
Chi poteva immaginare che il gioco lanciato dalla Capcom sull’ormai alquanto obsoleta prima generazione di console Playstation potesse raggiungere dei livelli di celebrità e di successi di pubblico e di critica così alti da lanciare una vera e propria moda, prefissando un genere ben determinato e raggiungendo il cuore dei fans in modo così possente e costante, tanto da rendere l’uscita di ogni nuovo gioco una festa?
Probabilmente nessuno visto che il lancio di un nuovo titolo, specialmente se non si tratta di un seguito ufficiale ma di un gioco totalmente inedito è sempre un salto nel buio, ma la prima indimenticabile avventura di Resident Evil ha davvero segnato la storia fondendo il classico gioco dell’orrore già in voga negli anni precedenti con un’emozione spaventosa che ormai è racchiusa in un nuovo unico genere battezzato survival horror.


Dopo Red Dead Revolver (che in realtà non è propriamente attribuibile alla Rockstar Games dato il passaggio da Capcom all’odierna software house) ecco un altro titolo ambientato nel vecchio West. A differenza del suo predecessore, incentrato su un gameplay decisamente più stage-based e/o platform, Red Dead Redemption si propone come un gioco open-world. Rockstar Games ha dichiarato che il mondo in cui ci troveremo è uno dei più grandi mai creati e che la libertà d’azione sarà immensa.
Sono passati 2 anni da quando il primo capitolo di Lost Planet è approdato sulle nostre console e, quest’anno, siamo tutti pronti ad accoglierne il seguito. Lost Planet ci aveva colpito con le sue visuali mozzafiato, con il suo gameplay incalzante e mai noioso e, soprattutto, per l’ambientazione spettacolare sotto ogni punto di vista. Quello che ci propone Lost Planet 2 è tutto il primo capitolo elevato all’ennesima potenza.

