Giochi della memoria, Power Instinct


Nell’attuale panorama videoludico, uno dei generi di giochi che maggiormente si è imposto sul mercato offrendo una vastità enorme di titoli tra cui il giocatore medio può scegliere è sicuramente quello dei picchiaduro. Infatti ognuno può selezionare quello che preferisce tra quelli che sfruttano armi più o meno convenzionali, che ricordano le tradizioni di paesi complessi e ricchi sotto questo punto di vista come il Giappone e molti altri.

La stragrande maggioranza è composta da quelli che riguardano i combattimenti a mani nude permettendo al giocatore di selezionare il proprio lottatore preferito tra una rosa determinata di personaggi e buttarsi nella mischia. Molti sono in stile puramente arcade come il classico Street Fighter, altri sfruttano l’elemento splatter sanguinoso come Mortal Kombat ed altri invece utilizzano l’arma dell’ironia, proprio come Power Instinct.

Giochi della memoria, Goof Troop


I personaggi che sono nati dalla matita e dalla fantasia di quel grande artista chiamato Walt Disney hanno più volte preso posto anche sulle nostre console permettendoci di rivivere le avventure che li vedono protagonisti tra fumetti e cartoni animati classici o veri e propri film d’animazione, dandoci la reale possibilità di prendere il controllo dei veri e proprio mostri sacri che da anni emozionano grandi e piccini con uno stile semplice ma accattivante.

Ricorderete senz’altro un numero impressionante di titoli che hanno come protagonista Topolino, l’eroe indiscusso della folta schiera di personaggi che compongono la grande famiglia Disney, il roditore vero simbolo dell’intero marchio che da poco ha festeggiato la vetusta età di 80 anni. Ma Mickey Mouse non è l’unico personaggio abitante a Topolinia che è diventato il protagonista indiscusso dei videogiochi.

Giochi della memoria, McDonals’s Treasureland Adventure


Tutti parlano male della qualità della carne offerta dalla catena di fast food più grande e famosa del mondo. Tutti non amano particolarmente il servizio particolarmente scattante ed informale a cui ci ha abituato nel corso degli anni. Tutti dicono di non amare i menu con gli hamburger mordi e fuggi che poi di economico hanno ben poco, ma tutti noi siamo andati almeno una volta dietro il bancone ad ordinare un menu completo, ricco ed ipercalorico.

La catena di cui stiamo parlando è chiaramente quella di McDonald, il fortunato franchising che negli anni ha consolidato il suo marchio con una serie di prodotti e con una vasta gamma di novità che ha deliziato il palato soprattutto dei giovanissimi cresciuti con il cibo americano più diffuso al mondo. Soprattutto negli Stati Uniti McDonald viene rappresentata da una mascotte vivace e simpatica che prende il nome di Ronald McDonald.

Giochi della memoria, Tale Spin


La Disney è una delle più fruttuose e redditizie case di produzione di cartoni animati, compresi i lungometraggi che ancora oggi affollano cinema e intrattenimento casalingo scontrandosi contro i colossi dell’animazione computerizzata. Uno dei più celebri film d’animazione della Disney è sicuramente Il libro della giungla, la storia del piccolo mogli disperso nella savana incontaminata e allevato dagli animali più buoni e generosi per svezzarlo e crescerlo.

Da questo lungometraggio che ha visto la luce nel lontano 1967 è nata una serie di cartoni animati trasmessi anche in Italia su varie reti televisive che però difficilmente qualcuno mette in relazione con il film famoso della Disney. La serie in questione è Tale Spin e il protagonista del cartone è Baloo, il simpatico orso che fa divertire grandi e piccini seguendo le avventure di Mowgli, che però in Tale Spin viene presentato sotto altre vesti.

Giochi della memoria, Cadash


Le atmosfere fantasy sono senza dubbio quelle che maggiormente i produttori di videogiochi utilizzano per ricreare un’ambientazione perfetta per un titolo da lanciare sul mercato. La presenza di personaggi tipici appartenenti al mondo fantastico e alle location che hanno fatto per esempio del Signore degli Anelli la sua fortuna, sono senza dubbio un punto a favore per la riuscita di un nuovo videogioco che vede la luce in un mercato già affollato.

Questo accade ora ma accadeva anche molto tempo fa quando di certo c’erano meno console e la mole di giochi non era arrivata ai picchi che abbiamo oggi. Uno dei titoli che beneficiava di quest’atmosfera fantasy era Cadash, un gioco nato in sala giochi e successivamente arrivato su Sega Mega Drive in una versione riveduta e corretta che però poneva dei limiti, probabilmente visto che la macchina da gioco non poteva eguagliare la potenza del cabinato.

Giochi della memoria, Parodius


Gli sparatutto sono ormai un genere che è andato via via scemando come presenza sulle console che sono disponibili attualmente sul mercato. Con sparatutto infatti indichiamo maggiormente un gioco in stile Rainbow Six dove bisogna mettersi nei panni di un agente segreto, di una spia o di un infiltrato e fare il nostro sporco lavoro magari in modalità multiplayer sfidando amici o sconosciuti sparpagliati in ogni angolo del globo.

