Max Payne 3, la recensione del gioco Rockstar

di Redazione 6

Abbiamo dovuto attendere molto prima di mettere le mani sul terzo episodio di Max Payne. Annunciato nel 2007, il gioco ha subito ritardi su ritardi, tanto che molti pensavano ad una cancellazione del progetto. Invece no, Max Payne risorge dalle ceneri come l’araba fenice e torna sui nostri schermi per la gioia di tutti i fan del poliziotto più sfigato del mondo.

Max Payne 3 arriva quasi dieci anni dopo l’uscita di Max Payne 2 (datato 2003), in tutti questi anni il mondo dei videogiochi è cambiato e Max Payne si è adattato di conseguenza. Rockstar Games ha dato vita ad un gioco, ve lo anticipo fin da ora, semplicemente stupefacente.

Grafica e sonoro

A livello tecnico Max Payne 3 si difende più che bene, premetto che la versione testata è quella per Xbox 360, il gioco scorre fluido e non presenta problemi o rallentamenti di alcun tipo.

Degni di nota in particolare i modelli dei personaggi, così come le ambientazioni, ricchissime di dettagli. Purtroppo gli ambienti tendono ad assomigliarsi un po’ troppo tra di loro, ma questo è un peccatuccio che non influenza certo l’ottima valutazione sul comparto tecnico.

Due parole sul lato audio, la colonna sonora è di altissima qualità, così come il doppiaggio, da sempre uno dei punti di forza della serie. In questo caso, come da tradizione Rockstar, il gioco non è doppiato in Italiano, ci sono i sottotitoli nella nostra lingua ma il parlato è comunque in inglese. Una scelta che farà storcere il naso a molti, considerando l’ottimo doppiaggio italiano dei primi due episodi di Max Payne.

Giocabilità e longevità

Max Payne 3 si distingue dai primi due capitoli della serie per un gameplay decisamente più action e meno ragionato. L’entrata in scena di Rockstar si vede, non faticherete a riconoscere in Max Payne 3 situazioni già affrontare in titoli come GTA 4 e Red Dead Redemption.

Questo non vuol dire che il gioco sia un banale copia e incolla, assolutamente, certo è che ora Max Payne è un action game duro e puro con spettacolari sequenze di stampo cinematografico.

La trama verte intorno alla nuova vita di Max, dopo l’uccisione della sua famiglia il poliziotto di New York si rifugia in Brasile, dove diventerà la guardia del corpo di un affermato (e loschissimo) uomo d’affari locale. Max Payne deve combattere anche con i suoi demoni personali e con i suoi tormenti di uomo solo e psicologicamente distrutto.

Questo aspetto è molto importante perché nel corso dell’avventura Max avrà diversi flashback che gli faranno ricordare alcuni aspetti non proprio piacevoli della sua vita. A livello narrativo l’entrata in scena di Rockstar Games si vede, non si tratta di uno stile migliore o peggiore rispetto agli episodi precedenti, semplicemente si nota un altro tocco rispetto al pur ottimo lavoro di Remedy.

Il gameplay si mantiene sempre su ottimi livelli, la trama è ricca di colpi di scena e l’avventura di Max non vi annoierà mai, garantito. Non particolarmente eccelsa la longevità, Rockstar però ha già promesso pacchetti aggiuntivi e DLC sia per il single che per il multiplayer.

Sistema di controllo

Niente da dire sotto questo aspetto, Max Payne 3 sfrutta alla perfezione i controlli del joypad Xbox 360, durante la mia prova non ho riscontrato lag o ritardi nei comandi.

Giudizio finale

Max Payne 3 è davvero un signor gioco, come se ne vedono pochi al giorno d’oggi. Il tocco Rockstar c’è e si vede, il lavoro svolto dalla software house americana è semplicemente eccelso sotto tutti i punti di vista.

Gameplay avvincente, trama mai banale e ricca di colpi di scena, impianto tecnico di assoluto livello, Max Payne 3 è uno dei migliori giochi del 2012, da comprare ad occhi chiusi.

Voto 9/10

Commenti (6)

  1. Finito ieri, davvero un capolavoro senza pari. Per me miglior gioco del 2012 a mani basse, almeno per ora.

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