
Immaginate una notte, di quelle buie e tempestose, con una pioggia torrenziale che scorre a fiumi, che scende dall’alto come se dovesse coprire chissà quale incubo feroce pronto a prendere vita sulla terra. Immaginate come location un parco, un enorme bosco ricco di alberi d’alto fusto, di pianeta rigogliose che si inebetiscono con le gocce di pioggia ma che sono anche perfette per nascondere il luccichio di alcuni occhi famelici pronti, sguardi scrutatori di esseri invisibili.
Invisibili perché coperti dal fogliame ed oscurati dalla fitta tempesta notturna che rende tutto più tenebroso e spaventoso, ma mai quanto il palesarsi di enormi rettili ormai creduti estinti ma riportati in vita da uno scienziato in un parco a tema, inizialmente con un fine d’intrattenimento e piacevolezza, ma destinato invece a rappresentare un pericolo immane. Questo ed altro in Jurassic Park, il gradito ritorno che avremo sulle nostre console prossimamente.