Ma gli sparatutto sono anche quei cari vecchi giochi in cui non vestivamo i panni di un soldato ma di un astronave spaziale che viaggiava nel cosmo distruggendo ogni cosa si muovesse sullo schermo. Ora c’è ancora una piccola varietà di giochi appartenenti a questa categoria, ma ben pochi possono fregiarsi di avere il sapore classico dei titoli di una volta, pur portando elementi del tutto nuovi al genere. Uno dei più sfiziosi, appartenenti alle console del passato è Parodius.

Giochi della memoria, Fantasia


Topolino è sicuramente uno dei protagonisti che vengono immediatamente in mente se si affronta l’argomento fumetti e cartoni animati. In quanto colonna portante di tutto il vastissimo mondo Disney, il roditore mascotte del fortunato marchio nato dall’arte del grande maestro Walt, è uno dei personaggi più amati da grandi e piccini ed uno dei primi a cui finiamo per affezionarci seguendo le sue simpatiche avventure e le mille peripezie che contraddistinguono la sua vita.

I cartoni più belli che lo vedono come protagonista sono sicuramente i classici, quelli che non duravano quanto un lungo film d’animazione ma offrivano, con le tempistiche di un corto, un’avventura finita appassionante e semplice ma che riuscivano a mettere di buon umore. Ma Topolino non è stato soltanto il personaggio principale di questo tipo di prodotti visto che gli è stato dedicato un intero film d’animazione che ebbe un discreto successo.

Giochi della memoria, Tazmania


Se parliamo di cartoni animati probabilmente quelli della Walt Disney ci verranno in mente per primo vista la grande quantità di eroi che man mano la matita del grande maestro ci ha permesso di conoscere, ma se vogliamo estendere la ricerca ad altri vecchi protagonisti ancora matissimi dei cartoni animati che hanno sollazzato la nostra infanzia, sicuramente vi torneranno alla mente i protagonisti dei cartoni Warner Bros.

Ormai non si contano nemmeno più, da Duffy Duck, il papero nero con un forte difetto di pronuncia al lesto Bugs Bunny, coniglio mangia-carote e solito tuffarsi sotto terra per nascondersi, ma un brutale personaggio si è spesso affacciato nel variegato mondo dei cartoni Warner Bros, un ammasso di pelo proveniente dalla Tasmania che non aveva nemmeno un linguaggio comprensibile e dei modi che definire burberi era un eufemismo.

Giochi della memoria, Krusty’s Super Fun House


Tutti noi conosciamo i Simpson, quella simpatica famiglia tipicamente americana dal colorito giallognolo che ormai da moltissimi anni invade piacevolmente i teleschermi di mezzo mondo raccontando avventure spesso al limite della follia ma che, molte altre volte, scandiscono in modo realistico la routine quotidiana di tutti noi descrivendone ansie e problemi, gioie e dolori, probabilmente centrando così in pieno il cuore dei telespettatori.

I Simpson più volte hanno fatto ingresso sulle console, fin dai primi episodi messi in onda ormai diversi anni fa, dando spazio di volta in volta ai tanti personaggi che nella serie diventano di volta in volta protagonisti di varie storie. Quindi sia Homer che Bart hanno più volte interpretato i nostri alter ego virtuali, ma c’è stato anche un altro buffo individuo del mondo dei Simpson che ha prestato il suo particolare volto come protagonista di un videogioco.

Giochi della memoria, Ecco the Dolphin

Molte volte all’interno dei nostri videogiochi abbiamo vissuto le avventure dei personaggi più strani e dalle sembianze più particolari. Abbiamo quindi vestito i panni di quelle che poi sono diventate vere e proprie mascotte per le varie console o case di sviluppo e ancora abbiamo interpretato i ruoli di numerosi animali antropomorfi che, con cappellini, magliette, scarpe da ginnastica e che si muovevano spesso su due gambe anche se nella realtà avrebbero dovuto essere quadrupedi.

In rare situazioni ci è invece capitato di gestire il ruolo di un vero e proprio animale, da gestire nel suo ambiente naturale senza romanzare troppo sull’eventuale trasformazione umana della bestiola stessa. Questo sano principio lo seguiva a chiare lettere Ecco The Dolphin, un rivoluzionario gioco d’avventura che arrivò nel 1993 su Sega Mega Drive e poi convertito su altre console. Il titolo spiegava a sufficienza chi fosse il protagonista.

Giochi della memoria, Eek! The Cat

I cartoni animati ci hanno sempre mostrato dei simpatici felini come protagonisti di avventure folli, simpatiche ma comunque in ogni caso piacevolissime da seguire. Tra i tanti possiamo ricordare lo sfortunato Tom della serie Tom & Jerry che non riesce mai ad acchiappare il furbo topolino, o ancora lo stesso Gambadilegno che, in quanto nemico del roditore Topolino, viene proprio rappresentato da un gattone.

Ma uno dei più particolari personaggi appartenenti al mondo dei felini, protagonisti di una serie a cartoni animati è sicuramente Eek. Il nome è strambo tanto quando il soggetto stesso: un gatto viola che ha dato vita ad una fortunata serie tv andata in onda in America per circa 5 anni. L’adorabile Eek segue da sempre un motto che suona più o meno come “Non fa mai male aiutare qualcuno”, ma non sempre ciò risulta vero.

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