Giochi della memoria, Rex Ronan: Experimental Surgeon


Moltissime volte i videogiochi non vengono visti come semplici mezzi di divertimento o simpatici intrattenimenti con cui mandare via tutto lo stress accumulato dopo un’estenuante giornata di studio intenso o di lavoro affaticante, bensì, coloro che non hanno mai avuto la voglia di prendere in mano un controller, per una misera serie di pregiudizi puntano il dito contro la nostra passione, giudicandola in modo sbagliato ed offensivo.

Quel gioco non è adatto ai bambini più piccoli, in quello c’è sangue ad ogni scena e non è possibile che si debba utilizzare uno stratagemma del genere per vendere più copie, i survival horror possono provocare panico ed ansia e i giochi d’azione troppo duri fomenteranno la violenza che è insita in ognuno di noi. Queste sono soltanto alcune delle dicerie sui videogiochi per metterli in cattiva luce, ma in molti non sanno che esistono anche giochi dalla trama piuttosto educativa.

Giochi della memoria: Yoshi’s Story per Nintendo 64

Yoshi’s Story, un nome che evoca dolci ricordi a tanti ragazzi. Non è un capolavoro assoluto, eppure, vale la pena parlare di questo titolo uscito sul finire degli anni 90 in esclusiva su Nintendo 64.

Inizialmente conosciuto come Yoshi’s Island 64 e presentato ufficialmente al Nintendo Space World del 1996, il gioco nasce come versione a 64 bit di Yoshi’s Island (SNES), nell’estate del 1997 il progetto cambia nome in Yoshi’s Story.

Giochi della memoria: Gloom per Amiga

Per molti di voi Gloom sarà un titolo sconosciuto, chi scrive invece ha passato mesi e mesi a divertirsi con questo clone di Doom pubblicato per Amiga sul finire del 1995.

Gloom è in tutto e per tutto un clone di Doom (persino il nome è simile) e Wolfenstein 3D, realizzato principalmente per dimostrare al mondo che la piattaforma Amiga non aveva niente da invidiare ai PC dell’epoca.

Giochi della memoria: Rayman 2 The Great Escape

Rayman 2 The Grat Escape è uno dei più grandi platform 3D di tutti i tempi, lo diciamo subito, senza girarci intorno. Seguito del platform 2D Rayman (pubblicato nel 1995) Rayman 2 esce alla fine del 1999 su PC e Nintendo 64 ottenendo subito un enorme successo.

Esattamente un anno dopo, negli ultimi mesi del 2000, il gioco viene convertito anche su PS One e Sega Dreamcast, mentre nel 2001 arriva sull’allora neonata PS2. Infine, nel 2005 Rayman 2 appare anche su Nintendo DS e cinque anni dopo fa il suo esordio anche su iPhone, iPod Touch ed iPad. Questo dovrebbe far capire la qualità del gioco, ancora divertentissimo anche a distanza di dieci anni dall’uscita nei negozi.

Giochi della memoria, Rival Turf


Ci sono dei filoni che sono stati particolarmente in voga negli anni ’90 ma che purtroppo, con l’avvento delle nuove console, portatrici di una vera e propria rivoluzione in campo di intrattenimento videoludico sia per la potenza ben sfruttata, sia per una voglia di innovazione sotto tutti gli aspetti, pur di risollevare un mercato particolarmente saturo, sono stati accantonati con la somma tristezza di molti appassionati di vecchia data.

Tra questi sicuramente figurano i famosi picchiaduro a scorrimento, dei pezzi da novanta nell’era delle console a 16 bit, capaci di far divertire grazie alle ambientazioni da attraversare facendo piazza pulita di tutti gli avversari sullo schermo, manovrando baldi giovanotti dal cazzotto facile o leggiadre fanciulle capaci di sferrare calci volanti che possono far davvero molto male, il tutto con la grafica del passato non paragonabile a quella che abbiamo oggi.

