Quelli che tra voi lettori hanno qualche annetto in più sulle spalle probabilmente hanno trascorso un buon periodo della propria infanzia ed adolescenza in un’affollata sala giochi dove i ragazzini facevano quasi a botte per poter tenere la fila dietro uno dei tanto affascinanti cabinati, per provare uno degli ultimi ritrovati tecnologici per quanto riguardava l’intrattenimento videoludico, situazioni giocose che oggi, a guardarle ci fanno un po’ sorridere.
Tempi ancora precedenti a quando Ryu iniziava a scagliare le prime fireball in Street Fighter II ed ovviamente molto prima che i cabinati più articolati ci permettessero addirittura di sparare con periferiche apposite o di saltellare su tappetini particolari nelle simulazioni di danza. Stiamo rivangando i periodi in cui astronavine formate da pochi pixel erano all’ordine del giorno. Se però volete rivivere queste situazioni, per voi c’è Bit.Trip Saga.
Con il marchio Bit-Trip si intende una saga vintage di titoli realizzati dalla Gaijin Games che ha voluto omaggiare le meraviglie del passato, assolutamente ridicole agli occhi degli attuali giocatori che non hanno minimamente trascorso quei beati anni in cui la grafica curata di oggi rappresentava soltanto un miraggio lontano, riproponendole in una veste decisamente più curata ed attuale, associando le strutture di un tempo alle potenzialità odierne.
Se su Wiiware ha visto la luce Bit.Trip Flux, con Bit.Trip Saga, una sorta di collection che vedrà la luce su Nintendo 3DS, dei giochi che ricordano in qualche modo i cari vecchi Pong o Asteroids verranno lanciati con nuovi brillanti giochi di luce e colori ma soprattutto utilizzando il 3D di cui è capace la nuova console della Nintendo. Non ci sono soltanto prodigi dell’elettronica capaci di divertire: a volte con un occhio al passato si riscoprono emozioni inaspettate.
