Giochi della memoria, Darius Twin


Quando diamo un’occhiata su nel cielo, in special modo in una bella notte limpida, dove i pianeti risultano quasi visibili ad occhio nudo, ci viene sempre naturale pensare ad un possibile viaggio tra quelle stelle luminose, alla scoperta di entità sconosciute che possano avere una vita magari normale come la nostra. Ma chi ci dice che in realtà tutte queste improbabili creature non abbiano delle voglie colonizzatrici che possano creare anche problemi?

A darci un esempio delle beghe di territorio che potrebbero esserci tra abitanti di pianeti lontani, ci ha pensato più volte il mondo dei videogiochi, in special modo ai tempi in cui erano al massimo del successo le console a 16 bit, con tutta la moltitudine di sparatutto spaziali che erano all’ordine del giorno su Sega Mega Drive e Super Nintendo. Proprio su quest’ultima macchina da gioco vide la luce un titolo appartenente proprio a questo genere.

Giochi della memoria, Lightening Force


Ormai forse non sono più seguite come un tempo visto che la diffusione delle console da salotto è cresciuta vertiginosamente paragonando il mercato di oggi a quello di appena una decina di anni fa. Quelle attuali sono poi piene di simulazioni di ballo e di cabinati che poco hanno a che vedere con i classici di una volta, donando la possibilità al giocatore soltanto di provare qualcosa che difficilmente, per ingombro, potrebbero mai avere nella propria cameretta.

Eppure le sale giochi, fino a poco tempo fa, si trovavano anche sui lidi delle nostre spiagge e rappresentavano un piacevole passatempi per gli appassionati di ogni età. Picchiaduro a scorrimento ormai scomparsi dalla circolazione e platform dai toni fumettosi e dolcissimi erano tra i generi più diffusi in questi ambienti, ma a farla da padrone è sempre stato lo sparatutto spaziale, finalmente dotato di una buona grafica e di astronavi dalle grandezze notevoli.

Infinite Space, un trailer del gioco spaziale per Nintendo DS


Fin dall’alba dei tempi della storia del videogioco, sono spuntati dei titoli che della fantascienza facevano un grido di battaglia proponendo delle ambientazioni futuristiche che immaginavano i tempi a venire come momenti in cui l’uomo era capace di scoprire posti lontanissimi situate in galassie non visibili ad occhio nudo, tentando di sventare dei piani ben congegnati di alieni senza scrupoli pronti a mettere le mani sul nostro pianeta.

Ricorderete tutti insomma Space Invaders, uno dei primi esponenti del mondo dei videogiochi e già pronto a proporre ambientazioni fantascientifiche, molto poco dettagliate a causa dello scarso avanzamento tecnologico dell’epoca, ma piene di fascino e pregni di ricordi se volgiamo uno sguardo al passato. Questo però è il passato visto che ormai ogni gioco di ambientazione spaziale può contare su un dettaglio estetico e di profondità decisamente maggiori.

Gravity Crash, lo sparatutto anni ’80 in salsa moderna


Il genere degli sparatutto è stato da sempre uno dei primi e più apprezzati filoni che il mondo dei videogiochi abbia mai presentato, soddisfacendo le folli manie di divertimento che i videogiocatori di ogni età ed ogni generazione reclamavano a gran voce. Ambienti spaziali in special modo erano le location ideali che realizzavano il desiderio di chi voleva provare l’emozione di guidare una navicella pluriaccessoriata distruggendo le astronavi nemiche.

Il genere ha ormai un nutritissimo numero di esemplari caratterizzanti visto che dal semplice gioco fatto con linee semplici e pochi elementi grafici di spessore, siamo passati a veri e propri simulatori che rappresentano il passo avanti sia a livello tecnologico sia di importanza dal punto di vista dell’immedesimazione nella storia che il titolo stesso rivela. Ma spesso un salto indietro non fa male, sarà per questo che salta fuori Gravity Crash.

Mytran Wars, il nuovo strategico spaziale per PSP


Giocando con i nostri titoli preferiti ci è capitato moltissime volte di dover difendere il suolo terrestre di nostra competenza da una minaccia di volta in volta diversa, che fosse un attacco bioterroristico, che fosse una colonizzazione da un paese vicino o ancora più spesso da una vera e propria invasione aliena con la discesa sulla Terra di una nutrita schiera di esseri grigi dagli enormi occhi neri pronta a mettere le mani su ciò che era nostro.

