Dead Space 2 ritarda in Germania

Electronic Arts è stata costretta a rimandare il lancio di Dead Space 2 in Germania. Il gioco infatti non è stato approvato dagli organi di controllo del paese e dovrà essere censurato. Nello specifico, i programmatori di Visceral Games dovranno rimuovere la funzionalità “fuoco amico” dal multiplayer.

La possibilità di sparare al proprio compagno non è stata ben vista ed EA dovrà eliminare questa opzione prima di poter commercializzare il gioco in Germania, operazione che non dovrebbe portare via troppo tempo, il gioco dovrebbe infatti uscire a febbraio.

1378 (km), il gioco tedesco nell’occhio del ciclone


Abbiamo sentito ormai un numero davvero incredibile di volte delle critiche mosse nei confronti della nostra passione principale, ovviamente quella per i videogiochi, a causa di alcune caratteristiche che per qualcuno non sono adatte ad un pubblico giovane che è solito di divertirsi con questa forma di intrattenimento, mentre altre volte le parole dure verso il genere videoludico sono destate soltanto da un’incomprensione di fondo verso il mezzo.

Sono numerosi i giochi poco graditi dai più che non conoscono bene il mondo delle console, a cominciare dai vari GTA che poco hanno di educativo permettendo furti di macchine e di investire ignare prostitute che sarebbe già strano trovare in un titolo per console, nonché tutti i capitoli di Mortal Kombat per la violenza gratuita e il sangue che cola a fiumi. Ma un nuovo titolo, più che altro per la tematica, è stato messo nell’occhio del ciclone.

Dead Space 2, adatto solo ad un pubblico maggiorenne


Giochi terrorizzanti nella nostra carriera videoludica ne abbiamo visti veramente tanti visto che la paura è un elemento imprescindibilmente usato da sempre dai programmatori per rendere più appetitoso un gioco per console. Ma il vero e proprio genere che ne fa largo utilizzo e che basa proprio tutta una completa trama su questo incubo ad occhi aperti in maniera totalmente interattiva è quello dei survival horror, coniato invece in tempi più recenti.

E’ stato probabilmente il primo Resident Evil il primo apripista di questo filone che ci ha fatto fare i conti con zombie affamati di calda carne umana, così come altri giochi appartenenti alla stessa categoria ci hanno messo alle strette con creature orripilanti usciti da chissà quale incubo di un programmatore più che creativo, senza parlare delle tradizioni orientali con fantasmi ed affini tradotte in gioco per console. Ma se il tutto fosse ambientato nello spazio?

Call of Duty Black Ops censurato in Giappone

Notizia curiosa, che arriva da un paese generalmente poco proibizionista, ovvero il Giappone. Call of Duty Black Ops, nuovo capitolo della serie di Activision sarà censurato nel paese del sol levante.

Una scelta veramente strana per un paese come il Giappone, ma che probabilmente non inciderà troppo sulle vendite. In Giappone gli sparatutto in prima persona non sono troppo popolari, se si escludono alcune eccezioni come Gears of War o Halo.

Risen, il gioco di ruolo in Australia subirà delle restrizioni


I videogiocatori lo sanno benissimo purtroppo, spesso la propria passione viene infangata da molte persone che non conoscono bene questo tipo di attività e la etichettano non soltanto come un modo per alienarsi dalla vita sociale che ogni ragazzo ma che anche ogni persona adulta deve intraprendere, ma in special modo è un mezzo per lanciare dei messaggi poco adatti ai giovani e con un uso a volte esagerato di alcune situazione per accrescere l’entusiasmo nei confronti di un titolo.

Molte saghe di videogames hanno costruito a tutti gli effetti la propria fortuna su alcuni elementi criticabili ed effettivamente molto contestati, prima fra tutti la serie di Mortal Kombat, lo scatenato picchiaduro della Midway che è un vero concentrato di sangue e violenza con attacchi mostruosamente spaventosi con cui un avversario può finire nel modo più cruento possibile il proprio rivale, con attacchi che sorpassano senza problemi il limite della decenza.

I 5 giochi più discussi della storia

Chi non si è mai interessato della censura nei videogiochi? Ci sono ancora discussioni in corso in molti paesi. Chi censura per proteggere i bambini e chi invece censura a causa degli ideali politici del paese. Insomma il mondo non si da pace e non riesce a trovare un accordo che soddisfi sia i produttori che i consumatori più accaniti. In questi ultimi anni ne abbiamo sentite di cotte e di crude ed è ora di stilare una classifica dei giochi più discussi e, purtroppo, più censurati della storia.

5° Posizione – Doom

 Uscito nel 1993 è stato molto discusso per i suoi contenuti splatter e satanici. Molte associazioni religiose hanno tentato di bandirlo dal mercato senza successo. Il putiferio è scoppiato una seconda volta nel 1999 quando i due ragazzi del massacro della Columbine High School dichiararono di essere grandi giocatori del titolo.

Bannata da Xbox Live perchè lesbica, nuovi dettagli sulla vicenda


Giocare con i videogames dev’essere un divertimento sano ed appassionante. Ognuno di noi deve trovare i propri titoli ed i propri generi preferiti e dedicare un po’ di tempo portando a termine gli obiettivi delle varie missioni che ci vengono assegnate, magari conoscendo anche altri amici grazie alla fortunata possibilità di poter giocare online grazie alle nuove tecnologie di connessione adottate dalle ultime console messe in circolazione.

Proprio tramite uno di questi servizi capaci di mettere in contatto milioni di persone anche distanti chilometri l’una dall’altra, dedicato totalmente all’ultima console lanciata sul mercato dalla Microsoft, è stata la piattaforma sulla quale si è scatenata una giusta polemica. Qualche tempo fa infatti tramite Xbox Live, una ragazza di nome Teresa, lesbica dichiarata, è stata prima insultata dagli altri utenti e poi bannata dal servizio.

Dark Sector censurato in Australia

E’ da sempre che i videogiochi vengono visti come delle macchine del diavolo. C’è chi le considerano un modo di alienarsi, senza considerare le sfide in multiplayer che si svolgono sia in prima persona che online, c’è chi reputa i videogiochi pieni di sesso e violenza e quindi istigatori a veri atti di bullismo introducendo nei giocatori un istinto primordiale, senza pensare che invece sfogarsi con un joypad può essere d’aiuto.

Nonostante ciò però i videogiochi continuano ad essere piuttosto violenti, permettendoci di rubare auto, di assassinare soldati, alieni e minacce di ogni tipo, non censurando i litri di sangue che nelle simulazioni e nei giochi d’azione più arditi scorrono a fiumi e non finiscono mai di terrorizzarci con i survival horror in cui fare a pezzi mostri e amenità. Uno dei giochi di questo tipo in cui la violenza la fa da padrona è Dark Sector della Digital Extremes.