Fighting Force presto su Playstation Store


Più volte abbiamo affrontato l’argomento con un pizzico di rammarico e con moltissima nostalgia meditando sulle tipologie di giochi che, attraverso il lungo cammino della storia dei videogiochi hanno purtroppo abbandonato i progetti delle case di sviluppo favorendo nuovi generi e nuove idee. Il vecchio cede obbligatoriamente posto al nuovo, approfittando del progresso tecnologico e dei nuovi mezzi che i programmatori hanno studiato per divertire il numeroso pubblico.

Tra i generi ormai dimenticati nel mondo dei videogiochi che probabilmente gli appassionati di nuova data nemmeno conoscono, è quello dei picchiaduro a scorrimento, un filone che ha annoverato moltissime pietre miliari delle console del passato. Come non citare un classico in versione Super Nintendo come Final Fight e come non menzionare il portentoso Streets of Rage che, con il suo secondo capitolo, ha toccato probabilmente l’apice di questo settore.

Tekken 6, la Sony lancerà un bundle per Natale?


Il mondo dei picchiaduro su console è sempre stato animato da uno spirito particolare che ha conquistato i giocatori di ogni target, dal più giovane e appassionato di combattimento fino al più smaliziato adulto fanatico delle console fin dall’alba dei tempi dell’avvento dell’intrattenimento videoludico, passando anche per quella sparuta minoranza di pubblico femminile che spesso però proprio nei picchiaduro trova una particolare preferenza.

In special modo da quando i picchiaduro si sono trasformati interamente in lotte uno contro uno affossando i cosiddetti picchiaduro a scorrimento, grande attenzione è stata data alla creazione di un cast di personaggi non solo vario per evitare imbarazzanti somiglianze di attacchi tra un protagonista e l’altro, ma anche una buona creatività per quanto riguarda la storia personale di ognuno di loro, rendendo profonde e appassionanti le vicende di ognuno.

Jak & Daxter The Lost Frontier slittato a novembre


Mai mettere piede in luoghi poco consoni ad essere visitati. E’ addirittura da Adamo ed Eva che questa regola viene tramandata ma è da allora che questa legge viene anche ignorata da molti curiosi che finiscono per spingersi lì dove non dovrebbero mettere piede. La stessa situazione è quella in cui si è ritrovata, incoscientemente, una coppia del mondo dei videogiochi che da qualche anno a questa parte ha lanciato una serie di capitoli della propria saga divertentissimi da giocare.

Si tratta di Jak & Daxter, una coppia di ragazzi che abitavano il villaggio di Sandover ma che si sono spinti verso l’Isola della Nebbia per esplorare il territorio. Se Jak ne è uscito illeso, Daxter ha purtroppo subito una mutazione finendo in una pozza colma di una materia liquida e violacea conosciuta come Eco Oscuro, capace di trasformazioni incredibili. Il povero ragazzo infatti si è ritrovato trasformato in una sorta di creatura simile ad un suricata.

Blue Toad Murder Files, un giallo a puntate su PSN

Quali sono i giochi da tavolo che maggiormente vi facevano impazzire quando eravate ragazzini? Ce e sono così tanti che sarebbe forse complicato trovarne uno solo, tra quelli provati, che poteva interessarci in modo maggiore rispetto agli altri, ma sicuramente un pizzico di voglia in più di sfidare uno o più amici in una partita ad un dato gioco di società ci sarà senza dubbio. Molti continuano a giocare anche ai titoli attuali, ma i tradizionali fanno sempre una bella figura.

Dall’importanza di un gioco da tavolo come Monopoly in cui districarsi tra compra-vendite di immobili e caselle speciali in cui finire in prigione o pescare una carta delle probabilità o imprevisti, fino a giochi più impegnativi e lunghi come Risiko in cui si deve inscenare una vera e propria guerra mondiale colonizzando interi territori in una sfida decisamente appassionante ma forse dedicata ai giocatori con qualche briciolo di esperienza in più.

Ico 2 non è in programma, accontentiamoci di The Last Guardian


Abbiamo più volte parlato della magia e dell’atmosfera che una coppia di giochi sono riusciti a ricreare sulla seconda generazione di console Sony ormai qualche annetto fa, ma con un nuovo capitolo della serie in dirittura d’arrivo sale ancora la voglia di riscoprire i primi episodi e di sentire il sapore della conquista affrontando i mille pericoli che le due avventure offrivano per mettere alla prova il protagonista e di conseguenza il giocatore stesso.

In Ico avevamo le sembianze di un giovane ragazzo alle prese con la sua fuga da un castello nel quale fu rinchiuso a causa delle corna sulla testa con cui era nato, incontrando nello stesso castello, chiusa in una gabbia, una ragazza candida come la neve e capace di parlare una strana lingua. In Shadow of Colossus invece avevamo il compito di sconfiggere una serie di mostri dalle dimensioni colossali pur di riabbracciare la nostra amata novella bella addormentata.

