Sony brevetta una tecnologia per bloccare i giochi usati

Sony Japan ha depositato lo scorso 9 dicembre un brevetto (non ancora approvato) basato sulla tecnologia NFC e che permetterà di bloccare definitivamente l’avvio di videogiochi usati su console. Chiaramente non si fa nessun riferimento a PlayStation 4 ma è chiaro che questa funzionalità è legata a doppio filo con la futura console casalinga di Sony.

Senza giochi usati, l’industria potrebbe collassare

Secondo Michael Pachter, vietare l’uso dei giochi usati sulle console next-gen potrebbe rivelarsi un clamoroso harakiri per le case produttrici di console. Il noto analista di Wedbush Morgan ha commentato in maniera preoccupata le voci secondo cui Sony e Microsoft metteranno al bando il mercato dell’usato dicendo che non ci sono motivi plausibili per attuare una scelta simile.

La cannibalizzazione del mercato dell’usato ai danni di quello ufficiale è quantificabile in un misero 5%, ha asserito Pachter sottolineando che un blocco dei titoli di seconda mano porterebbe a dei benefici minimi per le vendite dei videogame, anzi si rischierebbe un collasso dell’intera industria perché non tutti sono disposti ad acquistare i giochi (a prezzo pieno) nel giorno del lancio e non tutti finiscono i giochi in pochi giorni.

I giochi usati uccidono il mercato dei videogiochi

Il mercato dei videogiochi è in crisi, i giochi costano sempre di più e le idee scarseggiano. Di chi è la colpa? Del mercato dell’usato, la pensa così Denis Dyack, fondatore di Silicon Knights, studio famoso per aver dato la vita a Legacy Of Kain, Too Human ed Eternal Darkness.

Secondo Denis, il mercato dell’usato ha letteralmente ucciso il business dei videogiochi, i produttori non sono più invogliati a fare grossi investimenti perchè la vita media di un prodotto è sensibilmente diminuita. Se prima un gioco vendeva per mesi e mesi dopo la sua uscita, adesso le vendite maggiori si fanno nei primi tre mesi, trascorso questo periodo, semplicemente, i giochi nuovi smettono di vendere.

Codemasters contro i giochi usati

Anche il publisher inglese Codemasters sta cercando di combattere il fenomeno dei giochi usati. In questi ultimi mesi numerose software house stanno ideando sistemi per guadagnare anche dalla vendita di copie usate.

Dal punto di vista di un publisher (e quindi di una azienda che deve fare soldi) comprare giochi usati o scaricare illegalmente non fa nessuna differenza, il risultato non cambia, poichè la società non ha guadagni in entrambi i casi.

Steam, Valve apre al mercato dell’usato?

Sono tanti i videogiocatori che assicurano che non useranno mai Steam (ed altri servizi che permettono di scaricare i giochi), anzi, piuttosto che acquistare un prodotto in formato digitale smetterebbero di giocare.

Uno dei motivi di questo astio verso le piattaforme di digital download è l’impossibilità di rivedere i giochi usati, guadagnando così altri soldi per comprare nuovi titoli. Una pratica comune tra i videogiocatori più appassionati, che utilizzano questo sistema per risparmiare denaro ed avere sempre giochi nuovi da provare.

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