Giochi della memoria, Harley’s Humongous Adventure


Quanta paura ci può fare una piccola formichina tutta intenta a raggranellare del cibo commestibile, delle piccolissime briciole magari lasciate da una persona sul tavolo dopo aver fatto colazione, per racimolare provviste a sufficienza per sfamare sé stessa ed un piccolo gruppo della sua operativa ciurma? E quanto terrore ci può fare un’ape, seppur dotata di un pungiglione effettivamente fastidioso, ma ridotta alle dimensioni di un mero insetto?

In entrambi i casi la risposta quasi pari a zero, in primis per l’esempio della formica che davvero non potrebbe farci del male in nessun caso. A meno che non ci troviamo all’interno di Harley’s Humongous Adventure, un vecchio platform game che vide la luce ormai quasi vent’anni fa su Super Nintendo che metteva il protagonista faccia a faccia con lo stesso mondo che aveva sempre vissuto, ma da un punto di vista decisamente differente.

Giochi della memoria, Cosmo Police Galivan II


Come cambiano le cose nel mondo videoludico. Lo abbiamo detto proprio la scorsa settimana parlando del salto enorme fatto in appena una ventina d’anni dall’intrattenimento videoludico, dapprima ad appannaggio soltanto di pochi eletti che già intuivano il divertimento possibile con un controller in mano, ed ora invece uno dei mezzi più utilizzati ed apprezzati, nonostante le solite critiche dei benpensanti, per divertirsi da soli o in compagnia.

Ma le cose cambiano anche in un giro più stretto, ad esempio con il passaggio di generazione di un titolo da una console alla sua immediatamente successiva erede, permettendo così una vera e propria trasformazione di un gioco originale in qualcosa di totalmente differente che però, ugualmente, potrebbe interessare i fans del prodotto originale. Se la scorsa settimana vi abbiamo parlato di Cosmo Police Galivan, oggi è il turno del suo seguito diretto.

Video: 100 giochi per Super Nintendo in dieci minuti

Qualche settimana fa vi abbiamo mostrato un video con i migliori 1oo giochi per Mega Drive, adesso è il turno del “rivale” della storica console SEGA, il Super Nintendo. Un filmato di dieci minuti che mostra i più bei giochi per SNES, tutto da gustare.

Ci sono proprio tutti, da Super Mario World a Contra 3, da Final Fight a Super Mario RPG, passando per Donkey Kong Country, ActRaiser, Batman Returns, Final Fantasy 6, Mega Man X, solamente per citarne alcuni. Dopo il salto trovate il video, fateci sapere se siete d’accordo con questa speciale classifica o se, magari, al posto dell’autore avreste inserito altri giochi.

Giochi della memoria: Donkey Kong Country 3 per SNES

Nel giorno di uscita di Donkey Kong Country Returns per Wii, abbiamo deciso di parlarvi del capitolo della serie meno conosciuto, ma non per questo da sottovalutare. Donkey Kong Country 3 (titolo completo Donkey Kong Country 3 Dixie Kong Double Trouble!) è stato rilasciato alla fine del 1996 in esclusiva su Super Nintendo.

Se Donkey Kong Country 2 era incentrato sulla figura di Diddy, il terzo episodio si concentra sulla piccola Dixie e sul “cugino” Kiddy, a quanto pare rinnegato, visto che negli episodi successivi si è visto pochissime volte (per non dire mai).

Super Nintendo, il vecchio controller acquistabile per la Wii


C’era una volta il mondo delle console a 16 bit, quei piccoli gioiellini che raddoppiarono la potenza delle macchine da gioco presenti sul mercato appena nella generazione precedente, permettendo alle due rivali storiche del periodo, ovvero Sega e Nintendo, di darsela ancora di santa ragione a suon di esclusive e di colpacci da regalare ai propri appassionati sottoforma di giochi disponibili per le due creature delle meraviglie che facevano bella mostra di sé nei nostri salotti o camerette.

Se una delle due rispondeva al nome di Sega Mega Drive, storica console che vide per la prima volta il simpatico porcospino blu Sonic affacciarsi al mondo videoludico, l’altra realtà in contrasto con quella che per alcuni fu la miglior console a 16 bit lanciata sul mercato era marchiata Nintendo e aveva come nome Super Nintendo, una delle tanti basi per tutti quegli splendidi titoli che oggi ci divertiamo a raccontare nella rubrica dei giochi della memoria.

Giochi della memoria, Power of the Hired


Sono molte le cose da tenere sotto controllo quando un giocatore si immerge in un’appassionante atmosfera provando un gustosissimo gioco di ruolo. Bisogna tener ben presente in che dungeon o in che territorio stiamo per fare irruzione e di conseguenza bisognerà valutare bene il tipo di armatura da indossare, preferendo quindi corazze dotate di un elemento di fuoco per evitare gli attacchi dei nemici vulcanici così come quelle con elemento di ghiaccio nelle ambientazioni glaciali.

Ma sarà bene valutare anche quali personaggi portarsi dietro nell’avventura: qualcuno potrebbe aver bisogno di aumentare un po’ il livello di esperienza, ma qualcun altro magari più forzuto e dotato di migliori attacchi sarebbe sempre bene portarlo con sé, usando al meglio in una lotta contro nemici più feroci o contro un boss particolarmente ostico. Grande attenzione per le varie caratteristiche occorreva anche per giocare ad un vecchio gioco di ruolo strategico su Super Nintendo.

