Quantum Theory, date di uscita e collector’s edition


Molto spesso nel mondo dei videogiochi ci sono state presentate delle coppie di personaggi tra le più variegate che una mente creativa possa mai aver messo nero su bianco o, come nel caso dell’intrattenimento videoludico, possa aver mai trasferito dalla propria fervida immaginazione in una serie di pixel o di poligoni, pronti a trasformarsi in eroi senza macchia e senza paura, così come protagonisti dal look fumettoso ed irresistibile.

Innumerevoli sono i tentativi, spesso effettivamente riusciti, di portare sulle nostre console dei personaggi in coppia, dai divi delle prime avventure in 3D che hanno avuto il sopravvento sui personaggi conosciuti con i platform, come la simpatia innata di Jak & Dexter passando per l’inossidabile duo composto da Ratchet e Clank, un simpatico roditore in compagnia di un inarrestabile robottino dalle mille risorse.

Quantum Theory, una ricca gallery del gioco


Era praticamente obbligatorio, in tempi che furono, utilizzare come protagonista indiscusso di un vero gioco d’azione, di quelli massicci e frenetici che tanto fanno gioire ed impazzire gli appassionati di tutto il mondo, un personaggio maschile dalla corazza dura ed impenetrabile, senza intendere esclusivamente il suo abbigliamento da battaglia, ma anche la sua personalità, da vero uomo che non deve chiedere mai e fare solo il suo dovere.

Armati fino ai denti e corazzati in modo adeguato affinché l’orda di nemici di qualunque tipologia non riuscisse a scalfire l’unica possibilità di sopravvivenza del genere umano, i protagonisti maschili sono ormai solo un vecchio cliché che viene spesso ancora frequentemente utilizzato, ma allo stesso tempo c’è un occhio di riguardo anche per le donne, inserendo una leggiadra presenza femminile anche in quei titoli in cui apparentemente sarebbe fuori posto.

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Quantum, fissata la data di uscita giapponese


Una compagnia giapponese importante come la Tecmo si è fatta amare per moltissimi giochi che ha disseminato lungo la sua florida carriera vincente. Non soltanto come generatrice di giochi appartenenti ad un genere ben definito, ma una di quelle grandi case di sviluppo che possono essere interessanti per il pubblico videoludico a tutto tondo, senza scontentare chi è maggiormente appassionato ai picchiaduro oppure preferisce i titoli sportivi.

Il gioco che probabilmente noi tutti ricordiamo in modo predominante come titolo legato al marchio Tecmo, è quello dove le ballonzolanti protagoniste di Dead or Alive si sfidano in arene virtuali lottano non soltanto tra di loro, ma facendo i conti anche con la forza di gravità che permette alle loro curve virtuali di agitarsi in modo talmente forsennato da apparire quasi innaturali, ma anche come delle vere e proprie calamite per il pubblico maschile.

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Ci sono case di sviluppo che si fanno apprezzare per uno stile predominante nella selezione di titoli su cui lavorare e conseguentemente lanciare sul mercato, così come per esempio la Square-Enix si specializza nel genere dei giochi di ruolo e la Capcom spazia molto tra i survival horror e i picchiaduro. Ma ci sono anche altri tipi di compagnie che fanno un proprio marchio di fabbrica lo stile con cui viene curato l’aspetto dei personaggi femminili.

E’ sicuramente il caso della Tecmo, una prestigiosa casa di produzione giapponese che nel corso degli anni ha lanciato sul mercato delle perle indimenticabili dove spesso erano proprio le protagoniste femminili a segnare la differenza con il resto del cast o a predominare nelle ambientazioni di gioco. Basterà ricordare le atmosfere angosciose della saga di Project Zero e le temerarie protagoniste che armate di macchina fotografica spirituale sfidano spettri spaventosi.