Aliens vs. Predator: una prima occhiata

di Redazione Commenta

 Circa 10 anni fa Rebellion, una software house inglese, rilasciò un FPS basato sul franchise di Alien vs. Predator. Purtroppo, da 10 anni a questa parte, non abbiamo più visto giochi degni di portare il nome del tanto osannato film. Insieme a SEGA questa volta la Rebellion tenta di risollevarsi con questo nuovo titolo, o meglio remake, tanto atteso. Aspettando notizie più succulente dall’E3 non possiamo che fare tesoro di quello che già sappiamo, o che da poco abbiamo scoperto, grazie alle nuove demo e alle interviste.

Lo stile rimane pressapoco lo stesso: Aliens, un Predator e Marines. Questa volta ci viene presentata una storyline che giocheremo sulla scia di Call of Duty. Cambieremo il nostro punto di vista ad ogni livello e quindi impersoneremo tutte e tre le fazioni. Ci è stato mostrato, per ora, come sarà giocare il Predator. Forse vi immaginate un gameplay splatter e incalzante, ma non è assolutamente cosi. Verdiamo perchè. Il Predator è armato fino ai denti ed è il più potente cacciatore della galassia intera, ma non è affatto invincibile. Già nei primi minuti di gioco capiremo che il Predator è per l’appunto un cacciatore e non un commando. Avremo modo di usare delle capacità stealth e soprendere il nemico quando meno se lo aspetta. Naturalmente non saremo troppo vulnerabili, ma è meglio giocarlo sfruttando i suoi punti forti.

Avremo tante piccole armi da sfruttare contro ogni tipo di nemico. Il Predator possiede la vista ad infrarossi e la vista aliena che ci permetterà di individuare gli Aliens nascosti nella giungla o chi sa dove. Una grande potenzialità è il Focus Mode. In questa modalità saremo in grado di individuare gli obiettivi e di analizzare accuratamente i nostri nemici venendo cosi a conoscenza delle armi che portano e delle eventuali minacce. Inoltre avremo la capacità di mimare la voce umana per attirare i Marines in trappole letali.

 Andando più sullo splatter vi sarà la possibilità, e in molti casi il dovere, di recidere la testa di qualche povero Marine per puro divertimento oppure per accedere in qualche area protetta da porte che richiedono il riconoscimento dell’iride. Dopo questo piccolo excursus delle capacità di un Predator vi posso assicurare che uccidere gli Alien non sarà tanto facile quanto massacrare i Marines.

Gli Alien infatti sono pieni di acido in corpo e quindi non potremo avvicinarci più di un tot. Dovremo adottare tattiche ben studiate per riuscire a sopraffarne più di uno. Sicuramente il nostro plasma caster ci verrà in aiuto, ma staremo a vedere. Per quanto riguarda il giocare i Marines vi assicuro che sarà un’esperienza indimenticabile dato che il gioco si trasformerà in un vero e proprio survival horror, ma per ulteriori dettagli dovremo aspettare l’E3.

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