Juggling, un clown giocoliere su Facebook


Chi non è rimasto terrorizzato vedendo in tv la trasposizione in miniserie del famigerato clown protagonista di It, uno dei capolavori assoluti del maestro del brivido Stephen King, in special modo se la prima visione l’abbiamo ammirata quando eravamo ancora degli impressionabili bambini. Chissà a quanti di voi sarà rimasta una minima fobia per i pagliacci, personaggi essenzialmente gigioni e simpatici, ma che possono racchiudere una personalità ben diversa.

Niente canini aguzzi assetati di carne umana, niente palloncini colorati utilizzati soltanto per attirare ignari bambini nelle fauci del mostro, nessun ragno spaventosamente enorme nascosto sotto gli abiti dalle tinte sgargianti tipicamente indossati da questi personaggi. Niente di tutto questo è invece contenuto in un simpatico gioco di Facebook che avrà come protagonista indiscusso proprio un pagliaccio, nell’immagine più divertente e folkloristica che ci sia.

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Anche se una massa di persone spesso incatenate dalla vergogna nell’ammettere di far parte di quella schiera di spettatori che non vede l’ora di assistere alla prossima rissa televisiva o al prossimo programma contenitore di spazzatura che ci propina in continuazione il palinsesto del nostro paese, il mercato televisivo basato su programmi di poco conto e pieni di elementi cosiddetti trash, continua ad essere popolato di queste povere trasmissioni.

Da avvenenti tronisti che tentano di conquistare la valletta di turno assetata di fame e di riflettori fino al quoziente intellettivo infimo di un gruppo di persone recluse in una casa spiata ventiquattro ore su ventiquattro, la tv italiana ci offre questo, meglio quindi spostarsi oltre l’Atlantico e godere di quello che ci arriva direttamente oltreoceano, dando un’occhiata al gustoso panorama delle serie tv statunitensi che da qualche anno a questa parte riscuotono grande successo qui da noi.

Stephen King dalla parte dei videogiocatori

Siamo abituati ormai da anni a subire violente critiche verso la nostra passione a causa della convinzione di alcuni non addetti ai lavori, dell’effetto che i videogiochi potrebbero farci, minando il nostro cervello e mettendoci idee strane in mente come un accumulo di violenza da soddisfare attraverso atti criminosi e bullismo oppure, nel migliori dei casi all’isolamento totale vivendo davanti ad un monitor.

Per fortuna ogni tanto qualche voce a nostro favore spunta e proprio di recente c’è stata una testimonianza che ha reso gioioso il mondo intero dei videogiocatori visto che a difenderci spunta addirittura Stephen King, il celebre scrittore e regista che da anni ci terrorizza con le sue storie da brivido avendo scritto grandissimi capolavori come Carrie oppure IT, con il suo malefico pagliaccio protagonista.

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