Take 2 rifiuta l’offerta da due miliardi di dollari di EA

di Redazione 2

Electronic Arts, spesso chiamata l’impero galattico delle software house, ha offerto ben due miliardi di dollari statunitensi a Take Two, nella speranza di poter acquistare la compagnia.

Take Two, responsabile di hit quali Bioshock, GTA, Manhunt e Bully, ha rifiutato l’offerta ritenendola inadeguata. Secondo la compagnia, due miliardi di dollari sono troppo pochi e non sono in grado di coprire il suo effettivo valore.

“La proposta di Electronic Arts attribuisce un valore insufficiente per i nostri azionisti e arriva nel momento sbagliato date le cruciali iniziative della Compagnia,” ha detto Strauss Zelnick, Executive Chariman di Take-Two. “Grazie agli straordinari sforzi dei nostri team di creativi e di uomini d’affari, Take-Two ha fatto dei passi enormi nei passati 10 mesi nel tentativo di raggiungere il comune obbiettivo di essere la compagnia più creativa, innovativa ed efficiente nell’industria”.


Nonostante Take-Two abbia per il momento declinato la generosa offerta di Electronic Arts, si è riservata la possibilità di discutere di un eventuale buyout il 30 Aprile, il giorno dopo l’uscita di Grand Theft Auto 4. Take-Two è infatti ansiosa di vedere come il lancio dell’attesissimo nuovo GTA influenzerà il suo valore. In tutta risposta John Riccitiello, CEO di EA, ha detto che avrebbero “fatto tutto il possibile per mantenere l’offerta“.

Quando a Riccitiello è stato chiesto di commentare sulla percezione di molti che Electronic Arts sia una compagnia che compra altre compagnie produttrici di giochi di successo per poi produrre infinite iterazioni degli stessi giochi togliendo qualsiasi anima potessero avere in precedenza, John ha cercato di porre l’enfasi sulla nuova politica aziendale che vedrebbe (secondo loro) favorire i singoli sviluppatori piuttosto che il marchio EA.

Con una classica dichiarazione di stampo aziendale, Riccitiello ha messo a frutto le sue conoscenze di marketing cercando di mettere EA nella miglior luce possibile, definendola una “eccellente casa per le altre compagnie”. La strategia di EA, finora rivelatasi talmente vincente da fare dell’azienda un colosso (economico) del mondo dei videogiochi, è tuttavia messa in discussione da moltissimi giocatori e appassionati di tutto il mondo.

La pratica di comprare altre compagnie ha portato alla morte di moltissimi franchise di successo, oltre che alla “scomparsa” di ottimi studios e piccole software house indipendenti che una volta vendute hanno semplicemente smesso di funzionare. Esempi lampanti sono la Bullfrog di Molyneux, sviluppatore di successo di giochi di strategia e simulazione per PC totalmente scomparso a causa dell’acquisto di EA.

Con il recente acquisto di Bioware/Pandemic, i responsabili di titoli di successo come Mass Effect, Kotor e Baldur’s Gate, EA si sta assicurando un vero e proprio dominio all’interno del settore, allargando le braccia a generi (come quello dei giochi di ruolo) storicamente assenti dalla libreria di giochi firmata EA.

Voi che ne pensate? EA: buoni o cattivi?

Fonte: Kotaku

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