Giochi della memoria, Wondrous Magic

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Ne avete forse abbastanza dei classici guerrieri abilissimi con le armi da taglio e capaci di sgominare delle intere armate di intraprendenti nemici altrettanto bravi con i duelli cappa e spada? Siete stanchi di continue magie che prendono vita da bastoni fatati in possesso di stregoni dalla lunga barba bianca e dotati di mille arcane conoscenze che risultano essere efficaci in battaglia esattamente quanto la forza e la potenza del guerriero di cui sopra?

E ancora, vi siete forse stancati della presenza di giovani donzelle che possono avere un doppio ruolo: o semplici ragazze, magari dotate di chissà quale pomposo titolo nobiliare, pronte a farsi rapire dal malcapitato di turno, oppure volenterose duellanti capaci di sferrare colpi mortali nelle aspre e sanguinose battaglie? Se tutto questo per voi è ancora un elemento di fortissimo interesse, allora continuate a leggere quel che abbiamo da dirvi su Wondrous Magic.


Si tratta di uno dei cari vecchi giochi che trovarono posto nelle affollate collezioni di titoli di cui il supportatissimo Super Nintendo era dotato nel pieno del suo periodo di gloria, peccato perché che questo gioco non abbia mai superato i confini nipponici, arrivando a noi, semmai, soltanto utilizzando i canali del mercato d’importazione. Wondrous Magic entrava a far parte a pieno titolo dei giochi di ruolo, genere già allora piuttosto comune.

Non dovevamo far altro, come nel pieno rispetto dei giochi appartenenti a questo filone, se non andare in giro per il territorio a portare a termine le missioni assegnate, scorazzando spesso in location ricolme di nemici da affrontare con un battito di ciglia con una visuale in soggettiva in prima persona. Baldanzosi combattenti e caparbi maghi da guerra rappresentavano i nostri alter ego virtuali. Peccato in fondo non aver avuto modo di provare Wondrous Magic.

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