I videogames creano dipendenza come la droga, lo dice uno studio neozelandese

di Redazione 2


E’ la nostra grande passione, il nostro sano divertimento, la nostra valvola di sfogo per lasciar andare ogni tipologia di stress accumulato durante il giorno dopo lo studio di materie un po’ pesanti o la sopportazione delle pressanti richieste di un capufficio un po’ ossessivo, eppure il mondo dei videogiochi è continuamente preso di mira da studi e da associazioni che non perdono occasione di sottolinearne i lati negativi ed esprimere critiche di ogni genere.

Sono ormai molte infatti i sondaggi e le ricerche riguardo il tema videoludico, e tra problemi forti relativi all’obesità più o meno infantile imputabile anche ai videogames o addirittura al numero di merendine mangiate durante una sessione di gioco, non sappiamo proprio più come difenderci da questi continui attacchi. Provocazioni che non vengono mai da sole visto che un altro tipo di studio ha messo in luce alcuni disagi che possono essere provocati dai videogiochi.


Un’associazione di psichiatri neozelandesi ed australiani infatti ha partecipato ad uno studio su quasi duemila appassionati di videogiochi, notando come circa l’8% di questi subiscano la dipendenza da videogames esattamente come quella ad una qualsiasi droga. Accanimento verso questo tipo di divertimento e forte irritabilità quando non si ha l’occasione per prendere in mano un joypad sarebbero la prova di questo problema.

Un portavoce della ricerca, lo psichiatra Guy Porter, sottolinea come i videogiochi offrano anche delle forti emozioni ed una forma di intrattenimento interessante, ma è anche vero che ci sono persone che passano anche otto ore al giorno attaccati ad un monitor e questo è sintomo di preoccupanti squilibri. Insomma nuovo materiale per chi è contro i videogames, ma anche la consapevolezza che le console vanno usate in modo giusto e con dei tempi corretti.

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