Enslaved, Trip e Monkey alla ricerca della libertà su PS3 e Xbox 360


Molte volte all’interno dei nostri videogiochi, in particolar modo quelli dedicati ad un pubblico più adulto, il mondo è sempre stato invaso da alieni mutaforma spietati e colonizzatori, oppure devastati da guerre mondiali capaci di radere al suolo intere nazioni. La storia del gioco che prendiamo in esame si svolge 150 anni nel futuro e vede la Terra popolata soltanto da robot, resti di lunghe battaglie, e una sparuta minoranza di popolazione umana ancora in vita.

Il gioco che sfrutta un’ambientazione così sinistra e raccapricciante prende il nome di Enslaved e si tratta, da quel che dicono i creatori della Ninja Theory che si sono già distinti per la creazione di titoli interessanti come Heavenly Sword e i produttori della Namco Bandai, di una sorta di riuscito mix tra battaglie ferocissime, strategia e di avventura, il tutto con un’analisi approfondita del rapporto tra i due protagonisti indiscussi della storia.

Atelier Rorona, torna l’alchimia su Playstation 3


Sono molti gli espedienti che un genere ricco come quello dei giochi di ruolo ha tentato negli svariati di ani di permanenza sulle nostre macchine da gioco preferito. Se diamo un’occhiata al passato ci accorgeremo quanta povertà grafica vigeva all’interno dei primi titoli disponibili per console e noteremmo anche il meccanismo di gioco per i combattimenti che si rivelava davvero semplicistico e scontato paragonato agli effetti disponibili per i titoli attuali.

Attacchi combinati, coreografiche mosse attivabili soltanto dopo aver riempito un’apposita barra di energia, costumi coloratissimi che ondeggiano e mutano a seconda dell’equipaggiamento che la nostra banda di eroi ha assegnato in quel momento. Insomma per diversificarsi ed ottenere un consenso unanime da parte del pubblico, i giochi di ruolo hanno cambiato con un’evoluzione il proprio modo di presentarsi, compresa una tipica saga giapponese che presto tornerà su Playstation 3.

Lostwinds, forse in arrivo su Playstation 3 e Xbox 360


Con l’addio dato all’estate sono arrivate tutte insieme le caratteristiche che rendono uggioso e triste il principio d’autunno. Tra un po’ inizierà ad arrivare proprio il freddo gelido dell’inverno e tutte quelle situazioni in cui vorremmo restare soltanto sotto le coperte e non uscire per andare a scuola o scappare al lavoro, accumulando così ritardi su ritardi uscendo di casa e inzuppandosi per la pioggia torrenziale che ci accompagna senza sosta per tutto il tragitto.

Sarebbe l’ideale insomma poter controllare in qualche modo gli elementi e poter scatenare quindi una tempesta di vento soltanto quando non ci può dare fastidio o quando invece, per il troppo caldo, necessitiamo di una buona boccata d’aria di sollievo dalla calura estiva. Purtroppo nessuno di noi ha dei valenti poteri magici per poter soddisfare questa ipotetica richiesta, ma è invece una situazione possibile nel mondo dei videogiochi grazie ad un titolo in particolare.

King of Fighters XII, svelati due nuovi personaggi


Il mondo dei picchiaduro è stato uno di quelli ad aver maggiormente cambiato il proprio assetto durante il lungo sviluppo dell’universo videoludico. Il genere infatti ha preso varie forme a seconda della potenza della console su cui i giochi venivano sviluppati e seguendo sempre le mode del momento che volevano di volta in volta modifiche di tipo tecnico o di stile, per non parlare dei personaggi e della possibilità di utilizzare o meno armi al posto delle mani nude.

Dapprima i picchiaduro a scorrimento fecero la loro grande figura con titoli magnifici del calibro di Final Fight che spopolò in special modo in versione cabinato per le sale giochi, senza parlare della saga di Streets of Rage tutta dedicata alla console Sega dell’era 16 bit che trovò il suo apice nello splendido secondo capitolo, raggiungendo vette probabilmente finora insuperate per un titolo di quel tipo. Ma il genere andava via via modificandosi ancora, trasformandosi in picchiaduro uno contro uno.

Devil May Cry Collection, Dante vuole imitare Kratos?


Ha superato brillantemente lo scoglio delle oltre dieci milioni di copie vendute considerando tutti i capitoli che hanno visto la luce in questi anni e che pian piano hanno portato al grande successo l’intera saga. Rappresentata da un personaggio pieno di carisma e di grande spessore, caparbio e senza nessun tipo di paura, dotato sia di armi da taglio sia di spaventose pistole con cui prendersi cura dei letali nemici che si parano sul suo cammino.

