Giochi della memoria, Nosferatu

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In tempo di Halloween tutti voi probabilmente si stanno preparando a chiedere un dolcetto o a fare uno scherzetto alla porta dei propri vicini di casa per raccattare qualche bontà bussando travestiti da personaggi appartenenti al mondo dell’orrore e della fantasia, ma se siete un po’ troppo cresciutelli per darvi da fare in questo senso, allora farete meglio a ritirarvi nella vostra camera magari in compagnia di amici e di un bel filmetto horror.

Ripescando nel calderone dei vecchissimi classici di un tempo nel genere horror, ci sono sicuramente molti esponenti del genere disseminati nel mondo della celluloide da molti premiatissimi maestri del brivido, però se volete ammirare un vero emblema del cinema del terrore, non potete farvi scappare Nosferatu, un film muto dannatamente inquietante dei primi anni ’20. Ma sapete che Nosferatu è stato anche un videogioco?


Oltre settant’anni dopo la pellicola, ma in realtà senza trarre particolare ispirazione da quel vecchio film, nel 1994 è stato il Super Nintendo ad ospitare questo titolo d’azione che ovviamente vede come protagonista il vampiro per eccellenza che però, prima di essere disturbato nella sua bara, va raggiunto seguendo le sue tracce in un inquietantissimo maniero in cui vivono creature orripilanti con cui purtroppo il nostro protagonista doveva aver a che fare.

Con una vaga struttura somiglianti ai primi capitoli di Prince of Persia, quando la saga ancora non arrivò ai fasti delle avventure in 3D che ben conosciamo, Nosferatu ci metteva alla prova con ambientazioni evocative e gotiche, ricolme di orchi famelici, asce semoventi e spuntoni pronti ad uscire dalle pareti per infilzarci: mille pericoli pur di salvare la propria bella imprigionata. Una storia d’amore che riesce a sopravvivere agli incubi più angoscianti e terribilmente concreti.

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