
Uno dei grandi mezzi con il quale l’intrattenimento videoludico è entrato prepotentemente nell’uso comune anche di persone che non sono avvezze nel maneggiare controller più o meno complicati o che comunque non hanno mai avuto in mente di acquistare una console, oltre alle possibilità offerte di recente con smartphone e tablet, è anche l’opportunità regalata dai classici browser games, piccoli ma divertentissimi giochi ormai consumati in massa.
Chi non si è mai lasciato abbindolare dalle mille esperienze disponibili anche su Facebook, il principe dei social network, per spassarsela magari in pausa pranzo e battere il record del nostro amico del cuore? Chi non ha mai coltivato campi virtuali o non ha mai posizionato gemmine colorate per farle sparire in un puzzle game? Tutta questa semplicità però, per quanto è stato mostrato di recente, è destinata a cambiare in qualcosa di sorprendente.