Zelda Skyward Sword, Link non arriverà al regno delle nuvole in volo


Fremente attesa si può già assaggiare nell’aria per quanto riguarda gli appassionati sostenitori delle console della Nintendo, per un annuncio fatto ormai qualche tempo fa ma che, ancora oggi, riesce ad accendere la miccia per la curiosità di poter mettere, quanto prima, le mani sul nuovo episodio di una delle saghe più importanti ed apprezzate dall’intera comunità videoludica, ma da sempre ad appannaggio delle macchine da gioco targate con una grande N.

Si tratta ovviamente del nuovo capitolo appartenente alla variegata e seguitissima serie di Zelda che prende il nome di Zelda Skyward Sword, grazie al quale ancora una volta potremo prendere il comando del prode Link ed assaggiare una fetta di Hyrule, la terra incantata che ha sempre fatto da sfondo alle sue avventure, portando a termine il nuovo obiettivo che il gioco ci suggerirà. Molti veli di mistero avvolgono ancora il titolo, ma vediamo di strapparne uno.

La Momie, mummie che volano su Facebook


Di terrificanti esseri nel mondo dei videogiochi ne sono apparsi davvero in quantità industriale, in special modo da quando un certo gioiellino della Capcom ha fatto capolino sulla prima generazione di console Sony e ha portato in auge un genere che ormai è diffusissimo e nasce sotto l’etichetta di survival horror, costringendoci a tenere i nervi ben saldi e a restare attenti costantemente affinchè i terribili nemici non abbiano la meglio sul nostro (quasi) indifeso corpicino.

Ma già ben prima di Resident Evil e di tutta la sua nutrita cricca di zombie, sono apparse sulle nostre console delle creature raccapriccianti che hanno reso difficile il superamento di alcune missioni e la possibilità di completare alcuni giochi, spaziando dai classici fantasmi spaventosi quanto impalpabili fino a lupi mannari tutti pelo folto e denti aguzzi affamati quanto basta per aver voglia di azzannare le nostre tenere carni virtuali.

Zelda, nel prossimo episodio Link volerà?


Sarà stato sicuramente il miscuglio di elementi che porta avanti da molti anni a garantire alla sua saga la longevità che ben si merita, catalizzando l’attenzione non soltanto sul genere di appartenenza, che ufficialmente è quello dei giochi di ruolo, ma da cui si allontana, almeno considerando il filone in senso stretto, ma anche sulla forte libertà d’azione del protagonista e tutta quella serie di avvincenti puzzle che ci troviamo a risolvere.

La saga che ci offre tutto questo è quella di Zelda, la meravigliosa creatura che la Nintendo ci ha regalato ormai più di vent’anni fa ma che ancora oggi riesce a raggiungere un successo dietro l’altro grazie alla capacità di reinventarsi ed associare al sapore tipico dei primi episodi, una spezia del tutto nuova che fa da traino alla possibilità di creare un nuovo episodio sempre più appassionante di quello precedente, per la gioia dei numerosi fans sparsi in tutto il mondo.

Harry Potter e il Principe Mezzosangue, anteprima

 Circa due anni separano l’uscita di questo nuovo capitolo dal precedente: Harry Potter e l’Ordine della Fenice. Anche se la saga è giunta al termine, con il settimo e ultimo libro, la sfilza di film e videogiochi non si ferma di certo qui. Tornando all’Ordine della Fenice, possiamo dire che non ci aspettavamo un gioco sviluppato cosi bene, naturalmente in confronto ai suoi predecessori. Il Principe Mezzosangue non è certo da meno e cosi andiamo subito ad analizzarne i particolari.

Prima di andare avanti però bisogna fare una premessa: il gioco ci trasporterà nell’universo del film e quindi chi non conosce la storia sarà molto penalizzato. Niente ci aiuterà a capire cosa succede al nostro protagonista tranne qualche scena tratta dal film. In compenso, per chi sa già cosa lo aspetta, l’atmosfera è degna di nota e la ricostruzione degli ambienti non è niente male.

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