Golden Fantasia X, un video del gioco in azione


Ne è passato di tempo da quando i ragazzini di una volta passavano i pomeriggi a guardare tutta una vasta schiera di cartoni animati deliziosi e ben realizzati. Ognuno poteva narrare una storia ben diversa ed appassionare allo stesso modo, andando a solleticare i gusti di ogni bambino e, perché no, anche di qualche adulto, attraverso delle storie che spesso sono rimaste nell’immaginario collettivo dei trentenni di oggi.

Si passava da ragazzine rinchiuse in un orfanotrofio fino a bariste che di notte sapientemente si trasformavano in ladre, da abili giocatori di pallavolo fino a normali studentesse che però nascondevano il lato oscuro della propria famiglia con un papà vampiro ed una madre lupo mannaro. Le emozioni erano tante, ma tutto cambiò con l’arrivo della più spettacolare serie di Dragon Ball che cambiò le carte in tavole anche nel mondo dei videogiochi.

Golden Fantasia X, una gallery presenta George


Il genere dei picchiaduro è senza ombra di dubbio uno di quelli che maggiormente riesce ad entusiasmare la comunità videludica senza fare particolari distinzioni tra giocatori orientali e giocatori occidentali. Sia chi abita nel paese del sol levante che i cittadini americani ed europei hanno infatti sempre dimostrato un grosso interesse, dapprima per i classici picchiaduro a scorrimento, ma da diverso tempo a questa parte, soprattutto per quelli ad incontri.

Con l’avanzare del tempo e della tecnologia, il picchiaduro in 3D si è sempre di più imposto sul mercato come modello quasi unico del suo genere. Con una saga come quella di Tekken come capostipite, assolutamente una delle migliori appartenenti a questo genere, il filone dei picchiaduro in 3D riesce a divertire e a creare un ottimo livello di sfida in qualunque versione. Però è anche verso che ci sono ancora tanti sostenitori della vecchia scuola.

Golden Fantasia X, un picchiaduro che non vedremo mai?


Molto spesso ci danniamo perché alcuni titoli, appartenenti magari a dei filoni specifici, fanno davvero molta fatica per varcare i confini della terra del sol levante ed arrivare quindi fino a noi, magari passando prima per il mercato americano. Le cause possono essere diverse e più volte abbiamo già affrontato questo problema, che riguarda in linea di massima soprattutto il genere dei giochi di ruolo che purtroppo nel vecchio continente non è stato mai molto amato.

Tonnellate di menu testuali e combattimenti casuali a go go insomma non rappresentano effettivamente un mordente fantastico affinché l’utente medio, possessore di una console, magari dell’ultima generazione, preferisca rinunciare all’ultimo episodio di un acclamato gioco d’azione, preferendo scatenare la materia grigia con un gioco di ruolo ben più complesso. Ma sapete che questi problemi si hanno anche con alcuni picchiaduro?

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