Giochi della memoria, Chester Cheetah


Sono stati molti i protagonisti animali dei nostri videogiochi preferiti. Se da un lato abbiamo tutta una serie di personaggi, per così dire, umani da guidare all’interno dei vari generi di giochi disponibili per le console, da soldati armati fino ai denti fino a bellezze mozzafiato capaci di attacchi letali così come dotate di arsenali che possono fare invidia ai mercenari di cui sopra, è anche disponibile una vasta gamma di animali.

Da porcospini blu dotati di scarpette da corsa e veloci più della luce fino a scoiattoli dalla morbida coda intenti a lanciare ghiande per allontanare i nemici che appaiono sullo schermo, da buffi roditori che sono armati come il più pericoloso dei marines fino a protagonisti dei cartoni animati più o meno famosi che vengono presi ad ispirazioni di titoli altrettanto più o meno celebri. E questo è il caso del ricordo della settimana per i giochi della memoria.

Wii Party, il nuovo gioco da tavolo virtuale targato Nintendo


Un grande personaggio che da anni anima in ogni modo la comunità videoludica come Mario, nella sua frastagliata ed encomiabile carriera videoludica ha decisamente affrontato ogni tipo di prova buttandosi a capofitto in qualunque situazione i responsabili della sua immagine siano riusciti a creare, obbligandolo ad abbandonare forzatamente il suo primo amore, ovvero i platform, a favore delle più evolute avventure e di mille altri esperimenti.

Non è mai da dimenticare la folle corsa sui go kart che il simpatico Mario, in compagnia di una colorata combriccola di amici e nemici ha intrapreso già nel periodo delle console a 16 bit e che ha riproposto anche oggi sulla Wii, per non parlare dei folli picchiaduro come Smash Bros che lo hanno addirittura trasformato in un prode combattente e delle incursioni passate nel mondo dei giochi di ruolo. Ma stiamo dimenticando anche un gioco importante.

Categorie Wii

Sonic pronto a tornare al 2D?


La Sega è una di quelle compagnie che sicuramente col tempo non verrà mai dimenticata visto che è stata capace di lanciare sul mercato una serie di titoli decisamente interessanti e divertentissimi. Uno dei punti di forza della grande compagnia nipponica è anche l’idea di non fossilizzarsi su un unico genere magari molto apprezzato dal pubblico o particolarmente di moda in quel momento, ma spaziare da un filone all’altra proponendo vari prodotti con la stessa qualità.

Molti insomma sono i giochi che hanno segnato delle tappe fondamentali nella storia della Sega stessa, sia proponendoli sulle stesse macchine da gioco arrivate sul mercato dalla stessa compagnia, sia come software house programmatrice per altre console esistenti in quel periodo. Si ricorda sicuramente la magia di titoli come Shenmue, una vera e propria vita virtuale tra i vicoli del Giappone, offrendo una lista di attività e di situazioni apparentemente impensabili prima in un gioco.

Giochi della memoria, Izzy’s Quest fot the Olympic Rings


Sarà perché si svolgono soltanto ogni 4 anni e quindi impieghiamo molto tempo ad attendere di nuovo le stesse emozioni e le stesse forti sensazioni di agonismo e di voglia di partecipare che ogni volta che giunge di nuovo il loro momento ci troviamo il cuore in fibrillazione pronti a sostenere delle vere e proprie maratone televisive per non perdere nemmeno un momento della serie di competizioni che compongono la manifestazione.

Stiamo chiaramente parlando delle Olimpiadi, quella serie di giochi che ogni quattro anni si svolge in un luogo ogni volta diverso e che tiene incollati milioni di spettatori alle tv per seguire di volta in volta le varie discipline in cui tifare per la nostra nazione e portare a casa quanti più ori possibili. Se sforzerete un po’ la memoria, ricorderete che nell’ormai lontanuccio 1996 le Olimpiadi si svolsero ad Atlanta e ci fu un personaggio particolare ad invitarci a guardarle.

Boing! Docomodake, il fungo mascotte dei cellulari giapponesi arriva su Nintendo DS


Una casa di produzione o una console vera e propria per rimanere impressa nel cuore del pubblico scopre spesso di possedere una vera e propria mascotte, un personaggio spesso buffo e simpatico che contraddistingue una specifica marca o un gioco in particolare che ha calamitato l’interesse dei giocatori tanto da diventare il titolo di punti di una determinata macchina da gioco. Ricorderete che da sempre ci sono esempi illustri per ogni console uscita sul mercato.

Basti pensare alla guerra che c’era all’epoca dei 16 bit quando l’idraulico Mario mascotte da anni della Nintendo iniziò ad avere dei disturbi da un certo porcospino blu della Sega quando il platform di Sonic uscì sul mercato. Le mascotte però riguardano anche i cellulari e le compagnie che li producono visto che il boom della telefonia ha reso indispensabile elementi simili per emergere dal mucchio, ed è il caso di Docomodake.

Sackboy potrebbe essere la nuova mascotte della Sony?

Se non siete nuovi adepti dell’intrattenimento videoludico saprete bene che soprattutto nel passato, ogni console, ogni casa produttrice ed ogni marchio inerente il regno dei videogames era caratterizzato da un simbolo ben distinto, da un personaggio forte che riusciva a rappresentare con il suo carisma, con la sua personalità o semplicemente con il suo buffo modo di proporsi, un’intera collana di giochi per console.

Soprattutto nell’era delle console a 16 bit, avere una mascotte era quasi essenziale ed oseremmo dire indispensabile tanto quanto naturale. Infatti dopo l’arrivo sulle console di un gioco particolarmente fortunato a livello di vendite e gradimento da parte del pubblico, il personaggio stesso diventata una vera star. E’accaduto ciò per esempio con l’idraulico Mario, simbolo indiscusso della Nintendo.

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