Home Inn, su Facebook diventiamo proprietario di un albergo


Vi è mai capitato di essere stanchi del proprio lavoro? Averne abbastanza delle scartoffie che invadono la nostra scrivania, averne abbastanza dei colleghi di lavoro che invece di essere solidali con le nostre paturnie ci mettono un carico da novanta massacrandoci con i propri problemi magari inferiori ai nostri e, non per ultimo, averne davvero troppo delle continue angherie del nostro capo ufficio sempre pronto a riempirci di straordinari e di lavoro accumulabile.

Non un semplice periodo di stress, ma un vero e proprio desiderio di cambiare vita, cambiare casa, cambiare compagnia, cambiare modo di vivere, cambiare soprattutto lavoro e fare qualcosa che meno si avvicina all’attività sedentaria e ripetitiva che ogni giorno eravamo costretti a fare. Vi è mai capitata una sensazione così? E che tipo di soluzione avete adottato? Avete mai pensato di trasferirvi ed iniziare una professione che ci mette a stretto contatto con le persone?

Guitar Geek, il Guitar Hero in versione Facebook


Tra i generi di videogiochi che maggiormente si sono imposti sul mercato negli ultimi anni, sicuramente quello che è riuscito davvero a snaturare la struttura che prima gli apparteneva tanto da modificare l’intenzione vera e propria con la quale viene creato un videogame di questo tipo, è sicuramente quello dei rhythm game, i simpaticissimi giochi musicali che hanno cambiato faccia grazie soprattutto all’introduzione di periferiche adattate alle varie esperienze di gioco.

Se prima eravamo tutti dei provetti ballerini tentando di premere i tasti del controller al momento giusto scatenando coreografie perfette nei nostri avatar virtuali, con l’arrivo del tappetino apposito eravamo noi stessi ad improvvisare dei passi di danza pestando con il piede le frecce direzionali, imitando così i vari movimenti che il personaggio da noi selezionato effettuava sullo schermo, scatenando così anche delle sfide con i nostri amici.

Treasure Mania, a caccia di tesori nascosti su Facebook


Sono in molti al mondo a sostenere e ad amare forsennatamente i film d’avventura, quei capolavori della cinematografia che hanno regalato forti emozioni e tanto pathos a noi piccoli spettatori impazienti di scoprire il finale di una vicenda intricata e piena di colpi di scena, di intrighi misteriosi e di particolari personaggi, tra l’esotico e l’inquietante che popolavano le pellicole di questo tipo, con la somma gioia del nostro occhio appassionato.

Le vicende narrate nei film d’avventura spesso nascono dal ritrovamento di una mappa del tesoro, un antico pezzo di carta ormai ingiallito e consumato dal tempo che passa, dei disegni da decifrare stampati su antiche pergamene o una bella X segnata su un promontorio misterioso e difficile da raggiungere a causa della stradina fitta di pericoli che l’avventuriero di turno ha il compito di attraversare per raggiungere l’agognato bene di cui la mappa stessa custodisce la locazione.

Glamour Parking, tutti a parcheggiare su Facebook


Se tu che leggi ancora non hai oltrepassato il traguardo dei 18 anni, probabilmente stai aspettando davvero da tanto la grande libertà che un maggiorenne può ottenere una volta spente le agognate diciotto candeline sulla torta di compleanno durante una luculliana festa circondato da amici, parenti e soprattutto da regali importanti che ci fanno capire quanto sia importante il passaggio dalla tenera età alla vita di un uomo o di una donna normale, fatta di responsabilità ma di maggior libertà.

Oltre la possibilità di voto, una delle maggiori forme di indipendenza che praticamente ogni ragazzo una volta compiuti i diciotto anni tenta di agguantare, è quella di iscriversi alla prima scuola guida che capita sotto mano e di superare i famosi quiz e la prova pratica con l’esaminatore per poter finalmente esibire la tanto attesa patente, passaporto importante per poter guidare in santa pace la macchina di papà o l’utilitaria che dopo tante promesse ci è stata regalata.

Island Paradise, naufraghi su Facebook


Stanchi della vostra solita vita? Stressati a più non posso da un capo che vi sta troppo addosso a lavoro o da una mamma iper-protettiva che non ci lascia in pace un minuto e ci sgrida in continuazione se torniamo un po’ troppo tardi la sera o non facciamo i compiti? Vostra moglie vi tortura maledicendo il fatidico giorno del sì e prega ogni giorno di tornare indietro nel tempo affinché non commetta più uno sbaglio simile? Quanti si trovano in almeno una di queste situazioni?

