Super Mario Kart per SNES autografato da Miyamoto

 Ieri vi abbiamo parlato di Play for Japan, associazione che si occupa di mettere all’asta oggetti rari legati al mondo dei videogiochi, il ricavato sarà devoluto alla Croce Rossa americana ed i fondi raccolti saranno usati per aiutare la popolazione giapponese.

Dopo il Nintendo DS Racing Team e Metal Gear Solid 2 autografato da Hideo Kojima, oggi è il turno di una cartuccia di Super Mario Kart per Super Nintendo firmata dal leggendario Shigeru Miyamoto, il papà dell’idraulico italiano.

Angry Birds come il Super Mario Bros del nuovo millennio


Le console casalinghe al giorno d’oggi hanno sempre un gran valore per quanto riguarda il settore dell’intrattenimento videoludico. Non c’è appassionato che non si diverta in casa con i giochi disponibili per il proprio gioiellino, che sia un nuovo sparatutto su Xbox 360, che sia un titolo sportivo tutto da gustare sulla Wii o che sia un frenetico picchiaduro disponibile sulla Playstation 3. Insomma ad ognuno il suo divertimento.

Sono già anni però che le console portatili offrono delle simpatiche alternative, sia per il comodo gioco in casa, sia per portarsi sempre con sé il proprio titolo preferito, grazie alla numerosa varietà e alla validissima offerta di giochi disponibili per queste macchine. Eppure ancora più di recente c’è un altro mezzo di intrattenimento che si è imposto fortemente, ovvero l’uso di smartphone e tablet per il gioco e il merito è soprattutto di un titolo in particolare.

Zelda Skyward Sword, miglior connubio tra tradizione ed innovazione


Anche se tutto sommato è una forma di intrattenimento relativamente recente, quello videoludico è un mondo che ha comunque un buon bagaglio di tradizione alle sue spalle visto che può vantare un ricambio generazionale assolutamente rapido ma in ogni caso ricco di nuovi titoli che vanno ad aggiungersi a quelli che hanno deliziato anno dopo anno il numero sempre maggiore di ragazzi e persone più mature che si appassionano a questo settore.

La storia del videogioco può contare anche diverse serie che hanno a che fare con un passato frastagliato e ricco di avvenimenti, come alcune saghe che hanno visto la luce da decenni ma che ancora oggi riescono, attraverso un forte restyling, a divertire ancora non soltanto i nostalgici della prima ora, ma anche nuove giovani leve entusiaste dei nuovi lavori. Tra queste serie spunta sicuramente il tipico copricapo verde di Link.

Sakaguchi, rinnovare i giochi di ruolo per il mercato occidentale


Il settore dei giochi di ruolo è sicuramente uno di quelli molto amati e seguiti in particolar modo da una fetta di pubblico appassionata quasi esclusivamente di questo genere, ma è soprattutto un filone che negli anni ha subito molti tagli, molti problemi e tante magagne a causa di uno stile decisamente più ostico rispetto alla media dei titoli per console, elemento che effettivamente riesce in qualche modo a bloccare una certa diffusione più massiccia come avviene ad esempio per i titoli d’azione.

Il mondo dei giochi di ruolo, in particolar modo quelli di puro stile nipponico e quindi con un uso massiccio di testo e dialoghi tra i personaggi ed una presenza ben radicata di menu di varie tipologie, anche, o meglio soprattutto quando ci troviamo ad organizzare al meglio il nostro party o ci troviamo direttamente in battaglia, è sicuramente poco gradito dal pubblico occidentale che tende a preferire qualcosa di più immediato. Finalmente qualcuno in Giappone se ne sta accorgendo.

Guillermo Del Toro, non un semplice nome nei credits di Insane


Incredibilmente, ed aggiungeremo anche misteriosamente, qualche notte fa, i nottambuli, magari reduci dalle serate sanremesi prolungate fino a notte tarda che amano ancora fare zapping magari ben coperti nei loro caldi letti, saranno incappati, con tanta sorpresa, nella trasmissione di un film decisamente interessante e qualitativamente eccellente sotto ogni punto di vista, mandato in onda come prima visione in un orario inconcepibile.