Giochi della memoria: WWF WrestleFest

Secondo gli appassionati di wrestling, WWF WrestleFest è il miglior gioco del genere mai creato. E, se così non è, ci andiamo veramente molto, molto vicino.

WWF WrestleFest, uscito nel 1991 in sala giochi (mai convertito su console) è il seguito di WWF Superstars (datato 1990). Il gioco prende in nome da un omonimo evento della WWF (adesso WWE) disuptato dal 1988 al 90.

Giochi della memoria: Crisis Force per Nintendo NES

Il nome Crisis Force probabilmente non vi dirà niente, e non possiamo darvi torto. Non stiamo parlando di uno dei giochi più famosi di tutti i tempi, anzi, questa piccola gemma è particolarmente sconosciuta al grande pubblico ed ha raccolto un modesto successo commerciale.

Crisis Force è uno sparatutto spaziale uscito su Nintendo NES nell’estate del 1991, pubblicato da Konami e rilasciato solamente in Giappone. Le versioni per Europa e Stati Uniti erano state pianificate ma agli inizi del 1992 il Super Nintendo era ormai disponibile in tutti i territori e Konami non aveva più interesse a lanciare giochi per il vecchio Nintendo 8 Bit.

Giochi della memoria, Xardion


Il mito della colonizzazione sicuramente è uno di quegli ingredienti narrativi che in ogni tipologia di mezzo di intrattenimento fa la sua comparsa con maggior frequenza. A cominciare da alcuni libri, sia che raccontino di vere saghe storiche che narrazioni di pura fantasia, a finire con il cinema e la televisione che spesso ci mettono dinnanzi a queste tematiche, ma il mondo dei videogiochi non è assolutamente da meno sotto questo aspetto.

Già dai primissimi esperimenti con le console di poco conto che facevano timidamente la comparsa nelle camerette dei fanatici di primo pelo, racconti di colonizzazione e scontri per questo motivo erano assolutamente all’ordine del giorno. Se alcuni erano ambientati sul nostro pianeta per rendere la storia più vicina a noi, l’effetto fantasy o fantascientifico di altri titoli, ci trasportava figuratamene su pianeti inesistenti lontani idealmente anni luce dal nostro.

Giochi della memoria: Metamorphic Force

Quello dei picchiaduro a scorrimento è un genere ormai piuttosto abbandonato dalle software house. Si tratta di un genere molto in voga nei primi anni 90, che vanta esponenti illustri come Final Fight o Streets of Rage, ma che non ha saputo rinnovarsi, arrivando ben presto alla morte.

Venti anni fa, dicevamo, il genere appassionava e divertiva i frequentatori delle sale giochi ed i possessori di console casalinghe. Tra tanti titoli famosi, ne citiamo uno che, seppur non troppo popolare, ha saputo portare una ventata di aria fresca al genere ed è rimasto impresso nella memoria di milioni di giocatori. Parliamo di Metamorphic Force, picchiaduro a scorrimento realizzato da Konami e pubblicato, solo in sala giochi, nel 1993. Il gioco non è mai stato convertito per console domestiche, anche se all’epoca si parlava di una versione per Super Nintendo che sarebbe dovuta uscire agli inizi del 1994.

Giochi della memoria, Lightening Force


Ormai forse non sono più seguite come un tempo visto che la diffusione delle console da salotto è cresciuta vertiginosamente paragonando il mercato di oggi a quello di appena una decina di anni fa. Quelle attuali sono poi piene di simulazioni di ballo e di cabinati che poco hanno a che vedere con i classici di una volta, donando la possibilità al giocatore soltanto di provare qualcosa che difficilmente, per ingombro, potrebbero mai avere nella propria cameretta.

Eppure le sale giochi, fino a poco tempo fa, si trovavano anche sui lidi delle nostre spiagge e rappresentavano un piacevole passatempi per gli appassionati di ogni età. Picchiaduro a scorrimento ormai scomparsi dalla circolazione e platform dai toni fumettosi e dolcissimi erano tra i generi più diffusi in questi ambienti, ma a farla da padrone è sempre stato lo sparatutto spaziale, finalmente dotato di una buona grafica e di astronavi dalle grandezze notevoli.