Super Mario FX, Mario in 3D su Super Nintendo

Super Mario FX? Non siamo impazziti, sappiamo che un gioco con questo nome non esiste. O meglio, non è mai stato pubblicato (almeno con questo titolo), perchè il progetto è stato effettivamente in sviluppo presso gli studi di Nintendo EAD (la divisione guidata da Shigeru Miyamoto).

Siamo nel 1993, Super Mario World è uscito da due anni, riscuotendo un successo strepitoso sul mercato e Nintendo sta pensando ad un nuovo gioco dell’idraulico, da far uscire su Super Nintendo, la console del momento.

Giochi della memoria, Prehistorik Man


E’ notte fonda, soltanto una timida luna illumina uno sparuto villaggio preistorico, mentre tutti gli uomini delle caverne, nel loro pacifico villaggio, stanno riposando all’interno delle precarie abitazioni cui sono soliti rifugiarsi. Fruscii di foglie lasciano intuire che qualcosa sta accadendo in quella notte profonda: un goloso branco di piccoli dinosauri sta rubando tutte le provviste dell’intero villaggio, lasciando a secco tutti gli abitanti.

Il mattino dopo il capo saggio del luogo sceglie uno della tribù per risolvere la situazione, tirando fuori dalla sua anziana memoria una leggenda particolare: lontano, molto lontano, esiste un posto dove trovare tantissime ossa, moneta di scambio per l’epoca preistorica in cui il gioco è ambientato, una sorta di cimitero dei dinosauri dove i grandi bestioni vanno a morire. L’unico rimedio per sostentarsi durante l’inverno sarà proprio quello di recuperare quante più ossa possibili.

Giochi della memoria, Rex Ronan: Experimental Surgeon


Moltissime volte i videogiochi non vengono visti come semplici mezzi di divertimento o simpatici intrattenimenti con cui mandare via tutto lo stress accumulato dopo un’estenuante giornata di studio intenso o di lavoro affaticante, bensì, coloro che non hanno mai avuto la voglia di prendere in mano un controller, per una misera serie di pregiudizi puntano il dito contro la nostra passione, giudicandola in modo sbagliato ed offensivo.

Quel gioco non è adatto ai bambini più piccoli, in quello c’è sangue ad ogni scena e non è possibile che si debba utilizzare uno stratagemma del genere per vendere più copie, i survival horror possono provocare panico ed ansia e i giochi d’azione troppo duri fomenteranno la violenza che è insita in ognuno di noi. Queste sono soltanto alcune delle dicerie sui videogiochi per metterli in cattiva luce, ma in molti non sanno che esistono anche giochi dalla trama piuttosto educativa.

Giochi della memoria, Xardion


Il mito della colonizzazione sicuramente è uno di quegli ingredienti narrativi che in ogni tipologia di mezzo di intrattenimento fa la sua comparsa con maggior frequenza. A cominciare da alcuni libri, sia che raccontino di vere saghe storiche che narrazioni di pura fantasia, a finire con il cinema e la televisione che spesso ci mettono dinnanzi a queste tematiche, ma il mondo dei videogiochi non è assolutamente da meno sotto questo aspetto.

Già dai primissimi esperimenti con le console di poco conto che facevano timidamente la comparsa nelle camerette dei fanatici di primo pelo, racconti di colonizzazione e scontri per questo motivo erano assolutamente all’ordine del giorno. Se alcuni erano ambientati sul nostro pianeta per rendere la storia più vicina a noi, l’effetto fantasy o fantascientifico di altri titoli, ci trasportava figuratamene su pianeti inesistenti lontani idealmente anni luce dal nostro.

Giochi della memoria, Cutthroat Island


In tempi relativamente recenti, una frizzante trilogia cinematografica che è stata davvero molto apprezzata dal pubblico, ha reso possibile il ritorno di una tematica molto interessante, in special modo agli occhi dei giovanissimi appassionati, ovvero quella dei bucanieri e dei pirati, personaggi che vagabondano per i sette mari alla ricerca di galeoni da assaltare per depredarli di ogni avere e assetati di conquista per qualunque cosa gli si pari davanti.

La trilogia in questione è stata quella dei Pirati dei Caraibi, la notissima serie di film che ha visto come protagonista indiscusso un istrionico Johnny Depp nei panni, per l’appunto tipicamente pirateschi di Jack Sparrow, un particolare predoni dei sette mari che ha fatto della sua personalità un vero e proprio biglietto da visita, pronto a vivere mille pericoli nei tre film che lo hanno visto protagonista. Ma il cinema non è nuovo a questo filone.

Giochi della memoria, Barbie Vacation Adventure


Il suo universo zuccheroso e colorato soltanto di un persistente rosa in tutte le sue tonalità, in special modo quello visibilmente plasticoso e forte, potrebbe far cariare i denti anche alla più romantica e sognatrice delle ragazzine, eppure Barbie è ancora uno dei predominanti feticci per le bambine di tutto il mondo che non vorrebbero altro sotto l’albero di Natale se non la nuova versione della bambola più famosa del pianeta.

Ottenendo un grandissimo successo in tutte le sue incredibili varianti, Barbie ha quindi depositato nelle sue tasche un gruzzoletto notevole e altrettanto sagacemente, le compagnie di sviluppo di videogames hanno tentato il passaggio dal mondo del giocattolo classico a quello dei videogiochi per l’eroina bionda di mille avventure create dalla mente delle bambine. Se la scora settimana abbiamo dato un’occhiata a Barbie Super Model, questa settimana tocca ad un altro episodio.

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