Quantic Dream contro il mercato dell’usato

di Redazione 2

Guillamme de Fondaumiere, CEO di Quantic Dream, ha rilasciato una interessante intervista ai microfoni di GamesIndustry, durante l’intervista il CEO dello studio si è lamentato per le scarse vendite di Heavy Rain. Il motivo? Il mercato dell’usato, che ha permesso a tantissimi giocatori di provare il titolo senza però che questa cosa abbia fatto guadagnare un solo centesimo a Quantic Dream.

Heavy Rain ha venduto dalla sua uscita (avvenuta a febbraio 2010) 2 milioni di copie, cifra che comprende anche la Move Edition, uscita alla fine dello scorso anno. Dai dati sui Trofei però risulta che Heavy Rain sia stato giocato da circa 3 milioni di persone.

E secondo Guillamme, questa differenza è dovuta al fatto che tantissimi giocatori hanno acquistato il gioco usato, causando mancati introiti compresi tra i 5 e i 10 milioni di euro. Il mercato dell’usato, dice il CEO della società, è decollato anche per “merito” della crisi economica, si tratta di una grande opportunità per i giocatori, che possono acquistare giochi a prezzi contenuti, tuttavia questo apporta un notevole danno alle software house.

Acquistando un gioco usato infatti il publisher e lo sviluppatore non vedono neanche un dollaro e se le cose continueranno su questa strada presto nessuno avrà più il denaro necessario da investire in progetti Tripla A. Negli ultimi mesi i principali produttori hanno introdotto molti sistemi per scoraggiare la vendita di titoli usati, vedi i vari Network Pass, gli abbonamenti per i DLC, i codici obbligatori per giocare online e addirittura l’impossibilità di cancellare i salvataggi, come nel caso di Resident Evil Mercenaries per Nintendo 3DS.

Tutti metodi che però si sono rivelati infruttuosi, sono pochissimi infatti i giocatori che spendono denaro per acquistare i pass per giocare online, si tratta di un modello di business non sostenibile, in quanto si comprano giochi usati proprio per risparmiare.

Commenti (2)

  1. Forse la prossima volta potrebbero pubblicare un vero videogioco. Resta il fatto che in principio era la pirateria, ora il mercato dell’usato, le compagnie vogliono sempre di più e poco importa se a rimetterci siano sempre le nostre libertà.

  2. Appunto.. pensassero a fare dei videogame decenti prima di lamentarsi del mercato dell’usato.. 2 milioni di giocatori per quello schifo sono fin troppi..

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