Cina, uomo ricoverato dopo un weekend di gioco intensivo

Dalla  Cina, arriva una nuova storia di gaming estremo che ci mette in guardia dalle esagerazioni. Per festeggiare il capodanno cinese, Xu Yi, 36 anni, ha deciso di spendere gran parte del suo week-end giocando. Al termine di questa maratona – interrotta a quanto pare solo da una breve bevuta con gli amici – l’uomo ha cominciato ad avvertire vertigini e forti mal di testa.

Videogiochi violenti, per Aldo Cazzullo ci vuole il vaccino

I videogiochi? Spesso sono violenti, razzisti, orribili. Insomma, una vera e propria minaccia contro la quale bisognerebbe vaccinare i più giovani per evitare che si auto-escludano dal mondo. Parole e musica di Aldo Cazzullo, noto giornalista del Corriere della Sera, che sul blog IoDonna (?) ha pubblicato un pezzo in cui si scaglia in maniera abbastanza netta contro il mondo videoludico, non facendo proprio di tutta l’erba un fascio, ma quasi. Molto quasi!

Una catena norvegese ritira Modern Warfare 2 e WOW dai suoi negozi

L’onda lunga delle polemiche scatenatasi in seguito alla terribile strage di Oslo, che secondo alcuni “benpensanti” sarebbe accreditabile ai videogiochi violenti, non si placa. A mettere benzina sul fuoco, questa volta ci ha pensato la catena norvegese Coop Norway che per bocca del suo direttore vendite ha annunciato il ritiro di Modern Warfare 2, World of Warcraft ed altri giochi ritenuti “pericolosi”.

Alla luce dei terribili accadimenti di venerdì scorso – ha detto il direttore vendite di Coop Norway Geir Inge Stokke al sito Cheatse per rispettare le vittime, abbiamo deciso di rimuovere alcuni elementi dal nostro catalogo […] La decisione colpirà articoli compresi nella sezione videogame“. Fra gli altri titoli ritirati dal listino, anche Homefront, Black Ops, World at War Platinum, Call of Duty 4, Sniper Ghost Warrior e Counter-Strike Source.

Nasce il Movimento contro la disinformazione sul videogioco

 Il servizio del TG1 contro i videogiochi correlato alla strage di Oslo, del quale abbiamo parlato ieri, non ha mancato di scatenare furenti polemiche presso la comunità di appassionati.

Su iniziativa del famoso sito italiano Multiplayer.it, è infatti nata la pagina Facebook ufficiale dedicata ad un “Movimento contro la disinformazione sul videogioco“, che ha già raccolto più di 1.300 fan e sta ottenendo assensi da tutti i siti specializzati del settore che hanno immediatamente sponsorizzato l’iniziativa.

Attentato di Oslo: il TG1 attacca i videogiochi

 Ci risiamo, era solo questione di tempo, direbbe qualcuno. Direbbero tanti. Stanno dicendo in molti. Il TG1, nel raccontare a modo suo la strage di Oslo con il mirabile tentativo di scoprire le cause (e menomale che esiste un memoriale di 1.500 (millecinquecento!) pagine redatto dallo stesso stragista e pubblicato sul web) che hanno portato Anders Behring Breivik a trucidare più di 90 persone nel suo folle attentato in Norvegia, prende di mira ovviamente i videogiochi, quelli violenti. Call of Duty e soci per intenderci.

Il servizio, ripreso da un utente nel video disponibile dopo il salto, ovviamente è il solito miscuglio trito e ritrito di luoghi comuni, inesattezze, crociate superficiali e soprattutto di nessuna fondatezza che collegherebbero i gesti del killer a quanto permettono di fare i videogiochi. Anzi no, scusate, Breivik a quanto pare era un fan di Call of Duty. Ecco, ora si spiega tutto.