Giochi della memoria: Killer Instinct

di Redazione 3

Oggi le saghe di picchiaduro più amate sono il risultato di una variegata fase sperimentale in cui personaggi dalle sembianze e dalle fattezze più diverse hanno mutato le loro caratteristiche fino ad arrivare a quelle maggiormente gradite dal pubblico modificando la struttura del gioco stesso attraverso mutazioni dal punto di vista della grafica, dell’ambientazione e naturalmente del contesto stesso in cui il videogame è posto.

Uno dei giochi che ha avuto un forte impatto nel suo contesto temporale è sicuramente Killer Instinct, un picchiaduro uscito per Super Nintendo nell’ormai lontano 1994 e giunto anche su Nintendo 64 e Game Boy. La trama che era dietro questo titolo riguardava la comparsa sulla Terra di un alieno, Glacius a cui sono state rubate le conoscenze tecnologiche da parte di un’associazione per la costruzione di armi da guerra.


Il torneo organizzato non è nient’altro che una prova per lo sfruttamento di queste nuove tecnologie e la creazione di soldati robot. Il gioco era ovviamente uno dei picchiaduro più classici in cui lo scopo era quello di annientare la barra di energia dell’avversario, ma quello che elevava Killer Instinct dalla massa di titoli simili dell’epoca era insito soprattutto nella grafica, decisamente spettacolare per i canoni dell’epoca.

I fondali animati erano in realtà filmati che cambiavano angolazione a seconda della posizione dei combattenti, tutti capaci di sfoderare una serie di devastanti combo, una novità per l’epoca, e delle mosse finali che ricordavano vagamente Mortal Kombat ma dalla natura leggermente meno cruenta e più umiliante. Da tempo ci sono voci incontrollate riguardo l’arrivo del gioco originale in versione scaricabile per le nuove console, ma c’è chi aspetta ancora un sensazionale seguito ufficiale.

Commenti (3)

  1. e invece sift heads che ne pensate?

    un mio amico mi ha fatto vedere il fumetto che ha disegnato…

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