Peter Moore prevede un futuro interamente free to play

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Peter Moore di Electronic Arts ha rilasciato una interessante intervista sulle pagine di Kotaku dove parla del futuro dei videogiochi. Secondo la sua opinione nel giro di cinque o dieci anni i videogiochi saranno esclusivamente free to play, è una cosa inevitabile, dice Moore, considerando che il mercato si sta spostando proprio in quella direzione.

Sono sempre di più i publisher e gli studi che sperimentano con il free to play, molti MMORPG di qualità vengono distribuiti con questo metodo, così come molti sparatutto diffusi principalmente in Asia. Per non parlare della miriade di giochi per iPhone e smartphone Android scaricabili a costo zero, con oggetti acquistabili a costi molto contenuti.

Il mercato sta andando proprio in questa direzione e Moore prevede che in futuro praticamente tutti i giochi saranno gratuiti. In questo preciso momento storico noi consumatori acquistiamo giochi a prezzo pieno e poi ci facciamo “spennare” ulteriori soldini con espansioni, DLC, costumi ed oggetti da acquistare online. Nei prossimi invece non dovremo più pagare per accedere ad un gioco e potremo, finalmente, giocare a tutti i nostri titoli preferiti senza sborsare un centesimo. Sarà questo il futuro dei videogiochi?

Non lo sappiamo ovviamente, ma a giudicare dalle mosse dei vari publisher sembra proprio di sì. Electronic arts sta spingendo non poco su questo business model ed anche Crytek ha annunciato che, una volta terminati i contratti in corso (per Ryse, Homefront 2 e Crysis 3) si dedicherà unicamente a giochi free to play, Tripla A certo, ma pur sempre distribuiti come freemium.

Immaginate di poter giocare a FIFA 16 a costo zero, magari con poche squadre a disposizione, per acquistare gli altri team sarà necessario pagarli singolarmente. Vi sembra una pessima idea? Chi vuole giocare con le squadre di club di nazioni sconosciute metterà mano al portafoglio, mentre gli altri continueranno a vivere sereni e trnquilli, consapevole di non aver pagato per contenuti che non interessano.

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