Ghostbusters, la versione europea slitta ai primi di novembre


Forse di notte vi capita di svegliarvi di soprassalto perché ai piedi del vostro letto scorgete un’ombra sinistra che non vi da pace e vi incute dell’insano timore. O ancora vi capita di sentire il rumore incessante di pesanti catene proveniente dalla soffitta, segno che qualcosa o meglio qualcuno molto inquieto non riesca a trovare pace e abbia tanta voglia di farci venire a sapere della sua presenza, rendendoci subito attivi nel trovare un modo per mandare via la sgradita figura.

Il modo più semplice è sicuramente quello di rivolgersi a loro, i mitici Egon, Ray e Peter, i fantastici protagonisti di uno dei film culto degli anni ’80 con cui molti di noi hanno passato intere serate in compagnia dei propri amici a ridere e scherzando guardando le memorabili scene di cui la pellicola originale è intrisa. Stiamo chiaramente parlando dei Ghostbusters, i favolosi acchiappafantasmi cinematografici che tra terrore e ironia hanno allietato un’intera generazione.

Scene It? Bright Lights! Big Screen!, quiz sul cinema per Wii e Playstation 3


Se accendiamo la tv intorno alle 19.00 ci accorgeremo come il palinsesto di questa fascia oraria sia ormai dipendente completamente da un particolare prodotto televisivo che prima era quasi di totale appannaggio della prima serata. Stiamo parlando dei quiz-show, dei programmi televisivi che promettono moneta sonante ai migliori concorrenti che riusciranno a districarsi tra i vari giochi e a portare a casa, dopo il domandone finale, il gruzzoletto accumulato prova dopo prova.

Se a Raiuno spopola ormai da qualche anno, dopo la sua nascita con la conduzione di Amadeus, l’Eredità, noto gioco a quiz ormai passato al comando di Carlo Conti in cui i concorrenti man mano si eliminano a vicenda, passando invece per uno dei più seguiti ed amati programmi del genere della nuova generazione, sempre al timone di Jerry Scotti, che domanda dopo domanda e tempi biblici per dare le risposte, allieta il suo pubblico con un format ormai cult.

Lostwinds Winter of Melodias, si cambiano le stagione sulla Wii


Abbiamo tristemente dovuto salutare gli ombrelloni aperti che ci riparavano dal sole torrido tipico di ferragosto e le fette di dissetante cocomero da ingurgitare dopo un pranzetto leggerissimo per sopportare l’afa. Abbiamo dovuto dire ciao al fragore delle onde che si infrangevano sulla battigia e abbiamo dovuto abbandonare anche la nostra crema protettiva per non scottarci per l’esposizione prolungata ai raggi del sole che ci ha baciato la pelle per tutta l’estate.

Ancora qualche giorno ed arriverà un cambio di stagione con l’autunno che ci saluta e fa rinsecchire le foglie sugli alberi, fa tornare i ragazzi a scuola e rende la routine quotidiana di nuovo un moto continuo fino all’arrivo del freddo gelido dell’inverno in cui tutti inizieranno a pensare al regalo perfetto da mettere sotto l’albero con temperature artiche che ci faranno rimpiangere l’insopportabile calura estiva, divertendoci però con la neve che cade soffice dall’alto.

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Lost in Shadow, nuovi dettagli per l’ex Shadow Tower


C’era una volta un gioco magico ed incantevole che arrivò a sorpresa su Playstation 2 portando un’atmosfera inusuale e fatata a fare da cornice ad una storia intrigante e mistica. Una selezione ben curata di ambientazioni di vario tipo, una coppia di personaggi totalmente diversi ma pronti ad aiutarsi l‘un l’altro pur di portare a compimento la loro missione di fuga da un maniero in rovina e degli altipiani rigogliosi di vegetazione.

Il titolo in questione è stato una delle sorprese più riuscite della seconda generazione di console Sony e molti di voi avranno capito che stiamo parlando di Ico. Il bambino nato con le corna e la ragazza apparentemente aliena che incontra imprigionata all’interno del palazzo in cui fu rinchiuso, regalarono ai giocatori di tutto il mondo un’avventura con i fiocchi difficilmente paragonabile a qualcos’altro, anche per i particolari nemici che i due dovevano affrontare.

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Rapala: We Fish, tutti a pesca sulle Wii


La nuova console della Nintendo è stata, fin dagli inizi, caratterizzata da uno stile di gioco completamente diverso da quello che appartiene ormai da diverse generazioni alle macchine da gioco targate Sony e differente dai tipi di giochi che sono disponibili sulle console della Microsoft che negli ultimi anni sono entrate nelle nostre case. Un nuovo stile che ha da subito accalappiato il pubblico con una serie di titoli solo apparentemente mirati ad un target di giovanissimi.

