Tutto è cominciato dall’invasione dei giochi musicali che tutti voi ricorderete. Qualche annetto fa, dopo un’imperante monopolio dei titoli musicali legati esclusivamente al ballo, con tanto di tappetini che ci facevano muovere a tempo con le canzoni ed alter ego virtuali pronti ad eseguire gli stessi movimenti da noi imitati, sono infatti sbarcati in tutto il mondo quei piccoli gioielli di divertimento in cui gli strumenti musicali hanno rappresentato i veri protagonisti.
Dapprima Guitar Hero ha scatenato un putiferio facendo imbracciare perfieriche a forma di chitarre a tutta la comunità videoludica esprimendo tutta la propria voglia di scatenarsi con le sette note in modo simpatico e adattissimo anche al gioco in compagnia. Poi sono arrivate delle perle che hanno ampliato l’offerta anche con altri strumenti e con la voce, fino ad arrivare a quella che a malapena può essere definita simulazione, ovvero Rocksmith che finalmente torna a far parlare di sé.