Ma molte altre volte invece è capitato di dover gestire l’attacco contrario, trovandoci noi quindi di fronte alla necessità, spinta da una vera e propria minaccia o da una semplice quanto ingiustificata sete di potere, a mettere le grinfie su un pianeta sconosciuto, diventando i protagonisti di un gioco d’azione o di avventura che ci vedeva nei panni di guerrieri astronauti pronti a colonizzare un pianeta perduto mettendo a rischio le vite degli abitanti.

Categorie PSP

Radiant Silvergun, la Microsoft vorrebbe rilanciarlo su Xbox Live


E’ stato un genere di videogioco che ha visto la sua più alta predominanza nel decennio degli anni ’80 fino ai primi anni ’90 per poi modificarsi sostanzialmente cambiando l’ambientazione tipica da quella spaziale a quella più da guerriglia, fino ad arrivare al cambio di prospettiva, dalla terza persona alla prima, per rendere i giochi di questo tipo più a misura di utente rendendo l’esperienza videoludica personale ed appassionante.

Gli sparatutto spaziali sono invece dei veri e propri simboli di un’era dei videogiochi visto che un nutrito gruppo di titoli appartenenti a questo genere vide la luce seminando successi dietro successi grazie ad una serie di episodi particolarmente interessanti. Le astronavi spaziali contro i nemici che sparavano a più non posso erano una gioia per gli occhi e una gran goduria per divertirsi, e recentemente un piccolo classico è arrivato su XBLA.

Buon compleanno Space Invaders!

Nella lunga e divertente storia dei videogiochi sono moltissimi i titoli che dovrebbero essere ricordati per aver man mano perfezionato quello che era un prototipo di ciò che oggi ci diverte, ci appassiona e ci fa vivere mille storie simpatiche, divertenti ma anche angosciose e adrenaliniche, insomma perfette per ogni tipo di gusto ed esigenza del giocatore medio di oggi abituato ad un certo tipo di gioco.

Ma i veri classici che hanno davvero impresso un’impronta forte ed indelebile nel lungo cammino che i videogiochi hanno fatto fino ad oggi sono davvero in pochi e tra questi sicuramente è il caso di inserire Space Invaders. Il titolo oggi appare chiaramente superato sotto ogni aspetto, dalla grafica spartana e grossolana fino al sonoro decisamente bruttino fino ad arrivare alla giocabilità, banale e noiosetta.

PowerUp Forever, uno sparatutto per niente semplice!

Uno dei generi più semplici ed immediati dopo alcuni tipi banali di puzzle game, è sicuramente quello degli shooter, ancora meglio se lo sparatutto in questione ha un’ambientazione spaziale che spesso permette ai programmatori di poter sfruttare il buio cosmico per non dover creare fondali troppo arzigogolati e complicati. Eppure su Xbox Live Arcade è in arrivo uno sparatutto spaziale per cui non vale questa regola.

Infatti la semplicità non è di certo il punto forte di PowerUp Forever, anzi, alcuni gruppi di programmatori l’hanno definito un “sparatutto frattale” tirando in ballo il termine coniato Mandlbrot nel secolo scorso riferendosi ad una forma geometrica che si ripete nella sua struttura allo stesso modo su scale diverse. Un concetto verbalmente complesso che però si traduce in un impatto visivo quasi psichedelico.

Nanostray 2, un gioco che profuma di classico

Sui piccoli schermi dei nostri Nintendo DS sta per arrivare un gioco che profuma di classico ma che ha infiltrazioni che ci fanno capire che si tratta di un gioco nuovo di zecca. Se il genere di Nanostray 2 è il caro classico sparattutto spaziale con scrolling verticale e fa uso di un ormai antiquato 2D, molti attacchi ed abilità speciali sono realizzate con un ottimo uso del 3D, tanto per tenere al passo con i tempi un gioco che altrimenti sarebbe risultato piuttosto datato e di scarso appeal verso i videogiocatori di oggi molto più esigenti.

Com’è facile capire, ci troveremo a guidare una piccola astronave attraverso gli incantevoli scenari di gioco, sparando a più non posso contro le navicelle nemiche e gli avversari che incontreremo lungo la strada. Niente di nuovo sotto al sole ma in compenso avremo un bel titolo con cui fare un salto nel passato e rivivere i momenti con cui giocavamo ai primi giochi spaziali per le care vecchie console casalinghe di una volta.