Ma a conti fatti non sono soltanto i ragazzini ad entusiasmarsi davanti ai titoli che sono spuntati sulla Wii negli ultimi tempi, ma intere famiglie hanno scoperto la gioia di una bella partita ai videogiochi, scoprendo un mondo prima rivolto soltanto ad un pubblico, per così dire, di nicchia. Grafica tipicamente da cartone animato e particolari avatar di tradizione giapponese che sembrano spuntati direttamente da un manga sono solo alcuni degli ingredienti per il successo dei giochi Wii.

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Bomberman Live: Battlefest, il bombarolo folle torna su console


Sono pochissimi i personaggi che hanno visto la luce ormai diverse decadi di annetti fa sulle console allora sul mercato e che, passaggio di generazione dopo passaggio di generazione sono riusciti ad arrivare pressoché incolumi sulle macchine da gioco che sono attualmente in commercio, lasciando inalterato lo spirito intrinseco dei primi titoli approfittando dei miglioramenti permessi dalle nuove tecnologie presentando magari meccaniche di gioco nuove ed appassionanti.

Eppure qualcuno è riuscito nell’intento e dai vecchi tempi del Nes, la console a 8 bit della Nintendo, ne ha fatta di strada il piccolo protagonista della saga di cui vi parliamo. Lui è Bomberman, il bombarolo più pazzo del mondo delle console, una vera icona dei videogiochi di una volta ma che ancora oggi, grazie alla sua giocabilità veramente eccellente, riesce ancora ad avere molti sostenitori, confermando quelli d’annata ed inglobandone altri strada facendo.

Tatsunoko VS Capcom, una buona dose di extra nella versione nostrana


Le improbabili commistioni di generi e di personaggi più volte si sono venute a creare nel mondo dei videogiochi grazie alla fantasia dei programmatori che, tramite fruttuosi accordi, decidono di accorpare universi apparentemente non associabili creando invece dei veri e propri centrifugati di divertimento utilizzando personaggi tanto diversi quanto particolarmente versatili per apparire in diverse figure decisamente inaspettate e differenti rispetto alle solite comparsate nei relativi titoli.

E’ il caso per esempio di Mortal Kombat che di recente ha ospitato il mondo dei supereroi dell’universo DC permettendo allo scheletrico Scorpion di combattere contro la sinuosa Wonder Woman e al gelido Sub Zero di vedersela addirittura con l’uomo pipistrello per eccellenza, il tutto con un mix di fatality e brutalità come se il sangue nei videogiochi non fosse affatto un problema. Ma non è questo l’unico episodio in cui due mondi diversi si sono associati.

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Earthworm Jim, un nuovo episodio vedrà presto la luce


I platform hanno rappresentato, probabilmente insieme ai picchiaduro a scorrimento che hanno decretato titoli come Streets of Rage e Final Fight icone assolute del periodo, delle vere stelle nel firmamento dell’intrattenimento videoludico appartenente a qualche generazione di console del passato. Moltissimi sono infatti i giochi a piattaforme che le varie case di sviluppo hanno lanciato sul mercato, tra cloni più o meno riusciti di grandi personaggi ancora popolari.

Molti pseudo-sostituti di Mario, il baffuto idraulico italiano e di Sonic, il porcospino corridore dalle tinte bluastre, ma qualcuno è riuscito comunque a lasciare un segno nel panorama videoludico grazie ad una grafica che per quei tempi era decisamente sopra le media dei titoli appartenenti a quel filone e soprattutto ad una giocabilità che rendeva irresistibile ogni partita anche se in fondo la struttura di gioco non si discostava molto dai tipici canoni del genere.

Aragorn’s Quest, l’eroe del Signore degli Anelli in un gioco tutto suo


Si tratta del romanzo e successivamente della trilogia fantasy per antonomasia. Ogni più piccolo particolare che impone l’ambientazione e lo stile della narrazione di questo tipo è stata sapientemente catturata, modellata e presentata al pubblico in queste vesti, seducendo gli spettatori e i lettori come praticamente mai nessun libro e nessuna pellicola cinematografica avessero fatto prima di allora con una serie di eventi legati al fantasy come quelli descritti.

Si tratta, come potete facilmente immaginare, del Signore degli Anelli, la trilogia nata dalla mente di Tolkien e portata in tempi relativamente recenti anche sul grande schermo in una serie di tre film dal golosissimo appeal per il pubblico, tanto da lanciare una vera e propria mania che si è manifestata con l’arrivo sul mercato di una serie di gadget e merchandising di varia tipologia, dagli articoli per la scuola fino a statuine da collezionismo, senza poter mai arrestare questo fenomeno.

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