Flock, a caccia di animali con ufo alieni


Li abbiamo visti nei film catastrofici di natura fantascientifica, abbiamo avuto i brividi leggendo storie di stampo futuristico che raccontano di tembili invasioni da esseri provenienti da altri pianeti, abbiamo ammirato una moltitudine di telefilm che hanno trattato l’argomento tra sparizioni misteriose, chip di natura non definita impiantati nel corpo umano e varie apparizioni misteriose che molte persone giurano di aver visto.

Insomma l’argomento “alieni” è stato più volte affrontato da vari punti di vista, compreso il mondo dei videogiochi che ha, per l’appunto, più volte inserito creature di altri pianeti nei propri giochi facendoli diventare un serio pericolo per la razza umana che, come sempre, diviene la preda prediletta di questi omini verdi o grigi, pronti a far fuoco con le tecnologiche armi di cui dispongono. Ma non sempre gli alieni sono interessati necessariamente agli umani.

Radiant Silvergun, la Microsoft vorrebbe rilanciarlo su Xbox Live


E’ stato un genere di videogioco che ha visto la sua più alta predominanza nel decennio degli anni ’80 fino ai primi anni ’90 per poi modificarsi sostanzialmente cambiando l’ambientazione tipica da quella spaziale a quella più da guerriglia, fino ad arrivare al cambio di prospettiva, dalla terza persona alla prima, per rendere i giochi di questo tipo più a misura di utente rendendo l’esperienza videoludica personale ed appassionante.

Gli sparatutto spaziali sono invece dei veri e propri simboli di un’era dei videogiochi visto che un nutrito gruppo di titoli appartenenti a questo genere vide la luce seminando successi dietro successi grazie ad una serie di episodi particolarmente interessanti. Le astronavi spaziali contro i nemici che sparavano a più non posso erano una gioia per gli occhi e una gran goduria per divertirsi, e recentemente un piccolo classico è arrivato su XBLA.

Star Ocean 4: nuovo video e screenshot

Tra le esclusive Xbox 360 più ghiotte di questo inizio 2009 figura sicuramente Star Ocean 4, l’attesissimo GDR che debutterà a fine Febbraio e che rappresenterà una sorta di prequel agli eventi narrati nella precedente trilogia di titoli, quella che ha tenuto compagnia ad un numero sterminato di appassionati di RPG in tutto il mondo.

Square Enix ha appena aggiornato il sito ufficiale di Star Ocean: The Last Hope, aggiungendo nuove succulente immagini del gioco ed un video (quello che potete vedere qui sopra) con le scene tagliate dalla versione finale di quest’ultimo.

Dopo il salto, vi attende una marea di nuovi screenshot!

Wet, nel 2009 l’erede di Lara Croft arriverà su Xbox 360


I videogiocatori che si informano attivamente sulle date di uscite dei giochi e sullo stato di sviluppo a cui i propri titoli preferiti sono, conoscono sicuramente la bellissima sensazione di ansiogena attesa con il conto alla rovescia per mettere le mani sulla copia del nuovo gioco destinato ad una determinata console. Cerchiare il giorno fatidico sul calendario e poi andare nel negozio di fiducia a richiedere una copia nuova di zecca tutta da gustare.

Ma non sempre le date di uscita dei giochi sono esattamente ben rispettate. Infatti capita spesso che alcuni titoli, per vari motivi che possono essere ritardi dovuti a miglioramenti da apportare a livello tecnico dell’ultim’ora o ancora a possibile problemi di adattamento da una lingua all’altra che obbligano gli impiegati a lavorare per più tempo, non arrivino esattamente nella data annunciata ma costringono gli acquirenti ad attendere di più.

Way of the Samurai 3, da Playstation 3 a Xbox 360


Letali come delle feroci belve assassine, oscuri come la notte più profonda senza luna e senza luci, silenziosi come un deserto assolato senza oasi dove potersi refrigerare, antichi come la più bella ed evocativa tradizione nipponica. I ninja sono da sempre degli affascinanti personaggi che ruotano intorno alla tradizione classica del Giappone e che più volte hanno preso posto come protagonisti in alcuni videogiochi anche di grande successo.

