
Quello che i programmatori spesso devono adottare per rendere più appetitosi i giochi prodotti, specialmente per un pubblico generalista, tentando di acchiappare anche i cosiddetti utenti occasionali, è sicuramnete la necessità di inserire, magari anche in un capitolo di un franchising di grande successo, degli elementi che possano essere golosi e di facile fruizione anche per chi non è solito maneggiare così costantemente un controller.
Questa tecnica è stata ad esempio adottata per il seguito ufficiale di un gioco che ha intrigato moltissimo la comunità videoludica, ovvero Dragon Age, presentando quindi con Dragon Age II un sistema di gioco più facile ed immediato che in realtà ha forse entusiasmato chi non ha avuto modo di apprezzare il gioco originale, ma che ha fatto storcere un po’ il naso ai puristi del genere che avrebbero voluto seguire la stessa onda. Ma che accadrà col terzo capitolo?