Giochi della memoria, Cutthroat Island


In tempi relativamente recenti, una frizzante trilogia cinematografica che è stata davvero molto apprezzata dal pubblico, ha reso possibile il ritorno di una tematica molto interessante, in special modo agli occhi dei giovanissimi appassionati, ovvero quella dei bucanieri e dei pirati, personaggi che vagabondano per i sette mari alla ricerca di galeoni da assaltare per depredarli di ogni avere e assetati di conquista per qualunque cosa gli si pari davanti.

La trilogia in questione è stata quella dei Pirati dei Caraibi, la notissima serie di film che ha visto come protagonista indiscusso un istrionico Johnny Depp nei panni, per l’appunto tipicamente pirateschi di Jack Sparrow, un particolare predoni dei sette mari che ha fatto della sua personalità un vero e proprio biglietto da visita, pronto a vivere mille pericoli nei tre film che lo hanno visto protagonista. Ma il cinema non è nuovo a questo filone.

Giochi della memoria, Barbie Vacation Adventure


Il suo universo zuccheroso e colorato soltanto di un persistente rosa in tutte le sue tonalità, in special modo quello visibilmente plasticoso e forte, potrebbe far cariare i denti anche alla più romantica e sognatrice delle ragazzine, eppure Barbie è ancora uno dei predominanti feticci per le bambine di tutto il mondo che non vorrebbero altro sotto l’albero di Natale se non la nuova versione della bambola più famosa del pianeta.

Ottenendo un grandissimo successo in tutte le sue incredibili varianti, Barbie ha quindi depositato nelle sue tasche un gruzzoletto notevole e altrettanto sagacemente, le compagnie di sviluppo di videogames hanno tentato il passaggio dal mondo del giocattolo classico a quello dei videogiochi per l’eroina bionda di mille avventure create dalla mente delle bambine. Se la scora settimana abbiamo dato un’occhiata a Barbie Super Model, questa settimana tocca ad un altro episodio.

Giochi della memoria, Barbie Super Model


Lei è il sogno delle bambine di tutto il mondo, è un po’ l’incarnazione della donna perfetta, di quelle che un po’ tutte vorrebbero essere e che utilizzano come punto di riferimento, ma intanto si divertono ad utilizzare per creare storie delle più svariate, approfittano delle mille identità che la versatile bionda in questione è riuscita a presentare nei suoi numerosissimi anni di carriera, tra cambi di look e imitazioni delle dive di un tempo.

Il suo nome è Barbie, quella che tutti considerano la bambola per antonomasia, un feticcio per le ragazzine di ogni angolo del pianeta, un giocattolo che tutte hanno posseduto almeno una volta nelle numerose varianti che sono state presentate sul mercato, colmate da mille accessori divario tipo, dalla casa pluriaccessoriata dalle tinte rosa shocking fino al necessario per il trucco. Ma Barbie ha avuto un suo spazio anche nel mondo dei videogiochi.

Giochi della memoria, Rocko’s Modern Life


Moltissime volte ci è capitato di parlare dello stretto legame che spesso intercorre tra il mondo dei videogiochi e quello dei cartoni animati, da quelli più semplici realizzati per un pubblico particolarmente giovane che pian piano si sta affacciando ai piaceri della televisione, fino a quelli più articolati e compessi che possono interessare anche un target decisamente più adulto, permettendo il passaggio da un universo all’altro con estrema facilità.

Se oggi aspettiamo per esempio un piccolo gioiello annunciato come Epic Mickey in cui prenderemo ancora una volta i comandi del famosissimo Topolino, simbolo incontrastato della Walt Disney che sarà impegnato in un’avventura decisamente differente da quelle tinteggiate di colori pastello che ben conosciamo, se diamo un’occhiata ai tempi in cui c’erano sul mercato le console a 16 bit, ricorderemo tanti altri giochini simpatici come Rocko’s Modern Life.

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