Scontro tra EA e Fox (Parte seconda)

di Redazione Commenta

I recenti avvenimenti che hanno visto coinvolti il network televisivo Fox ed Electronic Arts in un dibattito dai toni piuttosto accesi, hanno portato all’invito formale da parte di Fox News ad una discussione aperta su un programma televisivo. Secondo Fox, EA non ha risposto all’invito.

Fox News Channel tramite un rappresentante della compagnia ha invitato più volte EA a comparire su ‘Live Desk With Martha MacCallum’ per discutere di Mass Effect e del segmento mandato in onda Lunedì. Non abbiamo ricevuto alcuna risposta.”

Così la combattiva EA, che aveva dichiarato di non voler mollare la presa e che si è schierata a favore dei suoi “prodotti creativi”, non ha risposto in nessun modo all’invito. Anche se effettivamente un invito al programma non era l’obbiettivo della lettera inviata da EA a Fox News (che chiedeva al produttore del programma di smentire la notizia mandata in onda avente come oggetto la “pericolosa” nudità presente all’interno del gioco Mass Effect) ci appare piuttosto incoerente da parte di Electronic Arts non accettare l’invito per discutere apertamente della natura di Mass Effect e dell’intrattenimento interattivo in genere.


I giochi vengono sempre più spesso criticati pesantemente dai giornalisti e dai media tradizionali non specializzatisi nel settore. In Italia abbiamo avuto il caso relativamente recente di Rule of Rose, un gioco che ha fatto gridare allo scandalo le pagine dei giornali di metà della nostra amata penisola. Quello che stupisce forse più di ogni altra cosa è la totale impreparazione delle persone che si autodefiniscono “critici” della materia videoludica. Basti pensare che la stragrande maggioranza dei giornalisti che criticano i videogiochi (n’è un palese esempio la crociata avviata da Fox News contro Mass Effect) non ha mai neanche preso in mano un joypad, figuriamoci giocato il titolo che tanto criticano.

Ritengono che la violenza nei videogame sia ingiustificata e che insegni cose sbagliate. Anche se non sono affatto d’accordo, può andarmi bene, almeno in linea di principio. Asseriscono che i giochi influenzano in maniera troppo negativa le persone ed, in particolare, i bambini. Anche qui, non sono d’accordo, ma con un grande (grandissimo) sforzo sono in grado di capire come si possa esser giunti ad un ragionamento del genere.

Tuttavia è quando si critica un gioco per una scena di sesso che prima di esser vista richiede che si sia sviluppata una relazione complessa tra due personaggi che mi vengono i brividi. Non posso fare a meno di pensare che sia soltanto una scusa per tappare buchi. Non posso non pensare che alludere al sesso esplicito (e quindi ‘pericoloso’) come problema e fonte dei mali delle nuove generazioni sia null’altro che una pessima, squallida scusa per fare soldi, generare audience.

Fonte: joystiq

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