In molti aspettavano l’ennesima espansione di Neverwinter Nights 2, ma forse sarebbe stato meglio continuare a giocarci senza. Infatti giocare a Mysteries of Westgate dopo aver giocato a Storm of Zehir è un pò come fare qualche passo indietro, ma ciò non vuol dire che è tutto da buttare. Quello che ci lascia un pò perplessi è la storyline di questa nuova espansione, ma guardiamo il tutto più da vicino.
La nostra storia comincia con una maschera che abbiamo trovato nelle avventure precedenti. Questa fantomatica maschera ci provoca delle visioni alquanto inquietanti, ma, a parte questo e il fatto che tutti ne parlano in continuazione, ci metteremo poco a dimenticarci persino dell’esistenza di quest’ultima. La trama quindi diventa ingarbugliata e piena di personaggi che si rivelano inutili man mano che andiamo avanti nel gioco.

Dopo Red Dead Revolver (che in realtà non è propriamente attribuibile alla Rockstar Games dato il passaggio da Capcom all’odierna software house) ecco un altro titolo ambientato nel vecchio West. A differenza del suo predecessore, incentrato su un gameplay decisamente più stage-based e/o platform, Red Dead Redemption si propone come un gioco open-world. Rockstar Games ha dichiarato che il mondo in cui ci troveremo è uno dei più grandi mai creati e che la libertà d’azione sarà immensa.
Per chi non lo ricorda, i primi di Aprile la Sega aveva programmato un evento live per illustrare le particolarità del multiplayer di The Conduit. Lo stesso giorno purtroppo la Nintendo ha deciso di mandare i server in manutenzione e noi siamo rimasti a bocca asciutta. Ma questa volta non è successo: provato The Conduit siamo pronti ad illustrarvi ( in un sunto delle recensioni rilasciate) tutto quello che c’è da sapere sulle componenti multiplayer.