Last Guardian, quando Ico incontra Shadow of Colossus

di Redazione 1


C’era una volta un regno incantato in cui una nascita decisamente inaspettata portò il panico tra gli abitanti. Da lì la decisione definitiva di esiliare il ragazzino, una vola raggiunta l’età giusta per permettergli di cavarsela da solo, in un maniero abbandonato, così che nessuno sapesse della sua esistenza, immaginata come portatrice di sciagura a causa delle corna con cui era inspiegabilmente nato, segno incontrastato di appartenenza ad una stirpe maligna.

L’incontro con un’eterea fanciulla dallo sconosciuto linguaggio porta i due protagonisti ad affrontare i pericoli di quella fortezza, fatta di ombre e di ambienti diroccati, per poter finalmente rivedere la luce del sole in totale libertà. Questa a grandi linee la storia dolce e poetica di Ico, una vera sorpresa giunta qualche anno fa sulla console Sony e che ha avuto come seguito ideale Shadow of Colossus, con un cambio di guardia ma mantenendo la stessa ambientazione magica.


Nei panni di un cavaliere scortato dal suo fido destriero e voglioso di risvegliare la sua amata, dovevamo affrontare una dozzina di imponenti colossi, sfida quanto mai difficoltosa ma possibile. Ico e Shadow of Colossus sono dunque due perle che molti videogiocatori ancora oggi apprezzano e a cui presto si aggiungerà un’ideale terzo capitolo svelato di recente dalla Sony e dal Team Ico, battezzato ufficialmente come Last Guardian.

La trama del gioco lo pone per assurdo a metà strada tra i due titoli che l’hanno preceduto, infatti nel ruolo di un bambino intrappolato in un castello, incontreremo una figura mitologica con cui ritrovare la libertà, imparando ad avere fiducia l’uno dell’altro. Come se il ragazzino del primo Ico prendesse per mano un colosso e lottasse contro le famigerate ombre! In attesa di succulenti dettagli, iniziamo ad asciugarci la copiosa acquolina che già inizia a farsi sentire.

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