Probabilmente in molti, e quante volte abbiamo desiderato di essere su un’assolata isola deserta con mare e soltanto mare all’orizzonte, una grande palma da cocco che ci rinfresca con l’ombra creata dalle sue foglie e della sabbia finissima che ci fa da morbido cuscino nel dolce far niente della vita da isolano. Magari una scimmietta per amiche e l’occasione buona per tentare di pescare qualcosa e gustare del buon pesce fresco appena recuperato dai flutti marini.

Roller Coaster Kingdom, il parco giochi si costruisce su Facebook


Ricordate i premi che i nostri genitori ci un voto dopo un’interrogazione particolarmente difficili oppure come gratificazione dopo esserci comportati bene in varie situazioni? Molte volte venivamo ripagati con un giocattolo che tanto desideravamo, pronto per farci divertire nei nostri intensi pomeriggi di relax, ma altre volte la ricompensa era rappresentata da una giornata passata in modo diverso da tutte le altre, lontani da casa e scuola, pronti a spassarcela in un altro modo.

Quanti di noi insomma sono stati accompagnati al luna park quando facevamo i bimbi buoni e quando potevamo divertirci su tutte le attrazioni che il parco giochi più vicino a casa nostra ci offriva? Ottovolanti che ci facevano stare male per la velocità e le mirabolanti acrobazie, montagne russe alte ed impervie, giostre con i cavalli magiche e poetiche e giretti sui tronchi acquatici che ci facevano scendere sempre con i vestiti zuppi d’acqua come se ci avessero immersi dalla testa ai piedi.

Gem Blitz, accoppiando le gemme su Facebook


Anche se in forte aumento negli ultimi anni grazie a console e giochi molto affascinanti per il loro animo più delicato, le videogiocatrici sono ancora pochine in confronto al popoloso gruppo maschile di appassionati di videogames, ma è proprio a questa piccola fetta di accanite sostenitrici del controller che ci rivolgiamo: cosa provate quando passate davanti ad una gioielleria e gustate con gli occhi tutto quel luccichio di pietre preziose costosissime e belle da vedere?

Sicuramente un forte istinto di diventare ladri di professione e portare a casa un ingente bottino di lucenti zaffiri o di meravigliosi topazi, oppure il desiderio più lecito di poterli un giorno acquistare con una buona somma di denaro accumulato lavorando onestamente, incastonando finalmente una di quelle mirabolanti gemme in un anello o in un ciondolo da portare con molta attenzione vista la cifra fantasmagorica che avremmo speso per ottenere un simile tesoro.

Pet Society, tutti a pesca nel laghetto di Facebook


C’è un gioco che quasi non può definirsi tale grazie alla numerosa quantità di attività che è possibile svolgere con il nostro protagonista, tanto da far sembrare l’esperienza di gioco stessa in una sorta di vita parallela da trascorrere virtualmente, quasi alienandosi dalla propria, facendo nascere nuove intricate storie che possono passare da un pomeriggio di shopping compulsivo ad una cenetta romantica con la propria vicina di casa in attesa che sbocci un sentimento forte.

Avrete intuito che il capolavoro di cui vi parliamo è The Sims, arrivato ormai al terzo atteso capitolo e denso di situazioni da vivere, tra amori, tradimenti, famiglie create e distrutte, lavori trovati e persi, intese con i propri amici, party organizzati fin nei minimi particolari e animali domestici da accudire e coccolare come se fossero membri stessi della famiglia. Proprio gli animaletti domestici, nel social network più diffuso, hanno iniziato a vivere una vita da Sims.

Nintendo DSi, il nuovo firmware ci farà inviare le foto su Facebook


La Nintendo è sempre stata una delle compagnie di videogiochi più floride e resistenti del panorama mondiale in ambito videoludico, capace di tirar fuori dal suo cilindro non solo una buona dose di macchine da gioco che hanno lasciato il segno, in special modo il mitico Super Nintendo che ha dato battaglia alla Sega ai tempi della guerra tra console a 16 bit, ma anche per aver lanciato una serie di titoli che non moriranno mai per ogni videogiocatore che si rispetti.

Dal mitico Mario, famosissimo idraulico italiano che fa anche da mascotte alla grande N, fino ai personaggi di stampo tipicamente fantasy usciti dalla saga di Zelda, mitico gioco di ruolo che tanto riesce ad appassionare ancora oggi. Ma in tempi recenti, la Nintendo si è fatta notare ancora per le console messe in commercio che hanno dato ottimi risultati di vendita e di gradimento, sia per quanto riguarda quelle casalinghe, grazie alla Wii che a quelle portatili.

Math Lines, l’alternativa aritmetica a Zuma su Facebook


Nel variegato panorama che il mondo delle console e dei PC ci offre rispetto al genere dei puzzle game, ci sono alcune caratteristiche che non vengono mai disperse ma che sono costanti pur distinguendosi da gioco a gioco. Uno degli elementi fissi è quasi sempre la presenza del colore, una distribuzione mista di tonalità varie per differenziare i vari elementi che compongono il materiale su cui il giocatore deve operare per soddisfare la sua missione.

