Atari VCS 2006, la prima vera console per videogiochi

di Redazione 3

Atari VCS 2600. Basta questo nome per riaccendere vecchi e piacevoli ricordi nelle menti dei giocatori più “anziani”. Parliamo infatti della prima vera console per videogiochi, dotata di cartucce intercambiabili. Esistevano già console da attaccare al televisore (ideate e vendute anche dalla stessa Atari), ma si trattava di hardware contenenti un solo gioco in memoria, console che non permettevano in alcun modo di usare giochi aggiuntivi.

L’idea del fondatore di Atari è semplice: realizzare una console per videogiochi che permetta di divertirsi con titoli sempre nuovi, senza bisogno di cambiare macchina ma aggiungendo semplicemente le cartucce gioco. Era nata l’industria dei videogiochi.

Atari VCS 2600 viene lanciato sul mercato nel 1977, riscuotendo fan da subito un successo strepitoso. Alla fine del suo ciclo commerciale (terminato nel 1991, dopo ben 14 anni di vita), la console aveva venduto oltre 30 milioni di pezzi. Per Atari 2600 esistono circa 200 giochi, in totale le cartucce vendute sono ben 120 milioni.

Numeri importanti, che fanno della console Atari una delle macchine più famose e conosciute di tutti i tempi. La rivoluzione di Nolan Bushnell conquista in breve tempo grandi e piccini. La console è dotata di un parco titoli per tutti i gusti: Asteroids, Space Invaders, Pac-Man, Ms Pac-Man, Burger Time, Pole Position, Galaga, Frogger, Zaxxon, Pitfall, Popeye, tutti i grandi classici arcade dell’epoca sono stati convertiti su Atari VCS 2600.

A metà degli anni 80, la console subisce la prima battuta di arresto. Colpa principalmente della concorrenza, il NES infatti è un agguerrito rivale, tutti vogliono la console Nintendo per giocare con il titolo del momento: Super Mario Bros. Ma Atari non molla e nel 1986 ridisegna il VCS 2600, adesso il look è più moderno, sono sparite le rifiniture in legno stile anni 70, ad esempio, e la console è decisamente più compatta.

Il prezzo dell’Atari VCS 2600 viene abbassato, fino a toccare i 99 dollari (99.000 in Italia, alla fine degli anni 80), ma questo non basta a mantenere in vita una console che ormai ha già dato tutto. Nel 1991 Atari interrompe definitivamente la produzione del VCS. La casa americana si lancia nella progettazione di altri home computer e della home console Jaguar, uno dei più grandi fallimenti commerciali di sempre. Fine dei giochi.

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