Scivolando sui rapidi pendii innevati con Stoked

Gli appassionati di titoli sportivi per console si possono ipoteticamente dividere in due gruppi ben distinti che adorano due tipologie di giochi decisamente diversi anche se magari possono riguardare lo stesso tipo di sport. Capita spesso infatti che per una data macchina da gioco arrivi un titolo dal taglio puramente arcade in cui il divertimento è al primo posto, mentre in altri games viene prediletto il realismo per rendere unica l’esperienza di gioco.

Nel caso dei giochi di squadra come il calcio sempre più spesso si adotta un sistema di gioco particolarmente realistico per rendere una partita molto simile ad una di quelle che ci diverte seguire in tv o dal vivo, mentre per gli sport estremi è solito l’utilizzo di un’impronta puntata maggiormente a valorizzare l’aspetto arcade grazie anche all’utilizzo di trick e movimenti particolari per accumulare punti e sorprendere con la spettacolarità.

Strong Bad arriva al suo terzo capitolo su Wii

Una volta i cartoni animati erano creati a mano partoriti dalle menti dei grandi studios americani o nipponici. Erano le avventure cartacee di supereroi o di personaggi dei manga ad ispirarne, dopo il meritato successo decretato dall’alto numero di lettori, una trasposizione animata che pian piano veniva esportata fino ad essere conosciuta in tutto il mondo, guardiamo ad esempio prodotti come Dragon Ball apprezzati ovunque.

Ma il mondo cambia, lo sviluppo tecnologico si fa sentire fortemente anche in questo settore e molti “neofiti” si sono messi alla prova con i nuovi strumenti che il web regala per dar vita alle proprie creazioni, infatti chiunque può creare un cartone animato utilizzando Flash. Proprio grazie a questo strumento è nato Homestar Runner, la creatura di Matt Chapman che vede come protagonista Strong Bad, principale figura di 5 giochi disponibili per Wii.

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Tutti a fare il tifo con All Star Cheer Squad

Britney è una ragazza come tutte le altre ed ha una grandissimo sogno, continuare a studiare i movimenti necessari per diventare una nuova cheerleader, fino ad arrivare a fare il tifo per la sua squadra in tv in uno speciale televisivo dove mettersi così finalmente in mostra. Ma dovrà purtroppo fare i conti con alcune sue colleghe per poterla spuntare e soddisfare così il suo grande sogno di popolarità.

E’ questo il fulcro della vicenda narrata in “Ragazze nel pallone”, film del 2006 con Hayden panettiere, l’indistruttibile protagonista del telefilm Heroes. Probabilmente, se vi sarà capitato di vederlo, avrete odiato questo film, ma sarete sorpresi scoprendo che molti dei movimenti coreografici utilizzati dalla Panettiere e dalle colleghe nella pellicola, saranno sfruttati per un nuovissimo gioco di prossima uscita per Nintendo Wii.

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Rubik’s World, il cubo più famoso del mondo arriva su Wii e Nintendo DS

Se avete qualche annetto alle spalle, ricorderete sicuramente uno dei giochi che ha fatto penare generazioni intere di improvvisati risolutori di puzzle nel vano tentativo di riposizionare nel giusto ordine le facce di una particolare figura. Stiamo parlando chiaramente del cubo di Rubik, quello strambo cubo colorato che deve il suo nome all’inventore ungherese che nel 1974 lo mise in circolazione.

Lo scopo era quello di spostare in varie direzioni alcuni elementi delle facce del cubo in modo da colorare tutta una facciata della stessa tinta: tanto facile da spiegare ma tanto complicato da risolvere visto che in pochissimi sono riusciti in questa ardua impresa. Ebbene, riprendendo quel gioco tortura-menti arriva sulle Wii e su Nintendo DS un titolo che sfrutta appieno quella diavoleria e ci mette di nuovo alla prova.

Giochi della memoria, Fatal Labyrinth

Vestire i panni di un condottiero spavaldo e temerario è quasi sempre una costante nei giochi d’avventura disponibili per le console del presente e chiaramente anche quelle del passato. La figura dell’eroe che non deve chiedere mai così come quella del ragazzo non esattamente adatto a rivestire questo ruolo si trovano sempre al centro di sventurate situazioni in cui mostrare il proprio valore per riscattare le sorti di una città e salvare vite in pericolo.

Ciò era soprattutto ad appannaggio di giochi disponibili sulle console a 16 bit ed appartiene esattamente a questa tipologia di titoli Fatal Labyrinth, un gioco che arrivò nei primissimi anni ’90 sulle console di allora marchiate Sega. L’ambientazione non era esattamente una di quelle più gioviali e leggere mai apparse nel mondo videoludico visto che eravamo in missione in una specie di tetro castello chiamato Dragonia.

L’immensità di Animal Crossing per Wii e la piena compatibilità con Nintendo DS

Un tempo i giochi erano creati per il puro scopo di divertirsi portando a termine un determinato obiettivo che il titolo stesso metteva in luce, obbligandoci così a seguire percorsi prefissati e a correre mille rischi per salvare da minacce aliene o terrestri le nostre amate città o il mondo intero, oppure ci dava il compito di salvare sciagurate principesse, o ancora di distruggere il nostro acerrimo nemico passando prima dai suoi scagnozzi.

Insomma i titoli d’avventura, d’azione e i giochi di ruolo avevano uno scopo ben preciso, ma pian piano sono nati i primi giochi che erano lì e potevano essere utilizzati senza arrivare ad una conclusione vera e propria, soddisfacendo semplicemente la nostra creatività e la nostra voglia di socializzare con personaggi di vario tipo più o meno virtuali, inventando storie e situazioni da condividere con gli amici.

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Silver Case di Suda51 presto su PSN

Sulla fantasia galoppante di Suda51, uno dei nuovi inventori di giochi per le console delle passate generazione e per quelle attuali abbiamo più volte discusso. Infatti il visionario ed originale collaboratore alla realizzazione di titoli come l’onirico e particolarissimo Killer7 per Playstation 2 ha tirato fuori dal suo cilindro alcune perle che possono essere considerati dei termini di paragone per i giochi arrivati successivamente.

Suda51 si contraddistinse nell’ormai lontano 1999 per la scrittura di una metà della storia di un gioco chiamato “The Silver Case” per la prima Playstation. La particolarità del gioco era appunto rappresentata da una dualità ben contraddistinta tra la narrazione di due personaggi ben diversi ma paralleli alle indagine che incorrevano all’interno della trama del videogioco. Una era scritta appunto da Suda51, l’altra da Masahi Ooka e Sako Kato.

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