Call of Duty Modern Warfare 2, il rapper 50 Cent presterà la sua voce


Chi lo dice che un ragazzo di strada non possa trovare una via per riscattare la sua vita fatta di stenti e di lavori precari spesso organizzati dalla malavita, per poi dedicarsi a qualcosa di più sano e di creativo, mettendo finalmente in moto la fantasia e le qualità intrinseche di una persona lasciando perdere i vari lavoretti da malviventi come il furto organizzato o ancora peggio lo spaccio di sostanze tossiche per gli altri che purtroppo trovano sempre molto mercato.

Un caso emblematico può essere quello di 50 Cent, uno dei numerosi rapper di successo americani che, è argomento risaputo, non ha sempre coltivato questa passione per la musica visto che da ragazzo si dedicava ad attività meno legali. Nato nei dintorni del quartiere del Queens, Curtis James Jackson III, questo il suo vero nome, è subito diventato uno spacciatore di crack, trasformandosi poi pian piano in un vero e proprio cantante iniziando la dura gavetta.

Aliens vs. Predator: una prima occhiata

 Circa 10 anni fa Rebellion, una software house inglese, rilasciò un FPS basato sul franchise di Alien vs. Predator. Purtroppo, da 10 anni a questa parte, non abbiamo più visto giochi degni di portare il nome del tanto osannato film. Insieme a SEGA questa volta la Rebellion tenta di risollevarsi con questo nuovo titolo, o meglio remake, tanto atteso. Aspettando notizie più succulente dall’E3 non possiamo che fare tesoro di quello che già sappiamo, o che da poco abbiamo scoperto, grazie alle nuove demo e alle interviste.

Lo stile rimane pressapoco lo stesso: Aliens, un Predator e Marines. Questa volta ci viene presentata una storyline che giocheremo sulla scia di Call of Duty. Cambieremo il nostro punto di vista ad ogni livello e quindi impersoneremo tutte e tre le fazioni. Ci è stato mostrato, per ora, come sarà giocare il Predator. Forse vi immaginate un gameplay splatter e incalzante, ma non è assolutamente cosi. Verdiamo perchè.

Unione Europea: OK all’unione di Activision e Blizzard

Era nell’aria già da qualche tempo, ma adesso è ufficiale: Activision e Blizzard sono un’unica cosa. L’unione delle due aziende è stato il frutto del lavoro di molti (e sarà fonte di enormi quantità di denaro per quello che è uno dei top developer del mondo) e non può sicuramente passare inosservato nell’industria.

La commissione organizzata dall’unione europea ha dovuto verificare che l’unione di Activision e Blizzard non creasse un monopolio all’interno dell’industria. Piuttosto ovvio che non può essere così, anche se crea indubbiamente un gran rivale per software house come Electronic Arts e Nintendo.

Activision considera seriamente un MMO di Call of Duty

Il CEO di Activision, Bobby Kotick, ha recentemente dichiarato che per battere World of Warcraft bisognerebbe investire circa un miliardo di dollari. La recente unione tra Blizzard, Vivendi ed Activision ha fornito a Kotick un bel gruppo di persone la cui più importante esperienza è proprio quella dei giochi multiplayer online di massa.

Nei primi giorni della pianificazione dell’integrazione con Vivendi, ecco che Kotick si è chiesto questa domanda: “Quale sarebbe la naturale evoluzione di una proprietà come Call of Duty in un ambiente multiplayer di massa, e come capitalizzarci sopra?”.

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