Cliffy B: i giochi tripla A non sono morti

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Alla GDC di San Francisco Cliffy B ha tenuto un discorso molto interessante riguardo al futuro dei giochi “tripla A”, ovvero quei titoli ad alto budget che richiedono anni di lavoro ed investimenti faraonici. Il papà di Gears Of War ha specificato che questi giochi non stanno assolutamente morendo, è vero che in questi ultimi anni abbiamo assistito all’esplosione dei giochi “casual”, titoli semplici pensati per tutti, ma i titoli hardcore non moriranno mai.

Cliff Bleszinski ha spiegato che oggi solamente i titoli mediocri rimangono a prendere polvere sugli scaffali, perchè i giocatori sono più informati rispetto ad alcuni anni fa e non comprano prodotti a scatola chiusa. Una volta un gioco brutto aveva comunque possibilità di vendere bene (e gli esempi non mancano, in questo senso), mentre oggi i giocatori sanno cosa vogliono acquistare e non c’è più spazio per i giochi scadenti.

Il discorso di Cliff è continuato, il geniale designer ha spiegato che gli sviluppatori dovrebbero cercare di convincere i giocatori a “sposare i propri giochi” (queste le parole usate), un brand solido garantisce guadagni a lungo termine e può essere sfruttato per sempre, anche in questo caso gli esempi si sprecano, possiamo citare Gears Of War, ma anche Call Of Duty, Resident Evil, Super Mario, FIFA, solamente per citarne alcuni. Troppo spesso si vedono giochi dal potenziale interessante abbandonati a se stessi, magari il titolo non ha riscosso il successo commerciale sperato ed il publisher preferisce interrompere la serie per concentrarsi su altri progetti più redditizi. Cliff ha anche ricordato che gli sviluppatori dovrebbero possedere i diritti dei propri giochi, in modo da poter disporre liberamente del materiale creato, ma questo purtroppo non è sempre possibile, principalmente a cause di alcune logiche di mercato.

Infine, Cliff ha citato prodotti come Limbo e Minecraft, due giochi indipendenti originali e creativi, titoli che però le grandi aziende non possono permettersi di realizzare, in quantro troppo rischiosi a livello commerciale.

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