La saga in questione, come avrete probabilmente capito, è quella di Devil May Cry, il brillante gioco d’azione della Capcom che vede in Dante il suo principe oscuro. Un personaggio a metà strada tra il mondo del male e quello del bene, un lungo cappotto rosso che non gli impedisce di avere una prorompente agilità durante i forsennati combattimenti che il gioco ci permette di vivere avanzando nelle oscure ambientazioni che ormai ben conosciamo.

Heavy Rain, necessarie concentrazione e analisi per capire a fondo il gioco


Nell’affollato calderone che è il mondo del videogioco ci sono davvero moltissime tipologie di titoli che riescono ad accontentare qualsiasi tipo di gusto e di esigenza di ogni videogiocatore. C’è per esempio lo sparatutto più frenetico o il picchiaduro più estenuante, dei giochi che impongono dei ritmi serrati ed un dito molto veloce, adatto a premere il grilletto al momento giusto o ad eseguire dei devastati attacchi per infliggere danni all’avversario di turno.

Ma ci sono anche dei giochi in cui invece l’immedesimazione e il contatto emozionale con la storia è decisamente il fulcro del titolo stesso, mettendo in secondo piano a volte l’attenzione alla grafica e soprattutto la freneticità dell’azione. Può accadere questo per esempio in uno stealth game in cui le pause tra un’azione e l’altra possono essere lunghe, oppure in un survival horror dove le forti emozioni regnano sovrane, con il timore di incontrare aberranti creature varcando una porta chiusa.

Scene It? Bright Lights! Big Screen!, quiz sul cinema per Wii e Playstation 3


Se accendiamo la tv intorno alle 19.00 ci accorgeremo come il palinsesto di questa fascia oraria sia ormai dipendente completamente da un particolare prodotto televisivo che prima era quasi di totale appannaggio della prima serata. Stiamo parlando dei quiz-show, dei programmi televisivi che promettono moneta sonante ai migliori concorrenti che riusciranno a districarsi tra i vari giochi e a portare a casa, dopo il domandone finale, il gruzzoletto accumulato prova dopo prova.

Se a Raiuno spopola ormai da qualche anno, dopo la sua nascita con la conduzione di Amadeus, l’Eredità, noto gioco a quiz ormai passato al comando di Carlo Conti in cui i concorrenti man mano si eliminano a vicenda, passando invece per uno dei più seguiti ed amati programmi del genere della nuova generazione, sempre al timone di Jerry Scotti, che domanda dopo domanda e tempi biblici per dare le risposte, allieta il suo pubblico con un format ormai cult.

BlazBlue, ufficiale la data di uscita della versione europea


Moltissimi sono ormai gli esponenti del genere dei picchiaduro presenti sul mercato. Fin dalle primissime console che hanno visto la luce, questo filone è stato trattato sempre con i guanti bianchi dalle numerose software house che si sono avvicendate sul mercato, tirando fuori dai propri cilindri una valanga di lottatori disseminandoli nei vari giochi disponibili per le macchine da gioco del presente e del passato, per la gioia dei tantissimi fans sparsi in tutto il mondo.

In tempi relativamente recenti si è imposto un nuovo stile per il mondo dei picchiaduro che chiaramente strizza l’occhio all’avanzamento tecnologico che negli ultimi anni si è imposto, andando a sostituire la carenza grafica che attanagliava le precedenti console disponibili. Ecco quindi tutto un fiorire di picchiaduro ad incontri che sfoggiano un incredibile grafica in 3D per rendere l’esperienza di gioco ancora più realistica ed avvincente.

Bomberman Live: Battlefest, il bombarolo folle torna su console


Sono pochissimi i personaggi che hanno visto la luce ormai diverse decadi di annetti fa sulle console allora sul mercato e che, passaggio di generazione dopo passaggio di generazione sono riusciti ad arrivare pressoché incolumi sulle macchine da gioco che sono attualmente in commercio, lasciando inalterato lo spirito intrinseco dei primi titoli approfittando dei miglioramenti permessi dalle nuove tecnologie presentando magari meccaniche di gioco nuove ed appassionanti.

Eppure qualcuno è riuscito nell’intento e dai vecchi tempi del Nes, la console a 8 bit della Nintendo, ne ha fatta di strada il piccolo protagonista della saga di cui vi parliamo. Lui è Bomberman, il bombarolo più pazzo del mondo delle console, una vera icona dei videogiochi di una volta ma che ancora oggi, grazie alla sua giocabilità veramente eccellente, riesce ancora ad avere molti sostenitori, confermando quelli d’annata ed inglobandone altri strada facendo.

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