Quasi alle tre di notte infatti qualcuno avrà avuto il coraggio di iniziare la visione de “Il Labirinto del Fauno”, una delle pellicole più belle ed appassionanti mai realizzate da Guillermo Del Toro, prolifico autore che ha condensato in un unico prodotto cinematografico una sorta di favola dai toni dark, una certa atmosfera bellica che avrà fatto piacere ai fans del genere ed un uso della computer grafica ottimo. Per fortuna qualcun altro si è accorto del valore del maestro.

Esperto di Football Manager chiede un posto da allenatore in Premiere League

In Italia ci sono 54 milioni di CT della nazionale, ormai è noto. Ma anche nel Regno Unito non scherzano in quanto a passione per il calcio e presunzione di saper allenare anche le squadre più blasonate.

Secondo una divertente notizia pubblicata dal sito “The Next Web”, un tale di nome John Boileau (25 anni) avrebbe infatti inviato una lettera al Middlesbrough per diventare allenatore della squadra. Che male c’è? Che le sue esperienze, a parte aver allenato una squadra di under-11, sono state fatte tutte sul campo di Football Manager.

Bibite, i peggiori incidenti che rovinano i nostri giochi


Una volta giocare con la propria console, magari un prodotto ancora molto poco potente se paragonata agli standard attualmente raggiunti sul mercato, rappresentava una modalità di intrattenimento dedicata principalmente al giocatore singolo, magari un triste ragazzo adolescente che evitava il risicato gruppo di amici per trascorrere maggior tempo possibile tra gli ultimi ritrovati di giochi di ruolo e di platform altamente coinvolgenti.

Qualcuno la pensa ancora così, ma è innegabile ammettere come ormai il mondo del videogioco si sia ampliato così tanto da espandere i suoi orizzonti al multiplayer in modo quasi obbligato, rendendo particolarmente più divertenti non soltanto le sessioni per giocatore singolo che effettivamente regalano sempre forti emozioni, ma rendendo uniche anche le sfide tra amici e parenti grazie a mille prodotti già disponibili sul mercato.

Il gioco preferito di Gabe Newell è…

Dopo Shigeru Miyamoto, un altro “pezzo grosso” dell’industria videoludica fa outing svelandoci il suo gioco preferito… e si tratta ancora una volta di un capolavoro Nintendo. A parlare questa volta è stato Gabe Newell, il numero uno di Valve, che durante una videoconferenza fatta con alcuni studenti americani ha ammesso che il suo videogame preferito “rimane ancora Mario 64“.

Penso sia straordinario“, ha ammesso il quasi miliardario manager, che poi ha aggiunto (rivolgendosi sempre agli studenti): “Quanti di voi hanno giocato a Mario 64? E quanti di voi sono rimasti delusi da Mario Galaxy?“. Gioco che, però, secondo Newell, “non è brutto come Mario Sunshine“.

Guitar Hero, la Activision ha spremuto troppo la saga


Si è appena concluso il Festival di Sanremo, un evento di portata nazionale che, dati alla mano, mai come quest’anno, ha tenuto incollati ai televisori milioni e milioni di persone in ognuna delle cinque serate. Che sia per le brillanti situazioni create da Luca e Paolo, che sia per l’avvenenza di Belen Rodriguez e di Elisabetta Canalis, che sia per gli ospiti internazionali, un plauso va soprattutto alle canzoni presentate in gara, tra le quali si è vista trionfare quella di Roberto Vecchioni.

