The Division 2 crea polemiche per presunti risvolti politici reali

di Roberto S. Commenta

E’ stato di certo una delle grandi attrazioni dell’E3 2018: The Division 2 ha catturato l’attenzione degli appassionati dopo che per molte settimane si era fantasticato su quale fosse la trama scelta per il secondo capitolo della saga.

Ebbene, The Division 2 sarà ambientato in una Washington DC decisamente nel caos dopo l’epidemia di vaiolo scoppiata sette mesi prima e che ha caratterizzato il gioco che tanti hanno apprezzato e che ancora raccoglie seguaci. Non è bastata la fine dell’epidemia per ristabilire l’ordine nella capitale: l’autorità centrale praticamente non è riconosciuta, così diverse zone della città sono finite in mano a gruppi indipendenti e violenti, con la nostra “Divisione” che dovrà intervenire per spezzare l’anarchia.

In queste ore sono sorte diverse polemiche a riguardo, con molti fan che hanno catturato frecciate più o meno velate all’attuale scenario politico americano e, soprattutto, all’attuale amministrazione. I giochi di potere e alcune manovre strane tra le più alte cariche politiche non sono probabilmente strettamente necessarie alle dinamiche di gioco, anche se c’è da dire che Massive Entertainment ha già ribadito di aver pensato ad ogni dettaglio solo per la buona riuscita del prodotto.

Vedremo se nelle prossime settimane arriverà qualche altro dettaglio a riguardo. Di certo sappiamo che The Division 2 uscirà il prossimo 15 marzo per PC, PS4 e Xbox One.

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