Terremoto in Giappone, l’industria dei videogiochi si mobilita

di Redazione 8

 Sono giorni di caos, paura e tensione in Giappone dopo il terremoto che ha colpito l’arcipelago asiatico venerdì scorso causando uno tsunami che ha seminato morte e distruzione nella parte settentrionale del paese. Ora, si teme per le centrali nucleari: è fresca la notizia di due esplosioni nella centrale di Fukushima, con lo spettro delle radiazioni che si affaccia nuovamente nel paese del Sol Levante mezzo secolo dopo Hiroshima, anche se le autorità tengono a precisare totalmente l’assenza di rischi di questo tipo.

Nel frattempo, anche l’industria dei videogiochi si mobilita e deve fare i conti con le necessità attuali del Giappone. A tal proposito, Square Enix e Konami hanno confermato di aver momentaneamente disattivato i server di Final Fantasy XI, Final Fantasy XIV e Metal Gear Online proprio per risparmiare energia ed evitare un black-out nelle zone in cui in questo momento il bisogno è più importante. Sony annuncia di aver rimandato l’uscita giapponese di Motorstorm: Apocalypse ad una data da destinarsi, mentre rimarrà per il momento funzionante il PlayStation Network, seppur avvisi come potrebbero esserci diversi disservizi.

Il Monster Hunter Festa, ed eventi previsti per questa settimana dedicati a giochi come Yakuza of The End, BlazBlue Continuum Shift II e Dead or Alive Dimension sono stati per forza di cose annullati. Ma comincia anche la beneficenza. Zynga annuncia che tutti gli incassi derivati dalle micro-transazioni effettuate nei suoi giochi saranno devoluti a “Save the Children” per aiutare le popolazioni colpite dal cataclisma. Fa lo stesso anche Sports Interactive, che donerà tutti gli incassi derivati dalla vendita della versione per iOS del suo Football Manager Handheld 2011.

Commenti (8)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>