Toshinden, un lungo video festeggia il ritorno su Wii


Quella di Tekken è sicuramente una delle serie di picchiaduro in tre dimensioni che ha generato più entusiasmo all’interno della vasta popolazione videoludica grazie ai vari motivi che rendono oggettivamente la saga molto interessante e godibile sotto ogni aspetto, dalla grafica man mano sempre più fluida e dettagliata per ognuno dei protagonisti e delle ambientazioni, fino all’attenzione per gli stili di combattimento di ogni protagonista differenziandoli a dovere.

E per l’appunto un cast di personaggi che è di tutto rispetto, tra punte d’ironia come orsi e canguri combattenti, nonché lotte fratricide tra componenti della stessa famiglia attraversando intere generazioni di lottatori. Tekken è stato anche uno dei primi esperimenti che hanno reso possibile il passaggio dei picchiaduro dalle due alle tre dimensioni, da quando quel primo capitolo, ormai lontano nel tempo, vide la luce sulla prima console Playstation.

Ubisoft, tante novità già in fase di sviluppo


Ci sono tante compagnie che nel corso della lunga storia del mondo del videogioco ci hanno fatto divertire un mondo con una montagna di titoli fortemente di nostro gradimento, ci hanno fatto emozionare grazie ad una trama degna di un film hollywoodiano e completamente vivibile in prima persona, ci hanno fatto disperare per non riuscire a superare dei passaggi troppo ostici e ci hanno fatto attendere seguiti annunciati di giochi dal grande nome.

Tra queste compagnie regine del videogioco figura senza ombra di dubbio la Ubisoft, un grande marchio che sicuramente avrà generato uno dei vostri giochi preferiti vista la grande disponibilità di personaggi ed avventure varie che la grande casa di sviluppo ha lanciato nel corso degli anni. In special modo se gradite particolarmente delle avventure ricche di elementi d’azione o storie di spionaggio e di adrenalina, la Ubisoft sarà di certo vostra amica.

Tekken, la Namco già lavora al settimo capitolo


E’ sicuramente la saga che ha segnato un passaggio fondamentale nel mondo di un genere diffuso e amatissimo come quello dei picchiaduro uno contro uno, una modifica sostanziale nel modo di vivere un incontro fatto tra due persone che se le danno tra santa ragione all’interno di location sempre più suggestive e particolari, ampliando così le possibilità del filone grazie ai progressi dell’innovazione tecnologica delle nuove macchine da gioco.

Si parla chiaramente di Tekken, la serie di picchiaduro nata un paio di generazioni di console fa, da sempre ancorata alle macchine della Sony, e sicuramente la saga simbolo del passaggio dal semplice 2D delle produzioni di qualche anno fa al sontuoso e moderno 3D con tutta una serie di nuovi momenti per i protagonisti del gioco e ovviamente una grafica molto più adatta ai gusti degli smaliziati giocatori attuali che hanno messo le grinfie sulle console solo da qualche anno.

Blazblue Calamity Trigger Portable, una versione del picchiaduro anche per PSP


A parte rare eccezioni che ancora ogni tanto si scorgono in arrivo su alcune delle console attualmente disponibili sul mercato, la maggior parte dei videogiochi che vedono la luce in questi anni, sono contraddistinti da una cura grafica al limite del maniacale, degli effetti particolari che prima potevamo a malapena immaginare, delle sensazionali trovate per rendere un gioco sempre più simile ad un vero e proprio film interattivo.

Insomma la grafica tridimensionale e ogni tipo di sistema per rendere sempre più moderno il gioco per console più nuovo sono senza dubbio all’ordine del giorno per soddisfare lo smaliziato giocatore odierno che è nato con l’arrivo dei giochi dotati di terza dimensione. Ma è anche vero che i sostenitori della vecchia guardia spesso vogliono un contentino per ricordare i vecchi tempi e riassaporare il fascino del caro vecchio gioco in 2D pieno di emozioni.

Categorie PSP

Devil Kings 3, il Dynasty Warriors della Capcom su PS3 e Wii


Molti sono i giochi che, nell’arco della sua lunga e gloriosa carriera, ci ha regalato una casa di sviluppo nota ed amata come la Koei. Fondata nell’ormai lontanoccio 1978, la compagnia si è quasi sempre prodigata affinché il sapore classico dei giochi tipicamente giapponesi regnasse sovrano in tutti i titoli offerti sul mercato, ricordando antiche tradizioni così come stili che hanno lasciato un forte segno all’interno dell’intera comunità videoludica.