Molti giochi fanno largo uso di palline o di gemmine colorate, mattoncini dalle svariate tinte che precipitano dall’alto e che vanno impilati in modo strategico affinché non raggiungano al cima dell’area di gioco e facendo in modo che tre di questi si incontrino per essere eliminati e far spazio a nuovi occupanti. Non vi diciamo nulla di nuovo, si tratta dei cliché utilizzati dai vari puzzle game che però riescono comunque ad avere sempre un grande successo e a provocare insane dipendenze.

Country Story, aria di campagna su Facebook


Siamo già tutti pronti a litigare con il nostro vicino d’ombrellone per tenere a bada i bambini troppo rumorosi, siamo prontissimi a scacciare il solito venditore ambulante che ci mostra senza permesso tutto il suo campionario di braccialetti portafortuna e di occhiali da sole che si distruggono nel giro di una settimana, così come siamo pronti a tuffarci in acque gelide e poche sicure dal punto di vista di pulizia e igiene tra bandierine blu vere o finte che siano.

Insomma perché quest’anno non si decide di rifiutare la vacanza al mare, classico tormentone estivo e non si decide di andare in campagna, nella placida e tranquilla solitudine di una distesa immensa di prati dove gli unici rumori possono essere rappresentati dal pigolare dei passerotti sul davanzale della nostra casetta e il picchiettare dell’acqua dell’annaffiatoio automatico che sparge liquido vitale sulle aiuole e sui campi coltivati pronti a far spuntare presto dei buoni frutti?

Staries, combinazioni di stelle su Facebook


Ora che per molti di voi le vacanze estive sono già arrivate, sicuramente sarete già all’opera per organizzare qualcosa di molto divertente per le vostre calde serate di relax. Magari una simpatica braciata sul terrazzo di un amico oppure una festa danzereccia con cocktail dissetanti e tanta buona musica tipicamente estiva tra tormentoni e riscoperte di vecchi classici che durante i mesi più caldi dell’anno tornano sempre alla ribalta per la felicità di chi li ascolta.

I più romantici di voi invece probabilmente avranno già trovato un posticino isolato e comodo per godersi lo spettacolo del manto stellato che le nitide notti estive ci permettono di ammirare, tentando di scoprire quel puntino luminoso quale astro potrebbe mai essere e magari studiando con un telescopio la posizione delle costellazioni, utilizzando le scoperte appena fatte per far colpo sulla persona che rappresenterà il nostro palpitante amore estivo.

Typing Maniac, testiamo la nostra velocità di digitazione


Quante volte ci sgridano perché stiamo ore ed ore davanti ai monitor per poter vivere le mille avventure che i nostri giochi preferiti ci regalano. Da picchiaduro all’ultimo sangue fino a sparattutto pieni di tensione, fino ai riflessivi giochi di ruolo dove personalizzare un buon numero di elementi o una simpaticissima avventura con un buffo personaggio alla nostra guida che ci fa scoprire mondi incantanti ricchi di bonus da acchiappare.

Se non subiamo le lamentele perché restiamo ore ed ore in compagnia delle nostre console, ci capita di ascoltare delle rimproverate soltanto perché passiamo molto tempo davanti al monitor del nostro PC, magari controllando la posta, navigando in internet o, anche lì, giocando ai nostri titoli preferiti in versione personal computer. Ma c’è un cosa positiva che ci ha trasmesso la grande familiarità con la tecnologia, una dote che prima era addirittura una materia di studio.

Bejeweled Blitz, un minuto di divertimento su Facebook


Prendiamo in esame un tipico videogioco appartenente all’ultima sfornata di titoli per le console di ultima generazione. Una delle caratteristiche riguarda molto da vicino praticamente qualunque titolo disponibile per le console più recenti e che accomuna più o meno tutti i generi diventando quasi mostruosa nel filone dei giochi di ruolo è sicuramente la durata di un titolo per portare a termine ogni obiettivo e vivere pienamente tutta l’avventura.

Dalla sigla iniziale, alla scelta delle opzioni e magari dei personaggi da utilizzare fino allo scontro con l’ultimo nemico finale, spesso i giochi di oggi ci “rubano” oltre le 40 o addirittura 50 se non molto di più, per vivere in maniera totale tutta l’emozione in esso contenuta e raramente si trovano giochi brevi. Ma mettiamo che avete soltanto una decina di minuti e volete utilizzarli divertendovi con i videogiochi: cosa si può fare per non dilungarsi troppo?

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