Necrovision: di nuovo zombie, nazisti e abomini vari

di Redazione Commenta

 Necrovision è uno di quei sparatutto che si focalizzano più sulle ondate di mostri, ed elementi che rendono il gameplay frenetico, che sulla coerenza e la storyline. La storia infatti è un calderone pieno di clichè che non si promette di certo di portare originalità al titolo. Impersoneremo un americano che si arruola nell’esercito inglese durante la Prima Guerra Mondiale, ma fatta questa premessa, dopo pochi minuti di gioco, ci scorderemo da dove veniamo e ci focalizzeremo sul restare vivi.

Ci avventureremo seguendo le traccie di uno scienziato pazzo e ci troveremo a combattere contro soldati nazisti, zombie, draghi, robot e persino stregoni. La storia quindi ci dice implicitamente di non prenderla troppo sul serio e dobbiamo dire che pian piano saremo coninvolti sempre di più ad ogni orda di nemici bizzarri e letali.  Andando avanti con il gioco si può stare certi che gli sviluppatori hanno cercato di rendere la storyline un punto forte del gameplay, ma purtroppo non è abbastanza interessante da catturare la nostra attenzione. Dopo alcune frasi del tipo “Hanno sperimentato sugli umani!” non possiamo che rispondere “Oramai chi se ne frega!” e continuare a sterminare abomini. Chiudendo qui il capitolo storyline vediamo cosa ci offre veramente il gioco.

Il tutto è reso molto entusiasmante dai vari smembramenti e dalle realistiche esplosioni. Avremo a disposizione una vasta gamma di armi alquanto strane, come il Vampire Flamethrower, e poteri magici, la Shadowhand, che ci forniranno molte occasioni per compiere lunghe combo devastanti. Il problema, che sorge il più delle volte o quasi sempre, è che se stiamo ingaggiando molti nemici assieme gli daremo la possibilità di attaccarci.

 Fortunatamente, per riparare alla vulnerabilità durante le combo, una volta che stiamo per morire ci sarà data la possibilità di muoverci in slow motion e di compiere determinate mosse che ci premetteranno di uscirne ammaccati, ma vivi. Inoltre, se non siamo in combattimento, la nostra vita si recupererà automaticamente senza il bisogno di andare in cerca di medikit. Per gli amanti dei puzzle non c’è di certo pane per i vostri denti, ma qualcosina si può trovare.

In Necrovision avremo costantemente una bussola che ci indicherà dove andare e quindi non resteremo mai con le mani in mano. A volte però potremo trovarci di fronte a qualche porta sbarrata, o semplicemente chiusa, e dovremo andare in cerca della chiave o di generatori di corrente da distruggere. Esistono inoltre molte aree segrete ed opzionali nelle quali troveremo potenziamenti e nuove armi.

In conclusione il gioco presenta molti elementi che ci donano la voglia di uccidere sempre più nemici, ma di certo non è un gioco dove dobbiamo soffermarci a criticare ogni singolo dettaglio. A chi non vuole pensare a nulla e divertirsi qualche oretta è assolutamente consigliato. Non sarà il nuovo F.E.A.R. , ma merita comunque un’occhiata.

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