Questa forte decisione che ha ovviamente fatto diventare importantissima la Koei in Giappone, ha disgraziatamente ritardato molto l’uscita di alcuni titoli fuori dai confini del paese del sol levante, mentre altri sono stati totalmente ignorati, arrivando a noi esclusivamente con il costoso mercato d’importazione. Per fortuna però ci sono alcuni titoli che sono stati sperimentati anche dalle nostre parti ed hanno riscosso un notevole successo di pubblico.

Super Street Fighter IV in uscita il 23 marzo 2010


E’ rarissimo nel mondo dei videogiochi che un titolo abbia la fortuna di durare così tanto da poter spegnere ben venti candeline sulla sua torta di compleanno. Rarissimo certo, ma non impossibile visto che alcuni giochi sono riusciti, grazie a delle caratteristiche che sono riuscite a tenere alto il valore delle saghe stesse, a resistere ai passaggi tra una generazione di console ad un’altra e ai cambi repentini delle mode e degli stili nell’industria videoludica.

Uno di questi portentosi giochi è Street Fighter, la gloriosa serie di picchiaduro nata da quella grande casa di sviluppo conosciuta con il nome di Capcom che per l’appunto quest’anno festeggia il ventennale con l’uscita, come saprete del glorioso e tanto atteso Street Fighter IV, un passo in avanti con un episodio ufficiale della serie che ha fatto molto parlare di sé fino alla sua uscita e che ha sorpreso tutti gli accaniti sostenitori della serie che tanto lo desideravano.

Tekken 6, ragazze sexy per lo spot tv giapponese


La pubblicità è l’anima del commercio. Questo è uno slogan che tutti conoscono e che tutti reputano concreto e adatto soprattutto allo stile di società che il mondo ha intrapreso in ogni campo, dal prodotto per la casa fino al bene di lusso che non tutti trovano indispensabile. Un qualunque prodotto può risultare molto più appetibile, molto più intrigante e addirittura molto più utile se uno spot creato per l’occasione riesce ad essere convincente nel modo giusto.

Questo vale anche per il mondo dei videogiochi, una vera e propria industria dove i beni, sottoforma di console e di giochi, sono ovviamente dei prodotti da acquistare un po’ per passaparola, un po’ per la conoscenza di tutto grazie alle riviste del settore e ai siti web, ma anche, in alcuni casi, per delle pubblicità particolarmente azzeccate che possono trovarsi sia in versione manifesto, scrutandole quindi in giro per la città oppure in televisione come spot mediatico.

Fighting Force presto su Playstation Store


Più volte abbiamo affrontato l’argomento con un pizzico di rammarico e con moltissima nostalgia meditando sulle tipologie di giochi che, attraverso il lungo cammino della storia dei videogiochi hanno purtroppo abbandonato i progetti delle case di sviluppo favorendo nuovi generi e nuove idee. Il vecchio cede obbligatoriamente posto al nuovo, approfittando del progresso tecnologico e dei nuovi mezzi che i programmatori hanno studiato per divertire il numeroso pubblico.

Tra i generi ormai dimenticati nel mondo dei videogiochi che probabilmente gli appassionati di nuova data nemmeno conoscono, è quello dei picchiaduro a scorrimento, un filone che ha annoverato moltissime pietre miliari delle console del passato. Come non citare un classico in versione Super Nintendo come Final Fight e come non menzionare il portentoso Streets of Rage che, con il suo secondo capitolo, ha toccato probabilmente l’apice di questo settore.

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Il mondo dei picchiaduro su console è sempre stato animato da uno spirito particolare che ha conquistato i giocatori di ogni target, dal più giovane e appassionato di combattimento fino al più smaliziato adulto fanatico delle console fin dall’alba dei tempi dell’avvento dell’intrattenimento videoludico, passando anche per quella sparuta minoranza di pubblico femminile che spesso però proprio nei picchiaduro trova una particolare preferenza.