Lo stesso successo che in realtà hanno avuto anche i samurai, altre figure da combattimento del Giappone antico che ancora oggi imperversano sulle nostre console con titoli di varia natura, concentrandosi principalmente sui picchiaduro e sui giochi d’azione, generi che ben si adattano alle figure maestose ed obbedienti dei samurai che spesso errano vagabondi in cerca di missioni da compiere o fedeli al padrone di turno.

Cry On, il gioco di ruolo per Xbox 360 non vedrà mai la luce


Ogni videogioco di successo, per poter diventare un vero e proprio best seller e colpire i giocatori dritto al cuore deve toccare necessariamente delle corde emozionali particolari per far sì che i propri personaggi, le proprie ambientazioni e chiaramente la propria meccanica di gioco, riescano a rimanere indelebili nella mente del giocatore di turno. Questo può accadere chiaramente con qualunque tipologia di videogiochi, da quelli sportivi ai survival horror.

Ma è opinione comune pensare che sono i giochi di ruolo quelli che riescono più di ogni altro a scuotere emozionalmente il giocatore proiettandolo in una trama decisamente intrigante e ben scritta visto che nei giochi di questo tipo la componente basica è rappresentata principalmente proprio dalla storia di fondo che richiama gli obiettivi necessari da portare a termine attraverso lo sviluppo dell’avventura, magari condita con una buona dose di colpi di scena.

Stoked, dettagli sulla modalità multiplayer


Il santo Natale ci ha appena salutato con la sua montagna di regali, con i suoi alberi addobbati e i cenoni luculliani che ci costringeranno ad aumentare un po’ la nostra taglia o a correre in palestra per smaltire i chili di troppo rinunciando a quel bel tazzone di cioccolata calda che tanto desideriamo durante queste fredde giornate invernali, accocolati al calduccio sotto un bel piumone in compagnia delle persone a noi care.

Ma se invece avete avuto la possibilità di andare in vacanza per queste feste natalizie, probabilmente sarete finiti in un bel cottage montano dove metri e metri di neve potevano essere ammirati dalle finestre del nostro caldo rifugio e potevamo tentare i primi approcci con lo sci o con gli sport estremi che sulla neve possono essere svolti, primo fra tutti lo snowboard, un mezzo che sempre più sta diventando di moda negli anni.

Brutal Legend, rockettari sanguinari su Xbox 360 e Playstation 3


Quando un team di sviluppo si mette al lavoro è quasi naturale aspettarsi tanta fatica e tanta passione che animano il duro operare sulle varie caratteristiche del gioco per renderlo unico ed inconfondibile, per permettergli di offrire qualcosa in più rispetto alla spietata concorrenza e di avere delle qualità ottime sia dal punto di vista della grafica e delle animazioni che della trama e del sistema di controllo, punti fondamentali per la riuscita di un titolo.

Capita però che un gioco praticamente alle ultime fasi di sviluppo rientri nella line-up di una compagnia che intende pubblicarlo, ma che quest’ultima per alcuni motivi faccia tristemente marcia indietro. E’ successo proprio con la Activision Blizzard che ha rifiutato prima del lancio un gioco intitolato Brutal Legend, un titolo che sicuramente farà parlare di sé perché racchiude tutto quello che di solito un genitore non vorrebbe in un gioco per il proprio figlio.

Doritos Dash of Destruction, dinosauri affamati di camion su XBLA


Più volte abbiamo immaginato come doveva essere il mondo preistorico, quando ancora l’uomo era al minimo delle sue capacità essendosi evoluto da pochissimo dal rango animalesco di scimmia e si trovava a convivere in una vera e propria giungla con tribù nemiche, abitazioni fatte di roccia e l’obbligo di andare ogni giorno a caccia per depredare animali da mangiare sperando di non lasciarci la pelle a causa dei tanti pericoli.

Ma l’elemento su cui maggiormente viene da fantasticare è sicuramente quello dei lucertoloni alti molti metri e delle specie più stravaganti e particolari che scorazzavano liberamente in quelle ere lontane. I dinosauri hanno sempre reso la preistoria come uno di quei periodi storici più interessanti proprio perché ci permetteva di volare con la fantasia e provare ad immaginare la maestosità di animali che non abbiamo mai avuto la fortuna e la sfortuna, al tempo stesso, di vedere di persona.

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