Nintendo 3DS, non sarà obbligatorio l’uso del 3D


Non c’è dubbio che una delle bombe del nuovo anno sia proprio lei, la console portatile che viene dopo una sorella maggiore davvero di grande successo che è stata capace di attirare l’attenzione di una tipologia di pubblico non soltanto avvezza anche prima alle meraviglie del mondo videoludico, ma anche di tipo decisamente occasionale o magari anche totalmente estraneo a questo stile di divertimento, rendendosi un vero e proprio oggeto del desiderio.

Si parla ovviamente del Nintendo DS, la console portatile di maggior successo attualmente in circolazione che sarà affiancata molto presto da un gioiello ancora più luccicante come il Nintendo 3DS, una versione potenziata capace di far girare anche giochi in tre dimensioni creando lo stesso effetto cinematografico di alcune pellicole. Proprio riguarda la capacità del 3DS della nuova realtà Nintendo abbiamo avuto di recente nuove informazioni.

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Un tempo l’arrivo di una nuova console sul mercato poteva portare nel mondo videoludico soltanto una sorta di miglioramento generale delle potenzialità presentate dalla generazione precedente, andando a modificare quindi l’aspetto dei giochi ospitati che possono essere ben più belli visivamente rispetto a quelli utilizzati fino a poco tempo prima, sfruttando appunto le potenti caratteristiche dei nuovi gioiellini messi in vendita.

Ma in un mercato saturo e completo come quello che abbiamo ora dopo generazioni e generazioni di console che si sono avvicendate migliorando sempre di più la grafica, e non solo, dei giochi che possediamo, ecco che una grande compagnia come la Nintendo ha deciso di sovvertire questi meccanismi andando ad esibire delle novità grandissime, come il ben noto sistema di controllo utilizzato dalla Wii e da un po’ di tempo anche il rivoluzionario Nintendo 3DS.

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Immaginate un picchiaduro della vecchia guardia fedele alla classica bidimensionalità come ci abitua ancora oggi una saga mai tramontata come quella di Street Fighter in cui la famosa banda di lottatori se le suona di santa ragione muovendosi su di un unico asse ed effettuando coreografici attacchi speciali e scatenando scintillanti sfere di energia verso l’avversario. Ora chiudete gli occhi ed immaginate lo stesso gioco al giorno d’oggi.

L’utilizzo della terza dimensione ha sconvolto il genere modificando il modo di intendere il picchiaduro classico, con l’avvento di Tekken e simili che utilizzano altri piani di movimenti e donano un effetto diverso agli stessi lottatori. Stessa sorte è accaduto ai platform che nel passaggio alla tridimensionalità hanno addirittura cambiato genere, rendendo più complessa tutta la struttura di gioco somigliando a vere e proprie avventure in 3D.

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