In special modo da quando i picchiaduro si sono trasformati interamente in lotte uno contro uno affossando i cosiddetti picchiaduro a scorrimento, grande attenzione è stata data alla creazione di un cast di personaggi non solo vario per evitare imbarazzanti somiglianze di attacchi tra un protagonista e l’altro, ma anche una buona creatività per quanto riguarda la storia personale di ognuno di loro, rendendo profonde e appassionanti le vicende di ognuno.

Medieval Games, minigiochi medievali su Wii


Chissà se vi è mai capitato di partecipare ad una delle numerose fiere del fumetto che si svolgono in varie località italiane a cadenza annuale in cui gli appassionati degli eroi di carta e inchiostro si riuniscono per poter assistere a proiezioni in anteprima dei cartoni animati giapponesi e non ancor prima del loro debutto in tv o in dvd e con la possibilità di poter acquistare dei numeri introvabili dei propri manga preferiti in modo da completare la collezione.

Attraverso i vari stand che popolano questi magici luoghi di ritrovo per gli appassionati capita spesso di vedere anche dei loschi figuri bardati di tutto punto di armature complete fatte da elmi in ferro battuto e calzari pesantissimi pronti per effettuare un estenuante duello con un collega armato di tutto punto, mettendosi in bella mostra per i visitatori del caso. Il tutto crea un’atmosfera favoleggiante che di certo non potranno non apprezzare tutti i curiosi che si fermano a guardare.

Categorie Wii

Clayfighter, un remake in vista su Wii e Nintendo DS


Quello dei picchiaduro è un genere che nel corso della sua storia videoludica ci ha regalato molte sorprese e moltissime emozioni grazie alle varie tipologie di situazioni che hanno presentato. Da quelli che presentano un cast di personaggi che si affrontano senza l’ausilio di nessuna arma pestandosi a mani nude seguendo la tradizione delle più antiche arti marziali di origine orientale, fino a quelli che invece combattono con spade affilate e armi da taglio di vario genere.

Moltissimi chiaramente sono i titoli che hanno animato questo genere, sviluppandosi in saghe interminabili e versioni più o meno ritoccate dei capitoli ufficiali. Dai classici episodi dell’immortale serie di Street Fighter fino agli innovativi giochi appartenenti alla saga di Tekken che è nata in pieno utilizzo del 3D, passando poi per i duelli all’arma bianca e oggetti contundenti di vario tipo che fanno parte della famiglia di Soul Calibur.

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E’ una moda che è stata lanciata negli ultimi tempi, ma a quanto pare nel mondo dei picchiaduro è sempre più frequente incontrare delle unioni apparentemente impossibili tra mondi totalmente diversi tra loro. Stravaganti accozzaglie di universi opposti e realtà parallele che permettono a personaggi legati dal nulla scontrarsi in apposte arene in un particolarissimo torneo, per scoprire chi potrà essere il campione definitivo.

Molti sarebbero gli esempi possibili da fare, a cominciare dalla violenza barbara dei lottatori di Mortal Kombat che hanno ospitato nelle proprie oscure ambientazioni i più risoluti supereroi americani in una battaglia all’ultimo fiotto di sangue e all’ultimo attacco finale distruttivo e sconvolgente. Ma la lista sarebbe ancora lunga visto il particolare sapore arcade che una certa serie della Nintendo ha permesso ai suoi giocatori di conoscere offrendo tanto sano divertimento.

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Il mondo dei picchiaduro è stato uno di quelli ad aver maggiormente cambiato il proprio assetto durante il lungo sviluppo dell’universo videoludico. Il genere infatti ha preso varie forme a seconda della potenza della console su cui i giochi venivano sviluppati e seguendo sempre le mode del momento che volevano di volta in volta modifiche di tipo tecnico o di stile, per non parlare dei personaggi e della possibilità di utilizzare o meno armi al posto delle mani nude.

Dapprima i picchiaduro a scorrimento fecero la loro grande figura con titoli magnifici del calibro di Final Fight che spopolò in special modo in versione cabinato per le sale giochi, senza parlare della saga di Streets of Rage tutta dedicata alla console Sega dell’era 16 bit che trovò il suo apice nello splendido secondo capitolo, raggiungendo vette probabilmente finora insuperate per un titolo di quel tipo. Ma il genere andava via via modificandosi ancora, trasformandosi in picchiaduro uno contro uno.

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