Wolfenstein, pronti per altre orde di nazisti e abomini?

 Uno dei più bei FPS di sempre sta per tornare su console e questa volta parliamo di next-gen. Wolfenstein riprende dagli avvenimenti del precedente capitolo Return to the Castle Wolfenstein e saremo nei panni di BJ Blazkowicz per tentare di rovinare i piani dei nazisti. In questo nuovo episodio dovremo impedire ai nazisti di accedere al Black Sun: un’energia oscura che permette di accedere ad una nuova dimensione demoniaca chiamata Veil.

Pochi fortunati hanno avuto l’occasione di giocare la prima ora della Single Player Campaign all’interno di un ospedale. Naturalmente al suo interno troveremo di tutto e di più: da ogni angolo buio sbucheranno nazisti e ogni sorta di abominio. I comandi sono semplici ed intuitivi come ogni FPS che si rispetti. L’obiettivo del gioco infatti non è di certo mantenere una linea realistica, ma mantenere una sorta di azione costante.

Necrovision: di nuovo zombie, nazisti e abomini vari

 Necrovision è uno di quei sparatutto che si focalizzano più sulle ondate di mostri, ed elementi che rendono il gameplay frenetico, che sulla coerenza e la storyline. La storia infatti è un calderone pieno di clichè che non si promette di certo di portare originalità al titolo. Impersoneremo un americano che si arruola nell’esercito inglese durante la Prima Guerra Mondiale, ma fatta questa premessa, dopo pochi minuti di gioco, ci scorderemo da dove veniamo e ci focalizzeremo sul restare vivi.

Ci avventureremo seguendo le traccie di uno scienziato pazzo e ci troveremo a combattere contro soldati nazisti, zombie, draghi, robot e persino stregoni. La storia quindi ci dice implicitamente di non prenderla troppo sul serio e dobbiamo dire che pian piano saremo coninvolti sempre di più ad ogni orda di nemici bizzarri e letali.

Velvet Assassin, lo stealth contro i nazisti

 Replay Studios e SouthPeak Games ci propongono un gioco di spionaggio basato su una storia vera. In realtà solo la protagonista e l’ambientazione storica sono fedeli alla storia originale. Velvet Assassin infatti è un titolo che rimanda al nome di un famoso agente segreto britannico che è stato in servizio durante la Seconda Guerra Mondiale e giustiziato in un campo di concentramento nel 1944. Il nome di questo agente è Violette Szabo.

All’inizio della storia narrata su console troveremo Violette Summer (questo il nome riadattato) in un ospedale francese in coma. Giocheremo quindi tutti i ricordi della povera donna tramite dei flashback e un breve briefing sulla missione in questione ci spiegherà cosa fare. Purtroppo ci sono pochissimi dettagli, anche dopo ore di gioco, che ci faranno capire il perchè del coma.

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