Qualcuno di voi avrà storto il naso dinnanzi ad una tipologia di musica troppo nazional-popolare, troppo dannatamente pop, preferendo invece qualcosa di più ritmato, qualcosa di più forte e vicino al rock, magari custodendo in un cassetto il sogno di diventare una vera rockstar un giorno. Col mondo dei videogiochi, come ben saprete questo è possibile, grazie alla saga di Guitar Hero, che si è vista recentemente protagonista di un’affermazione particolare.

Doom su una calcolatrice [VIDEO]

Non vi stiamo prendendo in giro, il video che vedete qui sopra mostra il primo storico Doom in azione su una calcolatrice Texas Instruments. Lo sparatutto ID Software gira bene,

Professor Layton, la serie supera gli 11 milioni di copie vendute


C’è un personaggio tutto sommato abbastanza banale e senza una caratteristica quanto meno estetica che possa attribuirgli un vero e proprio interesse da parte della comunità videoludica, ma che nonostante la sua semplicità di fondo, o forse proprio sfruttando questa sua peculiarità, è riuscito a cavalcare l’onda della crisi, arrivando ai primi posti delle classifiche mondiali di vendita con i suoi titoli apparsi nei negozi negli ultimi anni.

Stiamo parlando del Professor Layton, il protagonista principale della serie di giochi mistery disponibili ormai da un po’ su Nintendo DS e capaci di aver reso la piccola ma preziosa console portatile della Nintendo un vero e proprio oggetto del desiderio visto che tutti hanno avuto la voglia di cimentarsi con i moltissimi enigmi contenuti in ogni episodio della serie che è stato fino ad ora lanciato. Tanto successo che ha portato la serie ad un grosso traguardo.

Fable, un questionario per migliorare i prossimi episodi della saga


Un tempo il mondo dei videogiochi era considerato un tipo di intrattenimento che poteva interessare soltanto un pubblico timido ed introverso, incapace di provare piacere con altri tipi di divertimento collettivo come lo sport all’aria aperta o altre attività ludiche, ma invece il tempo ha dimostrato come lo schieramento di appassionati di videogiochi sia capace di formare veri e propri gruppi e di conoscere nuove persone stimolate dalle stesse passioni.

Ora dei giochi si parla, si discute, si litiga quasi per far valere la propria ragione sulla bontà di un titolo piuttosto che la povertà tecnica di un altro magari lanciato su una console concorrente. Ma quante volte avremmo voluto parlare, oltre che con i nostri classici amici di bisboccia, anche con alcuni veri responsabili di un progetto che ci è piaciuto molto o che al contrario non ha ci ha convinti affatto? Beh, con qualcuno da oggi lo si potrà fare.

Dead Space 2 e il cane cattivo

Chi ha un cane o un gatto in casa lo sa bene: lasciar “giocare” un animale domestico con la propria console per videogiochi o con dei dischetti molto costosi (come quelli dei videogame, appunto) non è un’idea particolarmente brillante… anche se, a quanto pare, qualche volta paga.

Ashley, una ragazza americana appassionata di videogiochi, presa dalla frenesia di giocare a un titolo coinvolgente come Dead Space 2, non è riuscita ad evitare in tempo che il suo fido amico a quattro zampe (che potete vedere, bello tronfio, nella foto qui sopra), in una delle tante scorribande per casa di cui sicuramente continuerà a rendersi protagonista, stava per travolgere l’Xbox 360 e distruggere il dischetto del gioco presente nella console.

Kinect usato per ricreare l’ologramma della principessa Leila

Ricordate la storica scena di Star Wars con l’ologramma della principessa Leila? Ebbene, quell’ologramma è diventato realtà grazie a Kinect, il rivoluzionario controller di Microsoft trasformatosi rapidamente nel gadget tecnologico più amato dagli “smanettoni” di tutto il mondo.

Il vero ologramma di Leila è stato realizzato da un team di ricercatori del MIT e ha come principali caratteristiche quello di essere trasmesso in tempo reale (rileva i movimenti della ragazza e li riproduce immediatamente) e visualizzabile in modalità 3D senza bisogno di indossare occhialini.

Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.