Skyrim: recensito il ritorno nelle terre di Tamriel

di Redazione Commenta

 The Elder Scrolls non è una serie come le tante. Per questo l’annuncio del quinto capitolo, Skyrim, è stato accolto con scene di giubilo da parte degli appassionati dei giochi di ruolo, anche tra coloro che all’epoca criticarono Oblivion. Del resto, si tratta di una saga dal fascino inarrivabile.

Abbiamo avuto modo di testare a fondo in questi giorni la versione PC del gioco, sulla quale è basata la seguente recensione. Spolverate scudi e spade, il regno di Tamriel ha di nuovo bisogno di voi.

Grafica e sonoro

Il comparto grafico di Skyrim non è completamente nuovo, ma è stato pesantemente rivisto dagli episodi precedenti. Complice la nuova ambientazione, locata nel nord delle terre di Tamriel, l’impatto visivo del gioco è soddisfacente pur senza eccellere mai tecnicamente. Non sono poche infatti le texture in bassa definizione, i problemi di pop-up e una gestione delle ombre non proprio ottimale, ma il tutto viene ripagato da uno stile unico e dalla solita capacità di Bethesda di saper ricreare mondi pulsanti di vita.

In quest’ultima caratteristica grande merito ha il sonoro. Un altalenante doppiaggio in italiano, è accompagnato da ottimi effetti sonori che, specialmente con cuffie o con un buon impianto daranno l’impressione di sentirsi davvero nelle terre di Skyrim.

Giocabilità e longevità

Il gameplay di Skyrim ricalca ovviamente quello dei suoi predecessori. Alla creazione del personaggio, seguirà una lunga avventura dove il giocatore sarà praticamente libero di fare quello che gli pare: completare la main quest, dedicarsi a quelle secondarie oppure comprarsi una casa sulle fredde colline del territorio e vivere così, tra un taglio alla legna e la coltivazione del bestiame. Inoltre, Skyrim permetterà per la prima volta di avere una relazione e sposarsi. Tutto funziona egregiamente, dando al giocatore una grandissima sensazione di libertà, attaccandolo letteralmente allo schermo per tante ore di gioco, considerate le moltitudini di cose da fare. Sono stati migliorati inoltre elementi come il sistema di combattimento, adesso più realistico e coinvolgente che in passato.

La gestione delle caratteristiche è stato parzialmente rivoluzionata. Non ci sono più classi specifiche, ma si potranno plasmare le varie abilità poco per volta, così da poter costruire un alter-ego perfettamente adatto alle proprie preferenze.

La longevità è dunque inevitabilmente molto alta. Comprendendo le side-quest, sarà un gioco in grado di portar via all’utente anche più di 100 ore di gioco.

Sistema di controllo

L’interfaccia studiata per Skyrim è volutamente pensata per le console. Per questo, nonostante avessimo a nostra disposizione la versione PC, abbiamo preferito giocare con il pad Xbox 360, che si è rivelato perfetto per gestire tutte le varie situazioni di gioco. Qualche giocatore appassionato del gaming mouse e tastiera potrebbe storcere il naso di fronte a questa scelta.

Commento finale

The Elder Scrolls V: Skyrim è un titolo immenso, affascinante, carismatico e incredibilmente coinvolgente. Evolve quanto di buono era stato fatto con Oblivion, riprendendo anche un po’ lo stile particolarmente oscuro di Morrowind, risultando un mix che piacerà ai vecchi e ai nuovi giocatori della serie. Non mancano i bug purtroppo, quasi un “marchio di fabbrica” delle produzioni Bethesda. Unica vera macchia di un gioco davvero incredibile. Da non perdere.

Voto 9+

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