattro milioni di copie distribuite (e non vendute, quindi).

Il primo Dead Rising ha superato il milione e mezzo di copie ed il secondo capitolo ha replicato il successo del suo predecessore.